tag:blogger.com,1999:blog-38493460254922025492024-03-08T12:16:05.897+01:00IlluminazioniEpifanie di un pensatoreMarmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.comBlogger198125tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-2111556382379555022019-09-06T06:29:00.000+02:002019-09-06T06:29:59.626+02:00Comma 22 - Come la racconti la guerra?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-d0Scm7DX03Q/XWPgu5ozKgI/AAAAAAACcPM/Ljg4N2MrBngZDsCQlC4unJeMjH7m1isnQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190826_113436-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="398" src="https://1.bp.blogspot.com/-d0Scm7DX03Q/XWPgu5ozKgI/AAAAAAACcPM/Ljg4N2MrBngZDsCQlC4unJeMjH7m1isnQCEwYBhgL/s400/IMG_20190826_113436-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come la racconti la guerra?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come la racconti la seconda guerra mondiale? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il desiderio di uccidere qualcuno che non conosci, la paura di essere ucciso da chi non ha motivi personali per farlo. Il susseguirsi degli eventi nel loro essere ripescati dalla memoria?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per prima cosa attraverso al follia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La follia di un regolamento, il Comma 22, che recita: solo chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un circolo vizioso perfetto in cui i soli esentati dalle missioni sono proprio quelli che vogliono che la guerra continui.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ora, spiegare come sia Comma 22 non è semplice e soprattutto non vorrei banalizzarlo utilizzando espressioni tipo "capolavoro della letteratura postmoderna" o "un libro che ha segnato e definito il Dopoguerra" o altre frasi sicuramente correte ma riduttive: per spiegarvi perché è davvero un'opera d'arte (e anche perché è divertente) voglio scomporlo come di solito non faccio, prendendo in considerazione i personaggi, la struttura e il linguaggio.</span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I personaggi</span></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il protagonista, Yossarian, è un ufficiale dell'aeronautica militare americana, pilota bombardiere di stanza a Pianosa, nell'arcipelago toscano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Yo-Yo, così lo chiamano, proprio non riesce a comprendere perché persone sconosciute vogliano ammazzarlo e trascorre la maggior parte del suo tempo nell'ospedale da campo per un immaginario disturbo al fegato. A fare da contorno alle sue più che giustificate paranoie, un insieme variegato di personaggi, ognuno con le sue manie, ossessioni, distorsioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è il dottor Daneeka inc... nero perché in America stava iniziando a fare soldi con la sua professione quando gli hanno comandato di partire per l'Italia e spera ardentemente che la situazione nel Paese non si sblocchi almeno fino alla fine della guerra perché altrimenti lo manderanno nel Pacifico, c'è Milo Minderbinder che dalla guerra sta traendo profitto con il traffico di merci di tutti i tipi di cui beneficia la cooperativa "E tutti hanno una quota", il tenente Nately, di ottima famiglia, che si innamora di una puttana italiana che lo disprezza e spende tutto il suo denaro, c'è il tenente e poi colonnello e forse in futuro generale Scheisskopf (letteralmente "testa di merda") talmente ossessionato dalle parate da impegnare tutte le sue risorse per inventare il miglior modo per sfilare ricorrendo persino agli studi anatomici di Leonardo, c'è Orr, il pilota pazzo che continuamente viene abbattuto, continuamente finisce in mare e continuamente viene recuperato e c'è il vecchio romano, senza nome, che filosofeggia sulle guerre, sugli italiani e sugli americani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Infine c'è questo soldato in bianco in corsia, ricoperto dalla testa ai piedi di gesso e garza, una bottiglia collegata a una cannula infilata nel gomito gli fornisce i liquidi necessari, un'altra bottiglia raccoglie quelli di "scarico" e quando la prima bottiglia è vuota e la seconda piena gli infermieri si premurano di invertire le due perché l'importante è mantenere la circolazione dei liquidi all'interno del corpo. Un po' la sintesi di questa guerra assurda: non importa chi faccia cosa e cosa si faccia: quel che conta è perpetrare il movimento. È anche un po' il soldato di Schrödinger: nessuno sa davvero se sia vivo o morto finché l'infermiere non legge la temperatura segnata sul termometro.</span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La Struttura</span></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La struttura circolare dell'opera è, dal mio punto di vista, la caratteristica più interessante dell'opera e la più realista. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è chi ha voluto definire Comma 22 uno dei primi romanzi post-moderni (è del 1961) e non a torto. Cito da Treccani:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"in contrasto con il carattere utopico, con la ricerca del nuovo e l’avanguardismo tipici dell’ideologia modernista, la condizione culturale p. si caratterizza soprattutto per una disincantata rilettura della storia, definitivamente sottratta a ogni finalismo, e per l’abbandono dei grandi progetti elaborati a partire dall’Illuminismo e fatti propri dalla modernità."</span></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-U4FAwVSg_vM/XWPgd_BfusI/AAAAAAACcPI/GHtnn_VPFY0ebnx0_14urcVIl0h1N2aewCEwYBhgL/s1600/chiocciola%2Bcatch.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="510" data-original-width="680" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-U4FAwVSg_vM/XWPgd_BfusI/AAAAAAACcPI/GHtnn_VPFY0ebnx0_14urcVIl0h1N2aewCEwYBhgL/s400/chiocciola%2Bcatch.jpeg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">Più ancora che circolare direi che il libro presenta una struttura a chiocciola: la narrazione si dipana come la crescita del guscio di una lumaca: con fasce di accrescimento che diventano sempre più larghe verso l'esterno in una spirale che si arrotola sempre in senso antiorario.</span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non c'è una narrazione lineare: inizio, svolgimento e finale sembrano buttati a casaccio come il corpo di un soldato smembrato dalle bombe. Lo stesso evento principale del libro, citato spesso tra le pagine che suscita la curiosità del lettore e determina gran parte della presa di coscienza del protagonista, è descritto solo alla fine dell'opera ma l'autore ne dissemina i pezzi lungo tutta la narrazione coinvolgendo il lettore nei continui spostamenti temporali della mente di Yossarian.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Parlo di narrazione a chiocciola e non circolare perché la circolarità dà una sensazione di chiuso e suggerisce comunque un'idea di linearità ovvero una linearità che inizia in un punto e termina in un altro per poi ricominciare, un po' come la Recherche di Proust.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">No, qui siamo di fronte a una narrazione diversa perché in ogni punto della narrazione si riescono a toccare in sezione tutti i punti della storia e ognuno di quesi punti è legato indissolubilmente agli altri.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dalla proporzione aurea dell'uomo vitruviano di Leonardo studiato da Scheissekopf per le sue parate, alla sezione aurea utilizzata come struttura portante del romanzo.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Davvero ben ben ben congeniato, ci ho messo un pochino per realizzare la cosa e l'illuminazione è arrivata nel momento ho visualizzato l'immagine della chiocciola nella mia mente crearsi dal nulla.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E poi c'è <b>il grande, grandissimo colpo di scena finale</b>, anche questo preannunciato lungo tutto il romanzo, che lascia letteralmente senza fiato il lettore, spiazzato tra incredulità, felicità e una grossa, grassa risata liberatoria come acme indiscusso dell'assurdo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa è la straordinaria maestria di Joseph Heller che non ci fa minimamente capire la rivelazione finale e ci lascia sbalorditi e speranzosi come il protagonista Yo-Yo. non dico nulla a riguardo ma la sensazione che lascia è molto simile a quella della "Versione di Barney" o de "I soliti sospetti"</span></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le Parole</span></h3>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Potevano bastare anche solo i personaggi raccontati per fare di questo libro un inno all'assurdo ma Heller fa di più: rende l'idea del paradosso con le parole e con l'andamento circolare della narrazione.</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130;"><b><i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E per rompere la monotonia si mise a inventare dei giochi. «A morte tutte le </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">espressioni qualificative» dichiarò un giorno, e dalle lettere che passavano per le sue </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">mani scomparvero tutti gli avverbi e tutti gli aggettivi. Il giorno seguente dichiarò guerra </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">agli articoli. Un più sublime livello di creatività fu raggiunto il giorno seguente, quando </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">cancellò tutto a eccezione degli articoli. Ciò produceva, egli sentiva, un più dinamico </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">equilibrio di tensioni fra linea e linea, e dava quasi sempre al messaggio un carattere di </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">universalità. Dopo un certo tempo cominciò a bandire dalle lettere i saluti e le firme, </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">lasciando il testo intatto. Un’altra volta cancellò tutto fuorché l’inizio: «Cara Maria», e </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">in calce alla lettera scrisse: «Ti bramo tragicamente. R. O. Shipman, Cappellano, </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Esercito degli Stati Uniti». Il cappellano del gruppo si chiamava appunto R. O. Shipman.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando ebbe esaurito tutte le possibilità offerte dal testo delle lettere, partì all’attacco </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dei nomi e degli indirizzi sulle buste, distruggendo intere case o strade, annientando, con </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">un disinvolto colpetto di mano, intere metropoli, come un Dio. Il Comma 22 prescriveva </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">che ogni lettera censurata portasse il nome dell’ufficiale incaricato. Gran parte delle </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">lettere, Yossarian non le leggeva affatto. Su quelle che non leggeva scriveva il suo </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">nome. Su quelle che invece leggeva, apponeva la firma: «Washington Irving». E quando </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">anche questo divenne monotono, cominciò a scrivere: «Irving Washington».</span></i></b></span></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quel che a un lettore appare assurdo diventa una banalità per Yossarian che gli permette di rimanere sano: "assurdizzare" il banale, banalizzare l'assurdo, questa è la chiave di lettura del libro perché in guerra tutto deve apparire perfettamente normale anche se è tutto incredibilmente straordinario.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gli stessi dialoghi tra i personaggi echeggiano quelli tra Vladimir ed Estragon dell'"Aspettando Godot" di Beckett, si avvolgono a chiocciola nel tentativo di giustificare sé stessi e non c'è speranza di renderli esplicativi anzi, si assiste a un'involuzione del significato, alla trasformazione della parola da vettore di significato a mero suono. I dialoghi, le parole vengono aperti e svuotati come un uovo alla coque del quale, alla fine, non resta che il guscio vuoto, come l'insieme di garza e gesso che contengono il soldato in bianco, o forse non lo contengono e dell'uomo non hanno che a forma e ci fanno credere che chissà cosa contengano.</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130;"><i><b><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Nominate, per esempio, un poeta che fa soldi.»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«T. S. Eliot,» disse l’ex caporalmaggiore Wintergreen dal cubicolo dove selezionava la </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">posta al Quartier Generale del Ventisettesimo Air Force e sbatté giù il telefono senza </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dichiarare la propria identità.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il colonnello Cargill, a Roma, rimase perplesso.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Chi era?» chiese il generale Peckem.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Non lo so,» il colonnello Cargill rispose.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Che cosa voleva?»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Non lo so.»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Insomma, cosa ha detto?»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«T. S. Eliot,» il colonnello Cargill lo informò.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Che cosa?»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«T. S. Eliot,» il colonnello Cargill ripeté.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Soltanto T. S...»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Signorsì. Questo è tutto quello che ha detto. Soltanto ‘T. S. Eliot’.»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Mi domando cosa voglia dire,» il generale Peckem rifletté. Il colonnello Cargill se lo </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">chiese anche lui. «T. S. Eliot,» il generale Peckem meditò.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«T. S. Eliot,» il colonnello Cargill gli fece eco con lo stesso tono di funerea perplessità.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il generale Peckem si risollevò dopo un momento con un sorriso mellifluo e benevolo.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sua espressione era astuta e sofisticata. Gli occhi gli brillavano di malizia. «Fammi </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">chiamare da qualcuno il generale Dreedle,» ordinò al colonnello Cargill. «Senza fargli </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">sapere chi lo chiama.»</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il colonnello Cargill gli passò il telefono.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«T. S. Eliot,» il generale Peckem disse, e attaccò il ricevitore.