giovedì 21 agosto 2008

Aridatec' er Lisippo!!!

Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe
Camus - Il mito di Sisifo

Notizia ANSA di oggi è che il nuovo museo dell'Acropoli di Atene esporrà diverse opere recuperate all'estero da Grecia e Italia. Scopo della mostra è sensibilizzare autorità di tutela dei beni culturali e responsabili di musei contro il traffico di opere d'arte antiche. All'inaugurazione di fine settembre parteciperà il Capo dello Stato Italiano Giorgio Napolitano.
Faccio un passo indietro.
Capita più spesso di quanto si pensi che opere d'arte di grande valore vengano ritrovate in modo casuale da uomini che nemmeno ne conoscono il valore.
Esistono in ogni Paese leggi che si occupano di questo tipo di ritrovamento, nello specifico la legge italiana 1089 del 1939 prevede che si sporga immediatamente denuncia alle autorità competenti, sia che il ritrovamento venga effettuato in acque territoriali italiane, sia che venga sbarcato in territorio italiano, queste autorità possono corrispondere agli scopritori un premio pari fino a un quarto del valore dell'opera. Purtroppo l'ignoranza, l'avidità e il timore di rimanere imbrigliati nella burocrazia spingono a soluzioni più svantaggiose ma più sbrigative per gli scopritori. E' quanto è successo al Lisippo di Fano, ritrovato dal peschereccio fanese Ferruccio Ferri nel 1964, la sua datazione viene posta tra il IV e il II secolo aC e il valore fu stimato in svariati milioni di Euro (di miliardi di lire allora) ma fu venduto per qualche centinaia di migliaia di lire. Pazzesco.
Fatto sta che quest'opera fa il giro d'Italia e d'Europa per finire nelle teche del Getty Museum di Malibù, California, unico museo degli Stati Uniti dedicato all'arte e alla scultura dell'Italia antica e della Grecia. Per sommare al danno la beffa, il Getty si rifiuta di riconoscere a Fano la paternità del ritrovamento e nella teca e nelle pubblicazioni di settore del museo esso figura solo come il Getty Bronze. Seguendo questo link si arriva alla sua pagina dedicata.
L'ex responsabile del Getty Museum, Marion True, è tutt'ora sotto processo presso la procura di Roma con l'accusa di traffico illecito di reperti archeologici, ricettazione e associazione a delinquere, la stessa donna è attualmente sotto indagine delle autorità greche per gli stessi crimini.
Lo Stato Italiano è da anni impegnato nell'impresa di giungere a un compromesso con il museo californiano ed è stata stilata una lista di 85 opere da restituire.
Sotto la minaccia di porre il museo californiano sotto embargo culturale, il Getty ha deciso di restituire 40 opere.
Tra le opere che non si vogliono restituire figura il Lisippo, proprio perché il Getty si rifiuta di riconoscerne la provenienza, provenienza che è stata negli anni più volte certificata da processi civili e penali svoltisi in Italia contro coloro che hanno avuto parte attiva o passiva nella circolazione clandestina dell'opera. Il Getty vuole rimandare ogni decisione a riguardo alla fine del procedimento giudiziario in corso presso la procura di Pesaro.
Constatata con disonore la lentezza dei processi in Italia è stato lanciato un appello per il Lisippo in cui si chiede la restituzione dell'opera. Tutti coloro che vorranno unirsi possono inviare la loro adesione via e-mail all'indirizzo appello@lisippo.org visitando il sito www.lisippo.org.
Io ho dato la mia adesione.
Chi lo sa, magari leggerà questa pagina un novello Lupin che volendo ricalcare le orme di Vincenzo Peruggia si prenderà la briga di sgraffignare il Lisippo per riportarla in Italia.
Vuole il caso infatti che proprio oggi, 21 agosto, cada l'anniversario del più celebre quanto comico furto della storia dell'arte. Novantasette anni fa Vincenzo Peruggia riuscì nell'impresa di uscire indisturbato dal Louvre sottobraccio alla donna più ammirata del mondo: Monna Lisa.

Foto1: Lisippo
Foto2: Marion True
Foto3: Vincenzo Peruggia sotto processo

2 commenti:

  1. Quando visitai il British Museum di Londra mi feci l'idea che fosse la più grande raccolta di refurtiva del mondo: opere romane, italiane, egiziane, greche...

    Dannazione! - pensai - hanno rubato da tutto il mondo e ora espongono la refurtiva. Se lo facesse un privato, andrebbe subito in galera.

    L'Italia è la nazione che possiede più opere d'arte al mondo. La seconda (la Spagna) ne possiede tante quante ne ha da noi la sola Toscana. Roma possiede il 18% del patrimonio artistico mondiale (fonte: Unesco).

    Gli inglesi hanno Stonehendge e niente altro. Sì, certo, qualche castello qui e là, ma niente altro di importante. Parigi è falsa, perché costruita per essere capitale. E l'unica cosa vera è Notre Dame. Gli Stati Uniti hanno voglia di nobiltà e se la prendono dalle opere d'arte italiane o greche.

    Noi italiani abbiamo la facoltà di sbattere in faccia a tutto il mondo le nostre opere d'arte. E gli altri mi sembra che abbiano piacere nel farsele sbattere in faccia.

    Sono orgoglioso di essere italiano.

    Pipo

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  2. proprio perché di opere ne possediamo tante collaboriamo con una fitta rete di musei in giro per il mondo ma questo non significa che possiamo lasciarci mettere le maini in tasca da chiunque.
    La nostra storia è il miglior spot per l'Italia

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