</span></b></i></span></blockquote>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ed eccolo qua il Comma 22 che compare per la prima volta con tutta la sua lucida contraddizione, una trappola perfetta cui nulla può sfuggire: </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EWehQYEHvIE/XWPgd_jkLsI/AAAAAAACcPE/DgHzqXsfe_kGYBRgFOvcDaxYHNS4vKUpwCEwYBhgL/s1600/catch-22%2Bsturmtruppen.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="459" height="261" src="https://1.bp.blogspot.com/-EWehQYEHvIE/XWPgd_jkLsI/AAAAAAACcPE/DgHzqXsfe_kGYBRgFOvcDaxYHNS4vKUpwCEwYBhgL/s400/catch-22%2Bsturmtruppen.jpg" width="400" /></a></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Non puoi esonerare dal volo uno che è pazzo?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Oh, certo. Devo farlo. C’è una regola che prescrive di esonerare dal volo tutti quelli </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">che sono pazzi.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«E allora perché non esoneri me? Io sono pazzo. Prova un po’ a chiederlo a </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Clevinger.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Clevinger? E dove è Clevinger? Trovami Clevinger e io glielo chiederò.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«E allora chiedi a uno qualsiasi degli altri. Te lo diranno loro che io sono pazzo.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Loro sono pazzi.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«E allora perché non li esoneri?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Perché non mi chiedono di esonerarli?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Perché sono pazzi, ecco perché.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Certo, che sono pazzi,» rispose il dottor Daneeka. «Te l’ho appena detto che sono </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">pazzi, no? Ma, dimmi un po’, come si fa a lasciare decidere a quelli che sono pazzi se tu </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">sei pazzo o no?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Yossarian lo guardò con calma e provò a fare un approccio da un altro angolo. «E’ </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">pazzo Orr?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Certo che lo è,» disse il dottor Daneeka.</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Puoi esonerarlo?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Certo che posso. Ma prima lui deve chiedermelo. Questo fa parte della regola.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«E allora perché non te lo chiede?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Perché è pazzo,» disse il dottor Daneeka. «Deve essere pazzo, per il fatto stesso che </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">continua a volare dopo aver sfiorato la morte così tante volte. Certo, posso esonerare </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Orr. Ma prima deve chiedermelo lui.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Questo è tutto quello che deve fare per essere esonerato?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Questo è tutto. Basta che me lo chieda.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Allora, dopo che lui te l’ha chiesto, puoi esonerarlo?» Yossarian domandò.</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«No, dopo non posso esonerarlo.»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Vuoi dire che c’è un comma?»</span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Certo che c’è un comma,» rispose il dottor Daneeka. «Il Comma 22. ‘Tutti quelli che </span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">desiderano di essere esonerati dal volo attivo non sono veramente pazzi’.»</span></b></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche il sarcasmo disilluso viene sfruttato per rappresentare l'assurdo:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130;"><i><b><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tutto quello che gli chiedevano di fare in un ospedale era di morire o</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">di sentirsi meglio, e poiché lui stesso stava perfettamente bene, tanto per cominciare, </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">non era affatto difficile sentirsi meglio.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Stare all’ospedale era molto meglio che stare nel cielo di Bologna o volare su </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Avignone con Huple o Dobbs ai comandi e con Snowden agonizzante nella coda </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dell’aereo.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di solito non c’erano quasi mai così tanti ammalati dentro all’ospedale quanti ce </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">n’erano fuori dall’ospedale, e Yossarian si era accorto che generalmente c’erano ancor </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">meno persone dentro l’ospedale che fossero malate seriamente. Dentro l’ospedale c’era </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">un indice di mortalità molto più basso che fuori dall’ospedale, e un indice di mortalità </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">molto più igienico. Ben poche persone morivano senza che ce ne fosse bisogno. Si </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">sapeva molto di più dentro l’ospedale su come si deve morire e di solito si riusciva a </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">farlo in un modo pulito e ordinato. Dentro l’ospedale non si poteva certamente vincere la </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Morte, ma si poteva indurla a comportarsi bene. Le avevano insegnato le buone maniere.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non si poteva tenere la Morte fuori dall’ospedale, ma quando stava dentro l’avevano </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">indotta a comportarsi come una signora per bene.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La gente, dentro l’ospedale, rendeva </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">l’anima a Dio con delicatezza e buon gusto. Non c’era segno di quella rozza, antipatica </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ostentazione nel morire che era invece così diffusa fuori. Non si esplodeva in mezzo </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">all’aria come avevano fatto Kraft o il morto nella tenda di Yossarian. Non ci si irrigidiva </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">nel freddo della morte in piena calura estiva come aveva fatto Snowden, irrigidendosi </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">nel freddo della morte subito dopo aver confidato il suo segreto a Yossarian nella coda </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dell’aereo.</span></b></i></span></blockquote>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E infine la parabola del vecchio italiano nel bordello, l'uomo meno probabile per esprimere un pensiero ragionevole:</span><br />
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i><b><span style="color: #4c1130;">«Dai tanta importanza al vincere le guerre» il vecchio sporco e malvagio lo schernì. «Il </span></b></i></span><span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-style: italic; font-weight: bold;">vero trucco consiste nel perdere le guerre, nel conoscere quali guerre vadano perdute.</span></div>
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></span></b></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L’Italia ha continuato a perdere guerre per secoli, e guarda come ce la siamo splendidamente cavata malgrado tutto. La Francia vince le guerre ed è in perpetuo stato di crisi. La Germania perde e prospera. Da’ un’occhiata alla nostra storia recente.</span></span></b></i></div>
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></span></b></i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L’Italia ha vinto una guerra in Etiopia e subito s’è trovata in un mare di guai. La vittoria ci ha ispirato tali stupide illusioni di grandezza che abbiamo aiutato a iniziare una guerra mondiale che non avevamo la minima probabilità di vincere. Ma ora abbiamo ripreso nuovamente a perdere, e ogni cosa comincia ad andar meglio, e certamente ne usciremo</span></span></b></i></div>
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></span></b></i>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ottimamente se riusciamo veramente a essere sconfitti.»</span></span></b></i></div>
<i><b><span style="color: #4c1130;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Nately lo guardò a bocca aperta, senza celare la propria confusione. «Ora non capisco proprio cosa sta dicendo. Parla come un folle.»</div>
</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
«Ma vivo come uno che folle non è. Quando Mussolini era al potere, io ero fascista e ora che è stato deposto sono antifascista. Ero fanaticamente in favore dei tedeschi quando i tedeschi erano qui a proteggerci dagli americani, e ora che gli americani sono qui a proteggerci dai tedeschi sono un fanatico partigiano degli americani. Posso assicurarti, mio giovane amico indignato» (gli occhi accorti e sprezzanti del vecchio brillarono con maggiore vivacità, mentre la balbettante confusione di Nately cresceva) «che tu e il tuo paese non troverete in Italia un partigiano più fedele di me... ma solo fin quando resterete in Italia.»</div>
</span></span></b></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Insomma, più lo leggo, più ci penso e più questo romanzo non romanzo mi appassiona. Sono anche sicura che se trascorressi ancora qualche ora a pensarci vi troverei altri sublimi spunti da analizzare e non escludo di accennarvi in futuro.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-AmUJzOx2vX0/XWPgdyz-WRI/AAAAAAACcPA/17ZDCDHdJzkU1_DEVuN1RtiZUuh1oM7DgCEwYBhgL/s1600/yossarian%2Blives.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="659" data-original-width="654" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-AmUJzOx2vX0/XWPgdyz-WRI/AAAAAAACcPA/17ZDCDHdJzkU1_DEVuN1RtiZUuh1oM7DgCEwYBhgL/s320/yossarian%2Blives.jpg" width="317" /></a></div>
<br />
<h3 style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Curiosità:</span></h3>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il primo capitolo fu scritto sul luogo di lavoro il giorno dopo aver iniziato a stendere la trama ma il secondo capitolo fu scritto solo un anno dopo.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo spunto per alcuni dei personaggi furono suoi conoscenti e il personaggio Milo è disegnato proprio sui ricordi di un suo amico d'infanzia</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Al principio Yossarian doveva essere armeno ma poi Heller lo fece Assiro. Alcuni ipotizzarono che potesse essere ebreo ma Heller non lo specifica e, in realtà, la sua religione è del tutto ininfluente nella trama, come a dire che potrebbe essere di qualsiasi religione.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La Marvel tributò omaggio al libro in World War II chiamando una base militare Camp Cathcart dal nome del personaggio del colonnello Cathcart che nella serie TV prodotta da Sky è interpretato da Kyle Chandler (già conosciuto per essere stato il protagonista nella serie Uno sguardo dal cielo in cui un gatto gli portava il giornale del giorno dopo).</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche Bonvi raccolse il significato del Comma 22 nel suo Sturmtruppen.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per la sua valenza antimilitarista il testo divenne un'icona pacifista durante la guerra del Vietnam e molti manifestanti davanti alla Casa Bianca portavano sul petto una spilla con lo slogan "Yossarian lives"</span></li>
</ul>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-72370558171949585472019-08-30T13:25:00.000+02:002019-08-30T13:25:49.392+02:00Bookhaul agosto<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dtMrkYjnWEc/XWj-eH_4CeI/AAAAAAACcYw/JfgQwwE3yBoWg6KIuSplQtvKpQSx6I9-wCLcBGAs/s1600/IMG_20190829_163438-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1016" data-original-width="1600" height="404" src="https://1.bp.blogspot.com/-dtMrkYjnWEc/XWj-eH_4CeI/AAAAAAACcYw/JfgQwwE3yBoWg6KIuSplQtvKpQSx6I9-wCLcBGAs/s640/IMG_20190829_163438-01.jpeg" width="640" /></a><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Agosto, almeno per la mia famiglia, è il mese delle ferie: nelle due settimane di pausa da lavoro, scuola e campo estivo non siamo stati un giorno a casa e non vediamo l'ora di riprendere gli impegni annuali per riposarci.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche il bookhaul ha risentito di queste attività, tanto che metà dei nuovi arrivati riguarda esposizioni e viaggi.</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: center; white-space: pre-wrap;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pdSP13Urvzk/XWj_1b-7a-I/AAAAAAACcZM/D70TbZFJfKcZULiXX_2sA0bIp0dfqQbzQCLcBGAs/s1600/IMG_20190822_081746_073.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-pdSP13Urvzk/XWj_1b-7a-I/AAAAAAACcZM/D70TbZFJfKcZULiXX_2sA0bIp0dfqQbzQCLcBGAs/s200/IMG_20190822_081746_073.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Per quanto riguarda le esposizioni la parte del leone la fa Leonardo e la mostra "LEONARDO e VITRUVIO. ALLA RICERCA DELL'ARMONIA. I leggendari disegni del Codice Atlantico" di cui vi ho già parlato in un post precedente, nelle storie e sul blog e che ho già visitato due volte.</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Leonardo e Vitruvio. Oltre il cerchio e il quadrato": catalogo della mostra</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Perfecto e virtuale. L'uomo vitruviano di Leonardo": incentrato proprio sulle proporzioni geometriche e naturali studiate dall'artista</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Gioca con Leonardo da Vinci" souvenir scelto dalle le mie bimbe</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: center; white-space: pre-wrap;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wmepdwtt90k/XWj-QDQQMRI/AAAAAAACcY8/I9rSG8yO7a0DOmGUe379ENZuhESuUZukACEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_101420-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1305" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-wmepdwtt90k/XWj-QDQQMRI/AAAAAAACcY8/I9rSG8yO7a0DOmGUe379ENZuhESuUZukACEwYBhgL/s200/IMG_20190830_101420-01.jpg" width="163" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ In seconda posizione si piazza Giacomo Leopardi e l'esposizione permanente presso la sua casa natale a Recanati. Ci ritornavo dopo quasi venti anni dalla prima visita ma la magia è stata la stessa. Sottolineo inoltre che il Museo Leopardi nel 2015 è cambiato perciò chi l'ha già vista può tornare per apprezzarne le novità. Invece io tornerò sugli acquisti leopardiani più in là quando avrò terminato almeno il primo libretto portato a casa</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Giacomo dei libri": la storia della biblioteca di Monaldo Leopardi, padre di Giacomo, e delle tracce lasciate dal Poeta che testimoniano l'ampio studio condotto tra quelle "sudate carte"</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Con pieno spargimento di cuore": lettere di Giacomo ai suoi cari</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Lettere da Giacomo" che racchiude alcune immagini dei manoscritti del Poeta</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "In giro con Leo a Recanati" souvenir scelto dalle le mie bimbe</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: center; white-space: pre-wrap;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-p6XGDXspkM4/XWj-QWuNahI/AAAAAAACcY0/_spXOANaCG8mPlmj802gPV5KxEBAIkDPgCEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_101059-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-p6XGDXspkM4/XWj-QWuNahI/AAAAAAACcY0/_spXOANaCG8mPlmj802gPV5KxEBAIkDPgCEwYBhgL/s200/IMG_20190830_101059-01.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Terza posizione per Urbisaglia, una deliziosa cittadina nel maceratese che coniuga un impianto medievale classico con un'area archeologica vasta e ancora in buona parte da esplorare, se vi trovate nei paraggi andatela a visitare perché è davvero notevole.</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Urbissaglia": guida storico-artistica ai gioielli della città</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 Due libri bellissimi sull'Abbazia cistercense di Chiaravalle di Fiastra</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "101 perché sulla storia delle Marche che non puoi non sapere"</div>
<div style="text-align: justify;">
🌙 "Traveller Condé Nest che in questa uscita parla proprio delle Marche.</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: center; white-space: pre-wrap;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-sxaDd740cHs/XWj-QDDwoHI/AAAAAAACcZE/4N4_c8bqc4sElN2jlKn6AzW2KQcuTY3FQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_101526-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-sxaDd740cHs/XWj-QDDwoHI/AAAAAAACcZE/4N4_c8bqc4sElN2jlKn6AzW2KQcuTY3FQCEwYBhgL/s200/IMG_20190830_101526-01.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;">In teoria dovevo fermarmi qui ma ho avuto la brutta idea di entrare in una libreria di remainders della mia città dove ho trovato tante cosine interessanti che mi sono portata a casa per 11€. In seguito, per par condicio, ho visitato anche l'altra libreria di Fano e lì c'erano altri tre titoli deliziosi e irresistibili e altri due me li ha regalati la mia amica libraia che adesso non so come ringraziare.</span></div>
</span><div style="background-color: white; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: justify; white-space: pre-wrap;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: center; white-space: pre-wrap;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uEErBGCX6HA/XWj-R41ZpYI/AAAAAAACcZA/4759BlmilPcDpak-vnDdmh9pkQurhKzcQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_102421-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1599" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-uEErBGCX6HA/XWj-R41ZpYI/AAAAAAACcZA/4759BlmilPcDpak-vnDdmh9pkQurhKzcQCEwYBhgL/s200/IMG_20190830_102421-01.jpg" width="199" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda i libri di ieri ce ne sono alcuni davvero bellini tipo i due editi da Le Tascabili e quelli di Edizioni e/o che ho ricevuto in regalo.</div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Colette - "Hotel Bella Vista": un racconto divertito sulla vita di un albergo in Provenza</div>
</span><div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-tabjivcxPf4/XWj-RTKaMpI/AAAAAAACcY8/LN8-sUzKJZcw03R68LkzGVUOi1e0KQWyQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_102055-01.jpg" imageanchor="1" style="background-color: white; clear: right; color: #202124; float: right; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; white-space: pre-wrap;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-tabjivcxPf4/XWj-RTKaMpI/AAAAAAACcY8/LN8-sUzKJZcw03R68LkzGVUOi1e0KQWyQCEwYBhgL/s200/IMG_20190830_102055-01.jpg" width="200" /></a><div style="text-align: justify;">
⭐Marina Cvetaeva - "Il racconto di Sonecka": narra della sua amicizia con l'attrice Sofia Gollidej, autobiografico</div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Anton Cechov - "Racconti umoristici"</div>
</span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><div style="background-color: white; color: #202124; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; text-align: justify; white-space: pre-wrap;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OYk9T0uJjcc/XWj-RTbhi2I/AAAAAAACcY4/AaAHX2DlQbkuOLIF7bfUSxYMQvdWg2nbwCEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_101722-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1315" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-OYk9T0uJjcc/XWj-RTbhi2I/AAAAAAACcY4/AaAHX2DlQbkuOLIF7bfUSxYMQvdWg2nbwCEwYBhgL/s200/IMG_20190830_101722-01.jpg" width="164" /></a><span style="letter-spacing: 0.2px;">⭐ Mark Twain - "Racconti comici"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Michail Bulgakov - "Il mio ritratto letteraio": ovvero come Bulgakov sia riuscito a farla franca nonostante la censura sovietica</div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Valerio Aiolli - "Il carteggio Bellosguardo": carteggio tra Henry james e la scrittrice sua fan Constance F. Woolson</div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Stephen Greenblatt - "Il Manoscritto": sulla scoperta, da parte dell'editore Aldo Manuzio, del "De rerum naturae" di Lucrezio</div>
</span><div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-j37YuiUpBGc/XWj-SMsjymI/AAAAAAACcZE/TveyVX70ISAdEHc-Uny7wSjUVEGL8dZXACEwYBhgL/s1600/IMG_20190830_102649-01.jpg" imageanchor="1" style="background-color: white; clear: right; color: #202124; float: right; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; white-space: pre-wrap;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-j37YuiUpBGc/XWj-SMsjymI/AAAAAAACcZE/TveyVX70ISAdEHc-Uny7wSjUVEGL8dZXACEwYBhgL/s200/IMG_20190830_102649-01.jpg" width="200" /></a><div style="text-align: justify;">
⭐ Niccolò Machavelli - "La mandragola" e "Clizia": due pièce teatrali che espongono con ironia le teorie presenti nel "Principe"</div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Plauto - "Aulularia", "Miles gloriosus" e "Mostellaria" per ripercorrere le origini della commedia</div>
<div style="text-align: justify;">
⭐ Carolina Brook - "Delacroix": letteralmente tirato dietro la schiena, non potevo lasciar lì un libro su uno dei miei pittori preferiti</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma resto a pancia piena e credo proprio che per settembre non siano previsti altri ingressi se non qualcosa dal Festival del Medioevo di Gubbio che si terrà dal 25 al 29 settembre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Troverò il tempo per leggere tutto questo? Probabilmente sì visto che per la maggior parte si tratta di libri piccini che verranno diluiti nel tempo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sul blog vi lascio l'approfondimento per chi vuole curiosare gli altri titoli.</div>
</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-59682524542494342372019-08-20T08:51:00.002+02:002019-08-20T08:58:11.317+02:00Vitruvio e Leonardo si incontrano a Fano<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fG8i-2VyKtQ/XVuYTCKTEZI/AAAAAAACbXM/mDDJl5muqlE90fz-U68MmZvkNVQ3ySUCQCLcBGAs/s1600/IMG_20190716_122509_1-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-fG8i-2VyKtQ/XVuYTCKTEZI/AAAAAAACbXM/mDDJl5muqlE90fz-U68MmZvkNVQ3ySUCQCLcBGAs/s400/IMG_20190716_122509_1-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nell'ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, dall'11 luglio al 10 ottobre 2019, presso il Museo Malatestiano di Fano, si terrà la mostra "LEONARDO e VITRUVIO. ALLA RICERCA DELL'ARMONIA. I leggendari disegni del Codice Atlantico".</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La mostra racconterà il rapporto tra il genio di Vinci e l'architetto romano e verranno esposti eccezionalmente cinque fogli autografi di Leonardo provenienti dal suo "Codice Atlantico".</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Marco Vitruvio Pollione fu per Giulio Cesare e Augusto quel che Leonardo fu per Cesare Borgia e Ludovico il Moro ovvero responsabile dell'ingegneristica militare in tempo di guerra e architetto e ingegnere in tempo di pace, la mostra sottolineerà il legame tra i due uomini di ingegno.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'uomo vitruviamo è probabilmente il disegno più famoso del mondo ma non fu un'idea originale di Leonardo e lui stesso lo ammette quando scrive: </span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>"Vitruvio architetto mette nella sua opera d'architettura che lle misure dell'omo sono dalla natura disstribuite in questo modo".</i></span></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-JTLSEk7Cd6w/XRzSDWIwONI/AAAAAAACaL0/kF5gCjD1TWEx105TPTYDZJoksa346YWOwCLcBGAs/s1600/vitruv.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="257" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-JTLSEk7Cd6w/XRzSDWIwONI/AAAAAAACaL0/kF5gCjD1TWEx105TPTYDZJoksa346YWOwCLcBGAs/s320/vitruv.jpg" width="235" /></a></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Promossa da Comune di Fano, Regione Marche, Mibact e Centro Studi Vitruviano, la mostra offre un'occasione rarissima per vedere le cinque carte del Codice Atlantico e non potranno essere esposte per i prossimi nove anni: poiché infatti l'inchiostro con cui è stato redatto contiene ferro, per non deteriorarsi dovranno restare al buio per un anno per ogni mese di esposizione.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La mostra si svolgerà in Sala Morganti e, oltre alle carte del Codice Atlantico giunte dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, vi saranno supporti multimediali che renderanno più intensa l'immersione nell'opera di Leonardo da Vinci.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si partirà con il <b>video "Leonardo ed io"</b>, una proiezione che consentirà di entrare in alcuni dei fogli più spettacolari del genio che raffigurano macrocosmi, cieli, eserciti, mari, o microcosmi, corpo umano, insetti e fiori.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un altro video narrerà le <b>radici vitruviane della città di Fano</b> e terminerà con l'uomo vitruviano di Leonardo tracciando il viaggio che unisce i due protagonisti.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In una terza proiezione, <b>"Il Mirroring” dell’Uomo vitruviano di Leonardo</b>, i visitatori avranno la possibilità di sovrapporre il proprio corpo al celebre modello partecipando all'insolita gara che vincerà colui o colei che più si avvicinerà alle proporzioni di Leonardo.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">OPERE IN MOSTRA</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">1. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 1r-a, 1500-1504 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Studi per odometro a una e due ruote</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">2. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 147 verso, 1485-1492 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Schizzi preparatori per la balestra gigante</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">3. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 455 recto, 1515 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Fogli di studi geometrici per la quadratura del cerchio</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">4. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 850 recto, 1487-1490 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Sezione del tiburio del Duomo di Milano con calcoli e annotazioni</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">5. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 943 recto, 1508-1510. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Schizzi preparatori per un orologio idraulico</span><br />
<br /></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi lascio le informazioni dell'evento se pensate di fare un salto.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Biglietto unico mostre Pesaro, Fano e Urbino</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Intero € 12</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ridotto € 8 > Card Pesaro Cult, Gruppi min. 15 persone, Possessori di tessera FAI, TOURING CLUB ITALIANO, COOP Alleanza 3.0 e precedenti Adriatica, Nordest, Estense, ISIC, ITIC, IYTC Card, Studenti universitari, Amici del Rof</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ingresso libero > Minori di 19 anni, soci ICOM, giornalisti muniti di regolare tesserino, disabili e persona che li accompagna, possessori di Carta Famiglia del Comune di Pesaro.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Valido 15 giorni. Il biglietto unico consente l’ingresso al Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano e a Palazzo Mosca - Musei Civici di Pesaro; consente inoltre l'accesso all'intero circuito Pesaro Musei (Museo Nazionale Rossini, Casa Rossini, Area archeologica di via dell’Abbondanza, Area archeologica e Antiquarium di Colombarone, Centro Arti Visive Pescheria) al costo aggiuntivo di € 1.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Visite guidate individuali > domenica e festivi h 19 € 3</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Laboratori didattici (6-10 anni) > sabato h 18 e martedì h 21 € 4</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Prenotazione consigliata per attività in data fissa, possibilità di visite e laboratori su prenotazione.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Data: 11 luglio – 10 ottobre 2019</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Luogo: Fano, Museo del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Orario: 11 luglio - 8 settembre tutti i giorni 10.30-13 / 17-23; 9 settembre - 10 ottobre tutti i giorni 10.30-13 / 17-20</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Informazioni: tel. 0721 887400-401 / cultura@comune.fano.pu.it</span></div>
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Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-55448896661004486862019-08-09T00:42:00.000+02:002019-08-09T00:42:00.349+02:00Lezioni Americane - architettura in letteratura<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-buaW23KPE3U/XRue1JW7fqI/AAAAAAACZ8U/OGPCj-tb83AN0wcFhCXyNj4pzWmmd7NkwCLcBGAs/s1600/IMG_20190702_183306-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-buaW23KPE3U/XRue1JW7fqI/AAAAAAACZ8U/OGPCj-tb83AN0wcFhCXyNj4pzWmmd7NkwCLcBGAs/s400/IMG_20190702_183306-01.jpeg" width="398" /></a></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un'opera di letteratura è come un castello di carta che per reggersi ha bisogno di una combinazione di elementi tra i quali la leggerezza, la rapidità, l'esattezza, la visibilità e la molteplicità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fondamentale è anche e soprattutto iniziare e finire bene.</span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lezioni americane l'ho recepito come un manifesto non solo della scrittura del Calvino narrativo ma anche del Calvino maestro, c'è una lezione sottotraccia che non viene discussa ma corre lungo tutte le sue lezioni: la semplicità.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">1) Leggerezza: per descrivere la pesantezza del mondo c'è bisogno di scostarcene e reagire, innalzarsi con un balzo e narrare con distacco. Tra gli esempi citati da Calvino più di tutti ho apprezzato la sua lettura dell'amore in Romeo e Giulietta di Shakespeare che contrappone il fardello sotto cui si trova il cuore di Romeo alle ali ai piedi di Mercuzio che gli permettono di volare. </span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">2) Rapidità: prendendo spunto dalle narrazioni popolari Calvino si sofferma sulla velocità data dalla selezione delle parti del racconto, dalla concatenazione logica degli eventi tra di loro, e dalle transizioni da un episodio all'altro che fungono da collante della struttura. Un esempio estremo di velocità nella narrazione è Le mille e una notte in cui Sherazade riesce a catturare l'attenzione del re incatenando una storia all'altra e interrompendosi al momento giusto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">3) Esattezza: significa un disegno dell'opera ben calcolato e l'evocazione di immagini visuali nitide con un linguaggio che sia il più preciso possibile in cui nessuna parola o espressione possa essere considerata sostituibile. L'immagine che racchiude in sé queste caratteristiche è quella del cristallo: estremamente complesso eppure lo si può tenere in una mano e ammirarne la complessità. Calvino sottolinea come, nel XX secolo, in un'epoca in cui il linguaggio perde progressivamente la sua forza conoscitiva, ci sia estrema necessità di utilizzare parole precise e insostituibili.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">4) Visibilità: l'essenza visiva della letteratura. Per Calvino ogni narrazione inizia con una visione ed è questa visione che si deve trasmettere al lettore attraverso la scrittura. Calvino fa riferimento soprattutto a San Tommaso d'Aquino, a Loyola, a come il primo teorizzasse una visione proveniente da Dio e il secondo invitasse, nei suoi Esercizi spirituali, alla contemplazione di Dio come visibile. L'autore, nel capitolo, si interroga su cosa possa accadere all'immaginazione in un mondo in cui le immagini ci bombardano quotidianamente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">5) Molteplicità: ambizione di un'opera dovrebbe essere quella di contenere in sé stessa l'intera realtà conosciuta, se la letteratura non si ponesse obiettivi inarrivabili non potrebbe sopravvivere. Il problema potrebbe insorgere nel momento in cui non si riuscisse a contenere la materia all'interno dei confini del testo, per questo è indispensabile progettare l'opera letteraria sin dall'inizio. Come fece Proust: la sua Recherche nacque tutta insieme, inizio e conclusione, per poi espandersi dall'interno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">6) Cominciare e finire: questa lezione avrebbe dovuto aprire il ciclo di conferenze ma venne poi scartata per confluire nella sesta lezione che rimase incompiuta. Iniziare uno scritto significa per prima cosa distaccarsi dalle innumerevoli possibilità letterarie, stabilire i confini e la posizione in cui si dovrà collocare l'opera. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questo testo Calvino ha spiegato con una semplicità disarmante i meccanismi che fanno di un romanzo (o un racconto) un'opera d'arte, un classico: l'ispirazione è quasi secondaria, c'è attesa, dedizione, minuzia, cesello, ampliamento. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è coerenza, c'è tensione verso un punto ben preciso che mai deve essere dimenticato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è un che di matematico in questa opera, una scienza della letteratura. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fare di ogni parola una parola insostituibile, di ogni evento una necessità.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-72800796337938838182019-08-07T22:33:00.000+02:002019-08-07T22:33:06.550+02:00Il ballo di Sceaux - I gioielli di Balzac<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-egRj5rJdMiw/XR9qlcpo-MI/AAAAAAACaMw/2dqJDEic_w0ZYyw-H0pd71vE_mGk5EKeACLcBGAs/s1600/IMG_20190705_110122-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-egRj5rJdMiw/XR9qlcpo-MI/AAAAAAACaMw/2dqJDEic_w0ZYyw-H0pd71vE_mGk5EKeACLcBGAs/s400/IMG_20190705_110122-01.jpeg" width="400" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il ballo di Sceaux</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> è inserito nell'immensa Commedia Umana di Balzac, negli studi di costume che trattano di vita privata, e può rientrare nel genere degli "exempla" ovvero racconti in cui il protagonista, grazie o a causa del suo comportamento, raggiunge (o non raggiunge) il risultato sperato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Èmilie, figlia prediletta, bellissima e viziatissima del conte de Fontaine, deve prendere marito e tutta la famiglia si affanna per trovargliene uno alla sua altezza ma lei li rifiuta tutti trovando a ognuno un difetto. Quando il padre getta la spugnala Émilie inizia a interessarsi a un giovane sconosciuto dai modi raffinatissimi e, aiutata da uno zio molto sopra le righe, riuscirà a fare la sua conoscenza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La storia vera e propria inizia in realtà a metà del racconto: la prima parte è dedicata a introdurre l'argomento e Balzac ci fa letteralmente da Cicerone nel complesso mondo della corte reale francese della prima metà dell'Ottocento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il conte de Fontaine è sempre stato un grande sostenitore della casa reale dei Borboni e durante le guerre di Vandea che videro le popolazioni della Vandea sollevarsi contro il governo rivoluzionario per restaurare la monarchia assoluta si schierò sempre a favore dei vecchi monarchi rifiutando gli impieghi vantaggiosi offerti dall'imperatore Napoleone.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sposò una de Kergarouët, priva di fortuna ma appartenente a una delle famiglie più antiche di Bretagna.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con la Restaurazione del 1814 il conte ottiene finalmente i favori e la simpatia del nuovo re Luigi XVIII (fratello minore del decapitato Luigi XVI) e quando Napoleone torna dall'esilio dell'isola d'Elba segue il re nel rifugio di Gand</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><i>"uno dei cinquecento fedeli servitori che condivisero l'esilio della corte di Gand, e uno dei cinquantamila che ne ritornarono"</i></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono queste frasi, questi commenti caustici disseminati lungo il racconto, che rendono tanto gradevole la lettura: Balzac cosparge la narrazione con pungente ironia strizzando l'occ</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">hio al lettore che si sente immediatamente messo a conoscenza dei veri pensieri dell'autore creando così sintonia e simpatia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Al secondo ritorno dall'esilio il conte de Fontaine entrò a far parte del consiglio di Stato</span><br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;"><i>A causa dell'intelligente attenzione con cui il conte ascoltava i sarcasmi del regale amico, Sua Maestà faceva il suo nome ogniqualvolta fosse necessario creare una commissione i cui membri dovessero venire lautamente stipendiati, (...) Grazie al buonsenso ogni membro della sua numerosa famiglia finì col posarsi come un baco da seta sui fogli del bilancio statale".</i></span> </span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Balzac ci racconta anche come sta cambiando il suo paese: il desiderio di re Luigi XVIII era di fondare una nuova Francia fondendo i partiti, accontentando tanto il Terzo stato quanto gli uomini dell'Impero e tenendo a freno il clero. Il re iniziò a nominare i "pari" di Francia che entravano a far parte della Camera aristocratica sul modello di quella inglese e la loro dignità era ereditaria, le loro famiglie erano le sole a possedere privilegi e i loro privilegi dipendevano direttamente dal re. Allo stesso tempo invitava a lanciare i giovani nella libera professione o nell'industria mentre il conte de Fontaine si impegnava a consigliare matrimoni tra aristocratici e borghesi per creare legami tra le due classi sociali.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La seconda storia, quella della signorina Émilie è molto didascalica ma riserva comunque momenti di leggerezza per il lettore: la bella contessina si mette in testa di sposare un pari di Francia o qualcuno che lo diventerà a breve e perseguirà il suo scopo ciecamente, senza ascoltare il proprio cuore.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non è il capolavoro di Balzac ma è un'opera che per la sua semplicità e sottile ironia si legge con grande piacere.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-77444138132176111862019-08-01T00:32:00.000+02:002019-08-01T00:32:19.764+02:00Henry James - Il carteggio di Aspern<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fqatPd23DE0/XRsgxlie8UI/AAAAAAACZ68/BOp7STtYI7sAX_B0vQkp11i36GjVMp23gCLcBGAs/s1600/IMG_20190623_203854-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-fqatPd23DE0/XRsgxlie8UI/AAAAAAACZ68/BOp7STtYI7sAX_B0vQkp11i36GjVMp23gCLcBGAs/s400/IMG_20190623_203854-01.jpeg" width="400" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fino a che punto è lecito spingersi per amor di letteratura?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una Venezia gotica emerge dalle pagine di James, in questa città è conservato il carteggio amoroso di uno dei più importanti poeti del XIX secolo: Jeffrey Aspern.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Aspern è un personaggio fittizio ricalcato sulla figura del poeta Lord Byron, un ricercatore scopre quasi per caso che il suo carteggio si trova a Venezia, in possesso dell'anziana signorina, Bordereau.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'anonimo protagonista è disposto a tutto pur di impossessarsi di quelle lettere e con stratagemmi e un falso nome si stabilisce in casa dell'anziana signorina che, si rumoreggiava, aveva avuto in gioventù una relazione con il grande poeta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lungo tutto il racconto lo studioso pensa solo a come appropriarsi di quelle carte, riconosce la meschinità del suo comportamento ma non può trattenersi: il fine che persegue è troppo importante, per sé stesso e per la letteratura mondiale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">James ci pone di fronte, di nuovo, al tema a lui caro di Americani in Europa, dello sradicamento, del vivere in limine tra i due mondi e sentirsi estranei a entrambi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il soggetto principale del racconto è il dubbio: quanto sia moralmente corretto indagare nella vita dei grandi che ci hanno preceduti e quali atti si possano compiere in nome della cultura, se si possa arrivare a calpestare i sentimenti delle persone e se questo lo si faccia per amor di letteratura o per consegnare sé stessi alla storia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'anziana signorina Bordereau custodisce quelle lettere impedendone la diffusione, le difende con le ultime energie che le sono rimaste e con il proprio corpo, incutendo un discreto disagio nel protagonista e nel lettore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il racconto è immerso in un'atmosfera goticheggiante, la mente del protagonista trasforma l'anziana signora e gli ambienti trasfigurandoli in immagini minacciose e si immerge in questo inferno fatto di stanze disadorne e personaggi inquietanti da lui stesso creati. L'atmosfera perturbante emerge solo dalle impressioni del protagonista, voce narrante del racconto, e ogni avvenimento, ogni mutamento di atteggiamento negli altri viene filtrato dai suoi sentimenti del ricercatore, gli altri personaggi sono visti attraverso la sua percezione e, in ultimo, il suo senso di colpa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Da questa visione colpevole scaturisce un senso di inquietudine, di disturbo e l'immagine della signorina Bordereau giganteggia imperiosa su tutti, ultimo ostacolo che il ricercatore deve superare per raggiungere il suo Graal.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Altro soggetto del racconto è Venezia, in descrizioni lunari che sfiorano il gotico si dispiegano i mille canali percorsi da gondole, piazza san Marco risplende in tutta la sua luce e il Florian assurge a simbolo di Venezia diventando una delle mete turistiche più desiderate. Le descrizioni di James hanno riportato in vita la curiosità per la città lagunare, Venezia deve molto a James.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pungente, altero, James ha un talento unico nello svelare i suoi personaggi attraverso il dialogo che è sempre estremamente efficace e reale: con poche, brevi battute riesce a descrivere precisamente gli attori del suo racconto, meglio ancora riesce a farci vedere, sentire e provare le stesse emozioni del protagonista.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La deliziosa tecnica di Henry James consiste nello schierare tutte le sue pedine in una breve introduzione e poi farci attendere e attendere che accada qualcosa così come attende il ricercatore, così come attende il cacciatore nascosto tra le foglie la sua preda. A metà del racconto gli eventi subiscono una brusca accelerazione, la preda si mostra e fugge, il cacciatore si mette all'inseguimento. La preda infine si volta e fronteggia il suo inseguitore guardandolo negli occhi... sublime, James ha un tocco sublime.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Al termine, come spesso accade nei racconti di James, al lettore rimangono più domande che risposte: James pone sottilmente domande morali cui il lettore dovrà rispondere frugando in sé stesso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un ottimo articolo su "Aspern Papers" e il legame con Venezia si può trovare a questo link di <a href="https://books.openedition.org/obp/817?lang=en" target="_blank">Openedition</a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo racconto ha un'ispirazione davvero suggestiva: nei suoi quaderni Henry James racconta di aver avuto un'informazione curiosa da Eugene Lee-Hamilton, poeta tardo-vittoriano. Eugene conosceva il capitano Edward Augustus Silsbee di Salem, Massachusets, un marinaio mercantile con una passione illimitata per il poeta inglese Percy Bysshe Shelley. Silbee gli svelò che l'anziana signorina Claire Claremont, sorellastra di Mary Wollstonecraft Shelley, conosciuta per la sua relazione con il poeta romantico Lord Byron e per aver dato alla luce sua figlia Allegra, viveva a Firenze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">All'epoca Clare Clairmont aveva ottanta anni e viveva in compagnia di una sua nipote che di anni ne aveva circa cinquanta. Silbee venne a conoscenza che l'anziana signorina era in possesso di carte interessanti che riguardavano Shelley e decise di impossessarsene a ogni costo: pianificò di recarsi a Firenze per conoscere le signorine sperando che, visto l'avanzata età, Claire morisse durante la sua visita permettendogli così di mettere le mani sul carteggio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I fatti si svolsero esattamente come sperato: durante il periodo che Silbee trascorse a Firenze la signorina Clairmont morì ma quando Silbee si recò dalla nipote cinquantenne e le chiese le carte, la risposta della signorina fu "Vi darò le lettere se mi sposerete!"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">James restò visibilmente attratto da questa storiella e ne fece un racconto trasferendo però l'azione a Venezia e non a Firenze per due ragioni: in primo luogo per delicatezza "Sentivo che il mio appropriarmi della leggenda fiorentina dovesse ripulirla dai riferimenti troppo ovvi". Il secondo motivo è che Venezia, storica città di amore e intrigo, era più adatta al tipo di racconto che l'autore americano stava scrivendo, del resto Byron visse a Venezia dal 1816 al 1819 e la Giuliana di questa storia sarebbe stata più credibile nella laguna piuttosto che tra i palazzi rinascimentali di Firenze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa storia è racchiusa nei quaderni di Henry James, "Florence, 12 January 1887, Notebooks 33".</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-40911063985904432082019-07-24T21:52:00.000+02:002019-07-24T21:52:53.222+02:00Canne al vento - tra verismo e fiaba<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-HMgjJmVDRUc/XR3MZsxa8RI/AAAAAAACaMQ/NC097fJk2N8vvMHLzMJVCzZlkEr5S8G1ACLcBGAs/s400/IMG_20190704_101546-01.jpeg" width="400" /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Canne al vento è la storia di un delitto e della sua espiazione attraverso un castigo autoimposto (suona familiare?).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È anche la conclusione di una saga familiare la cui storia precedente emerge dalle pagine poco a poco: le nobili sorelle Pintor, un tempo padrone rispettate sono cadute in disgrazia mentre la borghesia emerge come il ceto sociale dominante. A prendersi cura delle sorelle è rimasto solo un servitore che a loro dedica tutta la sua vita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È attraverso gli occhi di questo servo che impariamo a conoscere le sorelle Pintor quasi nel momento in cui la stantia quotidianità viene travolta dalla notizia dell'arrivo del nipote, figlio della quarta sorella Pintor fuggita anni prima in Continente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il mondo è mutato negli anni e l'arrivo del giovane nipote impone un'accelerazione al declino economico delle Pintor ma allo stesso tempo le metterà di fronte alla necessità di adattarsi, di imparare a conoscere la nuova realtà, di piegarsi come fanno le canne al vento per scoprire che non è così male.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Adattarsi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non opporsi ma non lasciarsi nemmeno sradicare o rompere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È la cedevolezza che vince la forza nella filosofia judo, così lontana dalla nostra cultura alimentata da eroi che si ribellano al proprio destino. È la filosofia dei campi e della terra, della natura che vede l'alternarsi di tempi di abbondanza e privazioni e l'uomo nei campi, che non si può ribellare, impara ad accettare, pianificare, assecondare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La storia a vocazione verista della è inserita in un'atmosfera favolistica governata da spiriti, nani, fate tessitrici di stoffe d'oro (le janas), giganti con cavalli enormi e draghi. Gli elementi fantastici emergono con estrema discrezione a ogni passo, sono lì, accanto alla narrazione, discretamente si affacciano nei detti, nelle sensazioni, nelle immagini della natura di Sardegna dipinta a parole come un quadro di Turner.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le descrizioni nel libro sono la parte più bella, la prosa semplice e delicata comunica l'incanto bucolico dei luoghi con periodi brevi e il lettore è immerso nella sardegnitudine senza alcuno sforzo di immedesimazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questo libro la natura è, non appare.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi lascio il link per scaricare il libro e, sotto, un estratto</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://it.wikisource.org/wiki/Canne_al_vento" target="_blank">Clicca qui per accedere alla pagina e scaricare il testo</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>"E un silenzio grave odoroso scendeva con le ombre dei muricciuoli, e tutto era caldo e pieno d'oblio in quell'angolo di mondo recinto dai fichi d'India come da una muraglia vegetale, tanto che lo straniero, arrivato davanti alla capanna, si buttò, steso sull'erba ed ebbe desiderio di non proseguire il viaggio.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Fra una canna e l'altra sopra la collina le nuvole di maggio passavano bianche e tenere come veli di donna; egli guardava il cielo d'un azzurro struggente e gli pareva d'esser coricato su un bel letto dalle coltri di seta.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Vedeva Efix aprire la capanna, volgersi richiamandolo con un gesto malizioso dell'indice, poi ritornare con qualche cosa nascosta dietro la schiena e </i></span><i style="color: #4c1130; font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;">inginocchiarsi ammiccando. Sognava? S'alzò a sedere cingendosi le ginocchia con le braccia e si fece un po' pregare prima di prendere la zucca </i><i style="color: #4c1130; font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;">arabescata piena di vino giallo che il servo gli porgeva.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Infine bevette: era un vino dolce e profumato come l'ambra e a berlo così, dalla bocca stretta della zucca, dava quasi un senso di voluttà.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Efix guardava, inginocchiato come in adorazione: bevette anche lui e sentì voglia di piangere.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Le api si posarono sulla zucca; Giacinto strappò di mezzo alle sue gambe sollevate uno stelo d'avena, e guardando per terra domandò:</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>— Come vivono le mie zie?</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Era giunto il momento delle confidenze. Efix sporse la zucca di qui e di là, a destra e a sinistra.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #4c1130; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>— Guardi, vossignoria, fin dove arriva l'occhio la valle era della sua famiglia. Gente forte, era! Adesso non resta che questo poderetto, ma è come il cuore che batte anche nel petto dei vecchi. Si vive di questo.</i></span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-39440111518956053322019-07-20T08:38:00.000+02:002019-07-20T08:38:05.246+02:00Quel giorno sulla Luna - Oriana Fallaci<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9JegD_X3HiA/XTK2el_J7HI/AAAAAAACanY/FpiRlcHYMDIoFUAIIFR4mqaFOS0UvcpHwCLcBGAs/s1600/IMG_20190719_203651-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1284" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-9JegD_X3HiA/XTK2el_J7HI/AAAAAAACanY/FpiRlcHYMDIoFUAIIFR4mqaFOS0UvcpHwCLcBGAs/s400/IMG_20190719_203651-01.jpeg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>"Lo vedete? Non s'è ancora alzato, ecco, si alza, sale, guarda come sale, bello diritto, che lancio! Mai visto un lancio così! Perfetto! Lo senti il rumore? Qui c'è stato uno spostamento d'aria che ci ha quasi buttato per terra... Guarda come sale... come sale! Dio, ci vorrebbe Omero per descrivervi quello che vedo! Dio, a volte gli uomini sono così belli! Sentilo, il rombo! Sembra un bombardamento, ma non ammazza nessuno, mioddio! Oh, che cosa stupenda... si alza così lentamente, sai, lentamente... va sulla Luna... la Luna... Vorrei che oggi nessuno morisse."</i></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'esperienza dell'Oriana a Cape Kennedy è totale e drammatica, è sanguigna, incendiaria.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oriana ha negli anni più volte incontrato l'equipaggio dell'Apollo 11, l'equipaggio "unmanned", deumanizzato: Amstrong e Aldrin sono delle specie di automi senza pensieri che non riguardino il volo, senza emozioni, senza passioni, senza fantasia, "cold calculating guys". Il più umano dei tre è proprio quello che sulla Luna non metterà mai piede: Mike Collins, l'unico dei tre che non si offrì volontario per la guerra in Corea, l'unico che potrebbe raccontare con reazioni umane la luna è l'unico che non ci scenderà, l'uomo più solo dell'universo mentre la Terra se ne sta col naso all'insù, mentre Armstrong e Aldrin passeggiano sulla Terra, lui, nell'Apollo 11, orbita solo attorno alla Luna nell'impossibilità persino di comunicare con il resto dell'universo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Quel giorno sulla Luna" è il racconto dell'esperienza di Oriana insieme agli astronauti, le interviste a loro, ai tecnici, la relazione fedele e allo stesso tempo potente di quel che accadde tra il 16 e il 23 luglio del 1969: i preparativi, le paure celate, la tensione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È il racconto dell'emozione, molto lontano dall'asettico giornalismo: sono riportate le telefonate di Oriana alla redazione dell'Europeo, la descrizione di chi assisteva al lancio e all'allunaggio, le impressioni sui giornalisti accreditati, sulla vita attorno a Cape Kennedy, diventato all'improvviso il centro del mondo con gli alberghi pieni e camere affittate nelle case private</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>"L'atmosfera che vi ho descritto è completamente cambiata: il carnevale ora è entrato anche qui dentro: camicie colorate, cappelli alla cowboy, c'è una vecchia giornalista che ha in testa una specie di vascello con su un'aquila impagliata... sì, lo giuro, un'aquila impagliata"</i></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Scientificamente accurato non ha nulla del report giornalistico classico: Oriana ci fa letteralmente vivere l'avventura lunare come se fossimo con lei, come se fossimo sull'Apollo 11, sul LM, sulla Luna, come se fossimo con Armstrong, Aldrin e Collins, come se fossimo </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Armstrong, Aldrin e Collins.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tra le pagine di cronaca affiorano le meditazioni della giornalista ispirate ai pensieri di Pascal che aveva appreso in Vietnam dal suo collega francese </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">François Pelou.</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #741b47;"><i>"Gli uomini sono così: inventano la bomba atomica, uccidono con essa centinaia di migliaia di creature, e poi vanno sulla Luna. Né angeli né bestie ma angeli e bestie"</i></span></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È un racconto drammatico e con questa parola intendo dire che sarebbe perfetto recitato a teatro senza cambiare una virgola. Non so esprimerlo meglio... ci sono opere teatrali che andrebbero lette e poi opere in prosa che andrebbero recitate e questa è tra le seconde: durante la lettura, passatemi l'espressione, si sentono le voci, si sentono gli astronauti dell'Apollo che parlano con Houston e proprio questi dialoghi, che Oriana definisce "i dialoghi dei giorni feriali" sono i più suggestivi: tutti conoscono e hanno riportato i dialoghi storici riguardanti il momento dello sbarco ma dialoghi Terra-Apollo ci furono durante tutto il viaggio e sulla Luna e sono davvero indicativi dell'atmosfera che regnava in quei giorni in cui dallo spazio si notavano i temporali sulla Terra e dalla Terra si comunicavano le notizie sportive e come il mondo stesse vivendo l'avventura lunare.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E in queste "notizie del mattino", come le chiamavano a Houston, c'è spazio anche per l'Italia di Oriana: si riporta infatti che il Santo Padre si è fatto installare una televisione a colori nella sua residenza estiva nonostante la TV italiana trasmetta ancora solo in bianco e nero e viene comunicato agli astronauti che la notte dell'allunaggio, sempre in Italia, si è registrato il più basso numero di furti.</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>"Poi d'un tratto scoppiarono le tre del pomeriggio. Sai, come quando nasce un bambino e per nove mesi lo si vede crescere nel ventre, si sa che dal ventre dovrà uscire, ma arriva il momento e ti coglie una specie di sorpresa, di panico, nasce il bambino, è appena nato il bambino e ci accorgiamo che non siamo pronti a riceverlo."</i></span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;"><i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Armstrong: Qui base della Tranquillità. L'Aquila ha atterrato</span></i></span> </blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;"><i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Charlie Duke: "Roger. tranquillità, ti leggiamo da Terra. C'è un bel mucchio di gente qui che stanno per diventare blu, ma respirano di nuovo. Grazie infinite."</span></i></span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="color: #741b47;"><i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le parole di</span></i></span><i style="color: #741b47;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Charlie Duke non le udì nessuno, perché dopo il messaggio di Armstrong la tensione si ruppe e salì al cielo un applauso che era l'applauso più fragoroso e più lungo che avessi mai udito, e insieme all'applauso un concerto di singhiozzi, di urli, di esclamazioni dove il sollievo si univa alla gioia, la gioia allo stupore, lo stupore all'orgoglio, e ciò non soltanto nell'auditorium ma nei corridoi, nelle cabine radio, nelle stanze delle telescriventi, negli uffici, nello stesso Centro Controllo dove mi dicono che von Braun piangesse come un bambino. E piangeva Wally Schirra, e molti altri astronauti, e i direttori di volo.</span></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E lo ammetto, lettore, cinquanta anni dopo l'allunaggio, leggendo le parole di Oriana, ho pianto anche io.</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-FHZv2_hzrZU/XTK2eXdmZgI/AAAAAAACanU/qVrY6gPDVKEicpR4-_U_uPKkfocsk82FQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190719_231039-01%2B%25281%2529.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-FHZv2_hzrZU/XTK2eXdmZgI/AAAAAAACanU/qVrY6gPDVKEicpR4-_U_uPKkfocsk82FQCEwYBhgL/s400/IMG_20190719_231039-01%2B%25281%2529.jpeg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Io e Matteo alla conferenza-spettacolo dell'astronauta Paolo Nespoli al Museo del Balì, PU</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-32739670748333689112019-07-17T21:43:00.000+02:002019-07-17T21:43:02.821+02:00Conversazione su Tiresia - un viaggio tra mito e storia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2GO6zQ1iTrQ/XOBdq9qqWII/AAAAAAACYuw/8jo8In18ii46Yc3dKevJNy5lk8TT3shdwCLcBGAs/s1600/IMG_20190427_105047-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-2GO6zQ1iTrQ/XOBdq9qqWII/AAAAAAACYuw/8jo8In18ii46Yc3dKevJNy5lk8TT3shdwCLcBGAs/s400/IMG_20190427_105047-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Che opera meravigliosa!</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In sole 56 pagine è racchiuso un intero excursus sulla figura di Tiresia da Omero a Primo Levi passando per Foscolo e i miei adorati Pound ed Eliot.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Camilleri racconta con un'ironia deliziosa la storia tragica di Tiresia: dalla sua trasformazione in donna a quando viene accecato da Era, dal dono di vivere sette vite non successive al dono della divinazione imposto da Zeus e a come questo suo dono si trasformi con il trascorrere dei secoli fino a giungere al XX secolo; una narrazione che coinvolge non solo la letteratura ma anche il cinema con Pasolini e Woody Allen.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sessantatré autori hanno scritto su Tiresia, sessantatré punti i vista, versioni, allusioni, menzogne, verità.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un tempo Tiresia fu chiamato da Edipo affinché gli rivelasse la verità, Dante lo condanna nel girone dei fraudolenti con la testa sulle scapole come punizione per aver visto troppo avanti, nell'epoca moderna vede ancora il futuro ma è squallido e desolante nelle mani di Eliot:</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Lui, il giovane pustoloso, arriva,</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">impiegato in una piccola agenzia di locazione,</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">con un solo sguardo baldanzoso</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">(...)</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">il pranzo è finito, lei, annoiata e stanca, cerca di impegnarla in carezze</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">che non sono respinte, anche se indesiderate"</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Eliot fa di Tiresia un guardone sulle umane miserie e Woody Allen segue le sue orme ne "La dea dell'amore"trasformandolo in un mendicante cieco e veggente che rivela a Woody il tradimento della moglie.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tanto in basso è finito Tiresia che un tempo parlava con gli dèi</span><br />
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche Camilleri ogni tanto viene chiamato a fare da comparsa in un film, dice lo scrittore, ed ecco che persona e personaggio diventano una cosa sola e l'identificazione del vecchio saggio veggente cieco diventa totale.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con Pound Tiresia rivede i grandi uomini di potere uccisi: il divinatore apre e chiude lo srotolarsi dei suoi Cantos a rappresentare l'anima stessa della sua poesia. Pound racchiude nei suoi 47 Cantos duemila anni di storia dell'umanità, così fa il mito di Tiresia e così lo declama Camilleri.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Così Camilleri si fa Pound che narra Tiresia.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le parole più belle Camilleri le riserva all'Orlando di Virginia Woolf che di Tiresia non parla ma che con Orlando cammina nel tempo come uomo e come donna ed elogia la grande capacità della scrittrice inglese di descrivere la differenza di pensieri tra i due sessi.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Immenso Camilleri: in cinquantasei pagine ha saputo racchiudere tutta l'essenza di Tiresia, ci ha mostrato come possa un personaggio essere narrato da diversi punti di vista, tutti possibili e tutti bugiardi.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Conversazione su Tiresia è uno di quei rari libri che non terminano all'ultima pagina ma obbligano il lettore ad aprirne altre, e altre, e altre ancora, a frugare nei meandri della letteratura per colmare il senso di fame.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Standing Ovation</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-38548129275099496532019-07-04T07:29:00.000+02:002019-07-04T07:29:31.121+02:00Il fantasma dell'Opera<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-M3X9hYGOO54/XRtzj_KTBII/AAAAAAACZ7g/_3Cc4g-uFqIvP_zT52gYwjy6UF2s38z3gCLcBGAs/s1600/IMG_20190602_161948-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-M3X9hYGOO54/XRtzj_KTBII/AAAAAAACZ7g/_3Cc4g-uFqIvP_zT52gYwjy6UF2s38z3gCLcBGAs/s400/IMG_20190602_161948-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">È strano... leggere un libro che parla di musica senza la musica.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Sono andata a guadami qualche video del musical ma non mi ha entusiasmata e non credo che lo inserirò tra le prossime visioni.</span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/GN_P5QW7-AQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/GN_P5QW7-AQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Il libro di Leroux invece mi è piaciuto, oserei dire che mi ha divertita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">La storia è arcinota: Erik, il fantasma, tiranneggia i direttori del teatro dell'Opéra di Parigi imponendo la sua presenza e le sue regole. Si innamora di una giovane cantante lirica con un buon potenziale, inizia a darle lezioni di canto in cambio di devozione e la sedurrà grazie alla sua voce e al suo talento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Erik è un geniaccio musicale, intrappolato in un corpo orribile, la sua passione creatrice contagiosa e terribile e Leroux riesce perfettamente a far simpatizzare il lettore con questo suo personaggio. Il terzo incomodo è Raoul, un visconte inesperto innamorato e ricambiato dal soprano Christine che proverà a liberarla dalla seduzione del fantasma.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Leroux costruisce scena dopo scena un castello di </span><span style="letter-spacing: 0.1px;">eccitazione e inquietudine dosando con cura le diverse voci del racconto, diversi punti di vista che collaborano ad aumentare la tensione. Tutta la prima parte del libro è un crescendo di emozioni contrastanti: soggezione per il fantasma, sgomento per i fatti terribili che accadono in teatro, comicità per i siparietti buffi, compassione per il povero Raoul e soprattutto curiosità: Chi è il fantasma? cosa vuole? da dove viene?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Nella seconda parte dell'opera Leroux smonta, pagina dopo pagina, il suo castello riconducendo l'elemento deliziosamente perturbante alla realtà quasi banale di un appartamento borghese e un desiderio di normalità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Credo che Nabokov ne avrebbe riso per ore.</span><br />
<br /></div>
</span></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Non sono riuscita a entrare nell'atmosfera patetica che forse l'autore desiderava creare, troppi elementi eccessivi che rasentavano il grottesco per i miei gusti, le parti migliori sono state, secondo me, i siparietti, i brevi racconti nel racconto che, pur spezzando la narrazione, aggiungevano leggerezza e un che di frizzante.</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">I due direttori del teatro dell'Opéra di Parigi sembrano usciti dalla penna di Molière così come la maschera del palco numero 5, il palco del fantasma. C'è un che di Balzac nel ritrarre la società dei teatri e un pizzico di Hugo nella figura del fantasma, il ragazzo ha studiato bene i suoi predecessori ma la pratica è un'altra cosa e là dove Hugo strappava lacrime nel personaggio di Gwynplaine dell'Uomo che ride, Leroux mi ha donato una sensazione di grottesco... oserei dire stonato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Perché mi è piaciuto? </span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Mi è piaciuto per l'andamento in crescendo della tensione, per le descrizioni del teatro e dei suoi meccanismi scenici tanto dettagliati quanto piacevoli che mai allontanano l'attenzione dalla storia principale, mi è piaciuto per la commistione di generi: dalla ricostruzione storica al dramma larmoyant, dalla farsa all'epopea avventurosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Non mi hanno fatta invece impazzire le esagerazioni e sopratutto il modo didascalico con cui Leroux ha smontato pagina dopo pagina il suo castello togliendo molta parte del divertimento all'immaginazione del lettore.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Lo consiglio?</span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #202124; font-size: 16px; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Sì se non avete altro da leggere, non rientra nella mia top10 e neanche nella top50.</span><br />
<span style="letter-spacing: 0.1px;">Però intanto mi vado a recuperare il Faust di Gounod perché se c'è un aspetto che mi è davvero piaciuto è il richiamo all'opera lirica dal Don Giovanni al Faust.</span><br />
<span style="letter-spacing: 0.1px;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/MIaOx_GaEbw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MIaOx_GaEbw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
</div>
</span></span>Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-92096783348098027032019-06-17T21:11:00.000+02:002019-06-17T21:11:03.001+02:00Mappe della Storia dell'Uomo - un viaggio attraverso il dna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-9eb6S_tSCp4/XJJzLw_1-6I/AAAAAAACVh4/33dybzyhZWom-5Ji95PyX3Y_W6bMoiONACLcBGAs/s1600/IMG_20190319_105716-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-9eb6S_tSCp4/XJJzLw_1-6I/AAAAAAACVh4/33dybzyhZWom-5Ji95PyX3Y_W6bMoiONACLcBGAs/s400/IMG_20190319_105716-01.jpeg" width="400" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fuori dalla confort-zone!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A novembre 2018 Matteo (il coniuge) terminò la lettura di questo libro di Steve Olson e disse "Questo dovresti leggerlo".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Matteo e io abbiamo gusti letterari completamente diversi: io prevalentemente classici e storici, lui scientifici, io vado matta per il Medioevo, lui è abbonato da anni a Le Scienze e non avete idea di cosa succede quando attacchiamo a discutere sui temi che sono di competenza dell'uno o dell'altra!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Di solito finisce con uno dei due che dorme sul divano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Io, di solito, vado a dormire sul divano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-BzChjhvMXyw/XJYw1sAXkWI/AAAAAAACVjI/CRyfnHe2b3ccYGhmBKRsiJgER5JtoNT7gCLcBGAs/s1600/IMG_20190323_123345-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1519" data-original-width="1600" height="303" src="https://4.bp.blogspot.com/-BzChjhvMXyw/XJYw1sAXkWI/AAAAAAACVjI/CRyfnHe2b3ccYGhmBKRsiJgER5JtoNT7gCLcBGAs/s320/IMG_20190323_123345-02.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">3000 anni fa l'Africa era divisa in tre gruppi principali: <br />Boscimani, Pigmei e Cenroafricani</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Comunque sia da novembre, ogni volta che terminavo un libro, guardavo questo Mappe e mi dicevo "non adesso".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Bene! L'adesso è arrivato e con mia grande sorpresa, nonostante i pregiudizi sulla mia capacità di affrontare letteratura scientifica, il testo è stato divorato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono 300 pagine che letteralmente volano, per darvi un'idea l'ultimo romanzo della Austen mi ha richiesto tre spaventosissime settimane (ancora stento a crederci), questo è stato polverizzato in cinque giorni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-HhJb6H0iikk/XJYw1BzKnnI/AAAAAAACVjY/Df4BDkJ_5aQtbblwTGFFKgygQkGx7WXqQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190323_123309-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1559" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-HhJb6H0iikk/XJYw1BzKnnI/AAAAAAACVjY/Df4BDkJ_5aQtbblwTGFFKgygQkGx7WXqQCEwYBhgL/s320/IMG_20190323_123309-02.jpeg" width="311" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">VIII aC: la diaspora degli Ebrei</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il merito è sicuramente tutto dell'autore Steve Olson e dimostra come qualunque argomento, anche il più difficile, se ben spiegato può essere compreso da chiunque: Olson tratta di DNA motocondriale e coromosomi Y, ne parla incessantemente per tutto il libro eppure, giuro, nemmeno una volta ho dovuto far ricorso a internet per trovare spiegazioni: ogni spiegazione me l'ha fornita l'autore stesso con il suo modo molto sereno di esporre l'argomento. Il suo metodo lo sicuramente appreso in una qualche corso per divulgatori scientifici di cui ignoro l'esistenza, in effetti una volta terminata la lettura ho scoperto che non è uno scienziato: è un giornalista specializzato in scienze e matematica ma questo non rende meno interessante il libro; il suo metodo, dicevo, consiste nell'esporre la tesi a inizio capitolo, discuterla, mostrare le opposizioni a questa tesi, ricalibrarla ed esporla di nuovo a fine capitolo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Facile no?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">NO.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sarà perché di solito leggo saggi di natura più letteraria e storica ma un'esposizione così chiara non mi era ancora capitata tra le mani, un testo specialistico che non necessiti di una solida base culturale del lettore per essere affrontato non creo di poterlo citare in materia letteraria o storica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Peccato!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-KzZnPgagqiE/XJYw082v9sI/AAAAAAACVjU/1LK7tl-_aOY39ITQ56-jG4vYeOsmlXwowCEwYBhgL/s1600/IMG_20190323_123245-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1538" data-original-width="1600" height="307" src="https://1.bp.blogspot.com/-KzZnPgagqiE/XJYw082v9sI/AAAAAAACVjU/1LK7tl-_aOY39ITQ56-jG4vYeOsmlXwowCEwYBhgL/s320/IMG_20190323_123245-01.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">65000 anni fa: gli uomini si spostarono lungo <br />le coste meridionali dell'Asia fino a giungere in Oceania</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Torniamo al testo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mappe della storia dell'uomo è la storia di tutti noi. E' la storia dell'Umanità che da una Eva mitocondriale, vissuta 200.000 anni fa, ha avuto origine.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Olson viaggia per il mondo incontrando scienziati, visita con loro le aree archeologiche più importanti e antiche e discute con loro dei risultati delle ricerche sul DNA prelevato dai reperti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il risultato è sconvolgente per chiunque:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I genetisti di tutto il mondo, a seguito di ricerche effettuate separatamente a distanza di anni e di migliaia di chilometri hanno stabilito che:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">l'85% della differenza genetica risiede all'interno dei gruppi che si riconoscono come simili tra loro</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">le popolazioni, le etnie, le razze come piaceva chiamarle ad alcuni, presentano tra loro una differenza genetica pari al 15%</span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È stabilito tra i biologi che per definire la separazione di una sottospecie o una razza da un'altra sia necessaria una differenza genetica del 25%-30%.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In base ai dati raccolti dunque le razze umane non esistono.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"la maggior parte degli Afroamericani ha antenati Europei, tutti gli Euroamericani hanno antenati Africani"</span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Le variazioni genetiche che coinvolgono il colore della pelle e le caratteristiche estetiche coinvolgono alcune centinaia tra i miliardi di nucleotidi nel DNAdi una persona, tuttavia le società hanno costruito elaborati sistemi di privilegi e controllo attorno a queste minuscole differenze genetiche."</span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-UADsh1BxJ8Y/XJYwzmIm4KI/AAAAAAACVjQ/cCwmZb_zIZkSHwVrpiS4_FsuEgxgxMdSACEwYBhgL/s1600/IMG_20190323_123228-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="958" data-original-width="1600" height="238" src="https://3.bp.blogspot.com/-UADsh1BxJ8Y/XJYwzmIm4KI/AAAAAAACVjQ/cCwmZb_zIZkSHwVrpiS4_FsuEgxgxMdSACEwYBhgL/s400/IMG_20190323_123228-01.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le famiglie linguistiche</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mappe della storia dell'uomo è palesemente un testo redatto allo scopo di confutare ogni tipo di razzismo basato sulla genetica e le argomentazioni sono più che sufficienti per confermare questo scopo anche per la persona più ottusa.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il libro scorre bene, scorre inaspettatamente benissimo come un racconto di viaggio e in effetti è proprio Il viaggio dell'uomo che leggiamo tra l pagine.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si apre in Africa, ovviamente, tra le popolazioni di Boscimani e di lingua Bantu, prova a ricostruire il grande viaggio oltre il Corno d'Africa per popolare Asia, Europa, Estremo Oriente, Oceania e America. E' un viaggio straordinario, incredibile, che testimonia l'innata capacità dell'uomo di diffondersi e apprendere e costruire e, soprattutto, non bastarsi, non bastarsi mai. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In Medio Oriente viene affrontato il tema della nascita dell'agricoltura che determinò l'aumento della popolazione, lo sviluppo di un linguaggio articolato e la nascita della scrittura e viene raccontata la storia del popolo ebraico: la nascita, la diaspora e la diffusione di questa etnia in zone inaspettate dell'Africa: tra i lemba.</span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-kt_sScWdFjQ/XJYwzMFpFII/AAAAAAACVjM/ya1ruQS9kEoZ35qkfejihblJjvYH_a1VQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190323_123158-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1184" data-original-width="1600" height="236" src="https://4.bp.blogspot.com/-kt_sScWdFjQ/XJYwzMFpFII/AAAAAAACVjM/ya1ruQS9kEoZ35qkfejihblJjvYH_a1VQCEwYBhgL/s320/IMG_20190323_123158-01.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il cammino verso le Americhe</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è un interessantissimo <b>excursus sulle famiglie linguistiche</b>, sulla loro possibile genesi per permettere di tramandare le conoscenze e le capacità acquisite nel tempo e sui loro raggruppamenti, sulla <b>necessità della scrittura</b> per tramandare e amministrare e un breve assaggio di come possono essere ricostruite lingue che non hanno lasciato tracce come l'indoeuropeo: la madre di gran parte delle lingue occidentali. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'autore privilegia il punto di vista di alcuni scienziati che, per ricostruire la storia dell'umanità, tendono a basarsi su tre discipline: archeologia, genetica e linguistica.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si passa poi ad analizzare la storia della diffusione dell'uomo in Europa, determinata dalle glaciazioni, dalla conformazione idrogeologica e dalle differenti ondate migratorie. La particolare forma e disposizione del continente: abbracciato per tre quarti dall'acqua, diviso al suo interno da catene di monti impervie e collegato da grandi fiumi ha permesso che al suo interno si diffondesse una tale diversità di climi, fauna, flora e popolazioni da far letteralmente scoppiare la vita, la cultura, la tecnica. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è un approfondimento sulla situazione in Francia, purtroppo datata perché il libro è stato scritto nel 2002, sulla presenza di immigrati in Francia, come e perché ha avuto inizio l'immigrazione, i vantaggi e i pericoli in caso di mancata integrazione. E' un capitolo molto interessante soprattutto per vedere quale fosse il pensiero dominante prima della grande crisi mondiale della fine degli anni 2000.</span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-LVxSo6myk_k/XJYwzRBRYuI/AAAAAAACVjc/opB994JrnnATlVcWArVhANxX246DzptmwCEwYBhgL/s1600/IMG_20190323_123137-01-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1333" data-original-width="1600" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-LVxSo6myk_k/XJYwzRBRYuI/AAAAAAACVjc/opB994JrnnATlVcWArVhANxX246DzptmwCEwYBhgL/s320/IMG_20190323_123137-01-02.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Verso le Hawaii</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dall'Europa si passa alle Americhe e alle teorie sul suo popolamento a partire dal DNA, dai ritrovamenti archeologici di manufatti e dalle parentele linguistiche.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Infine il libro si chiude con un capitolo dedicato al grande progetto internazionale di analizzare il DNA dell'intera popolazione e un ultimo capitolo sulla Hawaii come caso unico di mescolanza di popoli provenienti da tutto il mondo.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Bello, bello, bello!</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pollice sù per tutti, non c'è nessuna necessità di avere studi di settore alle spalle per leggerlo.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-5297543280304676422019-06-10T21:50:00.000+02:002019-07-02T17:40:39.791+02:00A fior di pelle - Mostra sulle legature bolognesi nella biblioteca dell'Archiginnasio.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-5ruWdJg9kdQ/XLGrRgkC_dI/AAAAAAACXHk/uiDnKg0IAY4VUDAyhF0avfSClXYyW8jgwCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_122829-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-5ruWdJg9kdQ/XLGrRgkC_dI/AAAAAAACXHk/uiDnKg0IAY4VUDAyhF0avfSClXYyW8jgwCLcBGAs/s400/IMG_20190406_122829-01.jpeg" width="398" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">A Bologna, nella Biblioteca dell'Archiginnasio, è allestita una mostra bellissima intitolata A fior di pelle. Legature bolognesi in Archiginnasio, a cura di Federico Macchi.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Vi sono esposte legature di produzione bolognese dal XV al XX secolo di particolare pregio e interesse.</span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;">La mostra si srotola nell'esposizione di volumi che rappresentano l'evoluzione dei manufatti lungo sei secoli rivelando le caratteristiche del modello bolognese.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">
</span></span>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco, adesso immaginate la mia faccia quando, a zonzo per Bologna, entrata a caso nell'Archiginnasio mi sono ritrovata in questo Paese di Cuccagna: mi sono soffermata su tutte le legature esposte per minuti su minuti... sembrava i toccare il Tempo.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;">Questa esposizione rappresenta la conclusione di un lavoro di censimento realizzato - in collaborazione con alcune bibliotecarie dell'Archiginnasio - da Federico Macchi, uno dei più noti studiosi italiani di storia della legatura e curatore della mostra. Sono state censite, fotografate e descritte ben 1.650 legature provenienti da centri di produzione italiani e stranieri.</span></span></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;"><br /></span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">
</span>
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;">Tutto il materiale della ricerca è già disponibile nella </span><a href="http://badigit.comune.bologna.it/legaturestoriche/" style="letter-spacing: 0.2px;" target="_blank">banca dati online Legature storiche qui</a><span style="letter-spacing: 0.2px;">, che consente di effettuare ricerche per data, area geografica e parole comprese nei commenti descrittivi.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">
</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Nata per proteggere e conservare il blocco cucito di carte, membranacee prima, cartacee poi, la legatura rende il libro unico e irripetibile: frutto del paziente e faticoso lavoro del legatore, introduce nell’atmosfera di un’epoca o nella vita di un personaggio; prodotto artistico, simbolo di appartenenza sociale. </span></span></div>
<br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Dal 25 Marzo al 23 Giugno 2019</span></span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">lunedì - sabato: 9-19; domenica: 10-14</span></span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Visite guidate gratuite: 13 aprile, 18 maggio, 22 giugno.</span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Ingresso libero</span></span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">BIBLIOTECA COMUNALE DELL'ARCHIGINNASIO</span></span><br />
<br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Piazza Galvani 1 (40124)</span></span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span>
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Vi lascio con qualche foto scattata alla mostra.</span></span><br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Xj9yvbsP84w/XLGrgezdaRI/AAAAAAACXHs/SqPv5xl4KOgnNLi80GneGycy5rzOmULbQCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123109-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-Xj9yvbsP84w/XLGrgezdaRI/AAAAAAACXHs/SqPv5xl4KOgnNLi80GneGycy5rzOmULbQCLcBGAs/s400/IMG_20190406_123109-01.jpeg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVI, secondo quarto<br />Cuoio di capra su assi in cartone decorato a secco e in oro<br />Propri del bolognese "primo legatore di San Salvatore" (1525 - 1555) la peculiare cornice e i fogliami cuoriformi. Caratteristici delle produzioni italiane coeve i quattro fermagli, qui sotto forma di lacci.<br />Quinto Orazio Flacco, Poemata omnia, doctissimis scholijs illustrata<br />Lione, Sebastiano Griffio, 1533</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-hCiDzNI2egw/XLGrf6x-LRI/AAAAAAACXHo/8CPpBgVIzGgtKrcgH9ShyPkKuKUnSEyBACLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123346-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-hCiDzNI2egw/XLGrf6x-LRI/AAAAAAACXHo/8CPpBgVIzGgtKrcgH9ShyPkKuKUnSEyBACLcBGAs/s400/IMG_20190406_123346-01.jpeg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVI, secondo quarto<br />Cuoio di capra su assi in cartone decorato a secco e in oro.<br />La fiamma evidenzia la produzione del "secondo legatore Achille Bocchi", (1508? - 1539 circa): libraio, dalla cospicua produzione, realizza manufatti destinati ad essere venduti nella propria bottega.<br />marco Tullio Cicerone, In hoc volumine haec continetur. Thetoricorum ad C. Herennium lib.4</span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-QQpr6J_W_Zo/XLG148OhslI/AAAAAAACXJQ/k7kPOYy06sgjURFHegwD5YHZ_jfZ9L50QCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123100-02.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1495" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-QQpr6J_W_Zo/XLG148OhslI/AAAAAAACXJQ/k7kPOYy06sgjURFHegwD5YHZ_jfZ9L50QCLcBGAs/s400/IMG_20190406_123100-02.jpeg" width="373" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVI, secondo quarto<br />Fondello di cuoio di capra su assi lignee decorato a secco. I fogliami cuoriformi negli angoli interni dei tre specchi si riferiscono al bolognese "primo legatore di San salvatore" (14525 circa - 1555): almeno ventitré le legature accertate su manoscritti. Caratteristici delle produzioni italiane coeve i quattro fermagli.<br />Verona, Stefano & Fratelli Nicolini da sabbio, 1532</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-6IZtnHla84Y/XLG14gOsawI/AAAAAAACXJM/oiCJ8wcM1RY8r4BgSeinbBscLaV2agYuACLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123123-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1423" data-original-width="1600" height="355" src="https://2.bp.blogspot.com/-6IZtnHla84Y/XLG14gOsawI/AAAAAAACXJM/oiCJ8wcM1RY8r4BgSeinbBscLaV2agYuACLcBGAs/s400/IMG_20190406_123123-01.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XV<br />Pelle conciata su assi lignee. Borchie in ottone<br />Ferramenta dal bottone cavo, evidenziato dalle depressioni riconducibili ad antichi impatti.<br />I manoscritti implicano, solitamente, che la legatura sia realizzata localmente.<br />Statuti della compagnia di santa maria del Barccano e uffizio del Giovedì santo<br />Ms. membranceo, secolo XV</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6E_JKBMFSI8/XLG15dXHzNI/AAAAAAACXJY/gt0HZU1wt7UJ3bzFbUsIsJrLIxS38g3MwCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123220-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1416" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-6E_JKBMFSI8/XLG15dXHzNI/AAAAAAACXJY/gt0HZU1wt7UJ3bzFbUsIsJrLIxS38g3MwCLcBGAs/s400/IMG_20190406_123220-01.jpeg" width="353" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVI, secondo quarto<br />Cuoio di capra su assi in cartone decorato a secco e in oro<br />L'ornamento della cornice e la cartella dei fogliami bucati evidenziano l'opera del maggiore e più longevo "legatore di Pflug & Ebeleben" (1535? - 1570 circa), dal cognome dei celebrati committenti sassoni.</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-WH9iEl2Ka2Y/XLG17P_S94I/AAAAAAACXJg/0E5e_kxtDV4wJqCcE5IEML8aFlyTL4IxwCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123436-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-WH9iEl2Ka2Y/XLG17P_S94I/AAAAAAACXJg/0E5e_kxtDV4wJqCcE5IEML8aFlyTL4IxwCLcBGAs/s400/IMG_20190406_123436-01.jpeg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVI, terzo quarto<br />Cuoio di capra su assi lignee decorato a secco<br />I cantonali, i chiodi delle bindelle in foggia di rosetta, i motivi adottati da varie botteghe e le note manoscritte consentono di acclarare l'origine bolognese della legatura<br />Staturi della Compagnia di S. Maria della Vita<br />Ms. membranaceo, 1553</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-FlBzt7tq1lQ/XLG17D4zkwI/AAAAAAACXJc/6UEbkKymhZYReSkp6e_j1bYH9cJjGyAUwCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123500-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1507" data-original-width="1600" height="376" src="https://1.bp.blogspot.com/-FlBzt7tq1lQ/XLG17D4zkwI/AAAAAAACXJc/6UEbkKymhZYReSkp6e_j1bYH9cJjGyAUwCLcBGAs/s400/IMG_20190406_123500-01.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVI, fine<br />Cuoio di capra su assi lignee decorato a secco. Borchie in ottone<br />Decoro d'insieme riferibile al "legatore della Matricola dei Falegnami" i cui ameno due esempi accertati non consentono tuttavia generalizzazioni; le volute provviste di minuti ganci nel terzo riquadro interno, evidenziano, se non altro, uno dei caratteristici ornamenti delle produzioni cinquecenteschi bolognesi.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-B9MDEFGSlDA/XLGrgrAvNzI/AAAAAAACXHw/M7meYt2c4CoqJ6tUINos8Ru7OvDqNWasQCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_123507-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-B9MDEFGSlDA/XLGrgrAvNzI/AAAAAAACXHw/M7meYt2c4CoqJ6tUINos8Ru7OvDqNWasQCLcBGAs/s400/IMG_20190406_123507-01.jpeg" width="300" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-8G6dGI008Qc/XLGri8BGV4I/AAAAAAACXIA/Pth8bnjIWhAB5KEamFr_4PrE4nkr3C1KACLcBGAs/s1600/IMG_20190406_124211-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-8G6dGI008Qc/XLGri8BGV4I/AAAAAAACXIA/Pth8bnjIWhAB5KEamFr_4PrE4nkr3C1KACLcBGAs/s400/IMG_20190406_124211-01.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVII, secondo quarto<br />Cuoio di capra su assi in cartone decorato in oro<br />I fregi lungo la cornice esterna, pure riscontrati in una produzione felsinea della Biblioteca universitaria Estense di Modena, e le minute cariatidi consentono la locale attribuzione della legatura<br />Regno, territorii, città, fortezze, castelli, porte, ridotti, spiagge, et campagne principali di Candia di Francesco Basilicata<br />Ms. cartaceo, 1638</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JUZaxTlX0fI/XLGri-c97AI/AAAAAAACXH8/ysyLWiFVaGsf0RpPke2VgQsPPGFStT55QCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_124315-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1395" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-JUZaxTlX0fI/XLGri-c97AI/AAAAAAACXH8/ysyLWiFVaGsf0RpPke2VgQsPPGFStT55QCLcBGAs/s400/IMG_20190406_124315-01.jpeg" width="348" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVII, terzo quarto<br />Cuoio di capra su assi in cartone decorato in oro e a colori<br />La decorazione della cornice esterna, mediana, dei tagli a serpentine e le armi della casata Zambeccari attestano la produzione felsinea della legatura.<br />Cesare Panimolle, Bologna, Giacomo Monti, 1661</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-LFLiDjgRz-8/XLGs6WoOJrI/AAAAAAACXIk/XSxQ8AjfpnUGrMvNDATCswhpo2awAWXOQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190406_124408-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1104" data-original-width="1600" height="275" src="https://1.bp.blogspot.com/-LFLiDjgRz-8/XLGs6WoOJrI/AAAAAAACXIk/XSxQ8AjfpnUGrMvNDATCswhpo2awAWXOQCEwYBhgL/s400/IMG_20190406_124408-01.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVIII, secondo quarto<br />Seta ricamata con fili d'argento su assi di cartone.<br />L'argomento del testo e le note tipografiche propongono l'origine locale della legatura. in evidenza lo stato pristino del materiale di copertura e le bindelle damascate integre.<br />Rime in lode della signora Laura Maria Cattarina Bassi cittadina bolognese<br />Bologna, Stamperia di Lelio dalla Volpe, 1732</span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-82RPq3RHcDw/XLGyFx4tV0I/AAAAAAACXI8/lVKlhPKZnOIQ02xzNo2EiVOZpbLE4cNJACLcBGAs/s1600/IMG_20190406_124247-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-82RPq3RHcDw/XLGyFx4tV0I/AAAAAAACXI8/lVKlhPKZnOIQ02xzNo2EiVOZpbLE4cNJACLcBGAs/s400/IMG_20190406_124247-01.jpeg" width="300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVII, prima metà<br />Cuoio di capra su assi di cartone decorato in oro<br />Le punte tratteggiate, le quattro corolle addossate su sfondo circolare al centro dello specchio e l'argomento del testo propongono la manifattura locale della legatura. Nota sin dal VII secolo in manufatti copti, la decorazione a losanga entro il rettangolo centrale.<br />Diploma di laurea dell'Università degli studi di Bologna rilasciato a Giorgio Bini nobile bolognese<br />Ms. membranaceo, 1624</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6uYa2I6rkkE/XLGs6jBTfvI/AAAAAAACXIo/3CW8lQTjjUwOquvydRxfaWU69PuycRBKgCLcBGAs/s1600/IMG_20190406_124302-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1434" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-6uYa2I6rkkE/XLGs6jBTfvI/AAAAAAACXIo/3CW8lQTjjUwOquvydRxfaWU69PuycRBKgCLcBGAs/s400/IMG_20190406_124302-01.jpeg" width="357" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Secolo XVII, prima metà.<br />Pergamena e cuoio di capra su assi in cartone decorato in oro.<br />Le punte tratteggiate e le quattro corolle addossate su sfondo circolare al centro dello specchio propongono la manifattura locale della legatura. Caratteristico per il periodo, il decoro a ventaglio, qui anche sotto forma di rosone, di provenienza orientale.<br />Diploma di laurea dell'università degli studi di Salerno rilasciato a Michele Folesani nobile bolognese<br />Ms membranaceo, 1621</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-vp6jQZ3Ba08/XLGrhq4oaEI/AAAAAAACXIM/QjFuQzYQJrQ8dGA4HovVqvUpB5C-imZNwCEwYBhgL/s1600/IMG_20190406_123610-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1599" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-vp6jQZ3Ba08/XLGrhq4oaEI/AAAAAAACXIM/QjFuQzYQJrQ8dGA4HovVqvUpB5C-imZNwCEwYBhgL/s400/IMG_20190406_123610-01.jpeg" width="398" /></a></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-56584477969291835782019-06-02T23:37:00.000+02:002019-06-03T06:08:31.033+02:00Daisy Miller - Un'americana in Europa<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ew4rV7xjCCU/XPSc_qz7PpI/AAAAAAACZGI/wY8V8EUZ108rEaqu7bwpuH7wyfl9fWVeACLcBGAs/s1600/IMG_20190602_193546-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ew4rV7xjCCU/XPSc_qz7PpI/AAAAAAACZGI/wY8V8EUZ108rEaqu7bwpuH7wyfl9fWVeACLcBGAs/s400/IMG_20190602_193546-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Daisy Miller è un racconto breve su di una ragazza americana in Europa che sfida le convenzioni sociali del vecchio mondo.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Il comportamento libero e civettuolo delle ragazze americane che Daisy incarna scandalizza la buona società e le chiude le porte dei migliori salotti.</span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;">La storia è narrata internamente dall'americano Frederick Winterbourne, uno gigolò alla ricerca di ricche signore da prendere all'amo, quando Winterbourne la conosce mette da parte per un momento le ricche signore per concentrarsi su questa giovane ereditiera.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">
</span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;">Per tutto il racconto il protagonista si interroga sulla vera natura della giovane e infine decide che non vale la pena darsi cruccio per lei: non lo merita, è un'astuta ipocrita salvo poi ricredersi nel finale rimproverarsi di aver vissuto troppo all'estero: in America il suo comportamento sarebbe stato ritenuto nella norma, in Europa no e proprio per i suoi lunghi soggiorni nel vecchio continente Winterbourne comprende di aver perso quello spirito americano di leggerezza.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">
</span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"></span></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="letter-spacing: 0.2px;">È un quadro sulla diversità dei valori tra vecchio e nuovo mondo ma è anche lo specchio di ciò che era ed è permesso al sesso maschile rispetto al sesso femminile: non c'è biasimo per Winterbourne e nemmeno per gli amici maschi con cui Daisy si accompagna: il biasimo ricade tutto su Daisy perché è donna e non le piace stare a casa a fare la calzetta.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;">Non solo è un quadro sulle diversità tra i due mondi, è anche il ritratto di un'adolescente in viaggio, in crescita, sotto la pressione di quello che la società si aspetta da lei. per descrivere un tipo di società una giovane donna è la protagonista ideale perché non c'è nulla che attiri più le critiche di una giovane e bella ragazza: la giovane è colei che deve mantenere la reputazione intatta, immacolata, presentare sempre il lato migliore di sé, esteticamente e moralmente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;">Henry James, il maestro dell'ambiguità e del non detto, non ci permette di conoscere Daisy, i suoi pensieri ci restano oscuri, le sue parole, tutte dettate dall'urgenza o dall'entusiasmo, ci fanno sì intravvedere freschezza ma anche capriccio, un capriccio che infastidisce e alla fine non proviamo nessuna empatia nei suoi confronti: rimane una presenza passeggera nella vita di </span><span style="letter-spacing: 0.2px;">Winterbourne,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;">Sulla prosa di James non resta molto da scrivere: l'eleganza che lo contraddistingue e la capacità di descrivere con brevi tratti di pennello i suoi personaggi e le atmosfere conferiscono al racconto l'aspetto di un quadro, la naturalezza che pervade la narrazione è figlia del naturalismo flaubertiano ma se ne distacca nel momento in cui non ne sentiamo il peso e le pagine scorrono con leggerezza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;">A un lettore attento non sfuggiranno echi di Emma Bovary, come un profumo di, più giovane, più bella, più ricca e con tutta la vita davanti per sbagliare.</span></div>
</span></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><div style="text-align: justify;">
<span style="letter-spacing: 0.2px;">Lo stile di James e la focalizzazione interna del narratore fanno pendere il lettore da una parte e dall'altra sul filo dell'instabilità sulla base dei sentimenti di Winterbourne, quel che il lettore pensa glielo suggerisce Winterbourne, quel che il lettore vede lo vede attraverso gli occhi di Winterbourne, non ha altri riferimenti e bisogna procedere molto cauti con questo tipo di narratore, non dare per scontato quel che si vede, sente, legge... per il lettore il divertimento in questo tipo di narrazione risiede proprio nel poter mettere in discussione la voce che racconta la storia e provare a ribaltare la prospettiva.</span></div>
</span></span>Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-12702962326144746622019-05-23T06:24:00.000+02:002019-05-23T06:24:12.709+02:00La Metamorfosi e la rottura dell'ingranaggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-V2RGJioOwpA/XOAu9JZQyjI/AAAAAAACYuk/ymE6nmxn1YAeiuFCOymLDDhaXMnUONaXgCLcBGAs/s1600/la%2Bmetamorfosi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="La metamorfosi Franz Kafka" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1598" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-V2RGJioOwpA/XOAu9JZQyjI/AAAAAAACYuk/ymE6nmxn1YAeiuFCOymLDDhaXMnUONaXgCLcBGAs/s400/la%2Bmetamorfosi.jpeg" title="" width="398" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gregor Samsa una mattina si sveglia e si scopre trasformato in un enorme insetto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gregor è uno che si è sempre dato da fare per la famiglia: da quando la ditta del padre è fallita ha iniziato a lavorare duro per garantire ai suoi genitori e alla sorella una vita dignitosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È il solo in casa che lavori: la sorella è molto giovane, la madre bada alla casa e il padre trascorre le sue giornate pigre in casa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una mattina Gregor Samsa si sveglia e la prima cosa che pensa è che farà tardi al lavoro, pensa a quali treni gli restino da prendere e a cosa dire al suo datore di lavoro per giustificare la situazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Finalmente apre la porta e trova la sua famiglia ad attenderlo insieme al suo datore di lavoro, quest'ultimo fugge disgustato mentre il padre lo ricaccia violentemente nella sua stanza e la madre giace svenuta per terra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dei tre solo la sorella, l'amata sorella, prova ad aiutarlo davvero: gli porta il cibo nella stanza, gli toglie alcuni mobili che potrebbero impacciarlo nei movimenti ma non vuole vederlo e lui, per delicatezza, si fa trovare sempre coperto da un lenzuolo: non vuole turbarla con il suo aspetto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con il trascorrere del tempo anche la sorella lo abbandonerà: continuerà a portargli cibo con sempre minor cura, la sua camera non verrà più riordinata anzi, diventerà uno sgabuzzino dove gettare alla rinfusa tutto quel che in casa non si desidera più, compresa la spazzatura. E alla fine sarà proprio la sorella a parlare ai suoi genitori della necessità di porre fine a quella situazione con ogni mezzo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel frattempo, spinti dalla necessità di guadagnare qualcosa, tutti e tre i familiari inizieranno a lavorare riacquistando quella dignità che il loro parassitismo aveva trascurata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nascosto alla vista Gregor prova a comunicare con la sua famiglia ma senza successo: la sua voce è "mescolata a un irreprimibile, lamentoso pigolio che lasciava alle parole la loro chiarezza solo nei primissimi istanti per distruggerla poi a tal punto nella risonanza da far dubitare."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gregor non riconosce la propria voce e la sua famiglia neanche lo sente. L'incomunicabilità è totale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho trovato La Metamorfosi</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> angosciante, terribilmente angosciante. Mi sono immaginata questo commesso che si sbatte da mattina a sera che un giorno smette di darsi da fare... Non è davvero una rinuncia volontaria ma mi dà l'impressione che sia suo desiderio inconscio porre fine a questa esistenza da carcerato: nel suo rimarcare la sua attività contrapposta al parassitismo dei suoi è come se ci fosse un intento punitivo, tipo "vediamo come ve la cavate senza di me" e la verità è che se la cavano e se la caveranno benissimo e tutti i suoi sacrifici risulteranno inutili, il suo intento di svegliarli dannoso solo a sé stesso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La disumana indifferenza dei suoi familiari vince e Samsa verrà prima accantonato, se ne libereranno e infine, probabilmente, verrà dimenticato. Questo era il finale che non piaceva a Kafka e che è invece perfetto: </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gregor si riteneva necessario, indispensabile... La verità è che nessuno lo è davvero: che l'uomo esista o no è indifferente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'uomo non ha più valore come individuo, lo ha fintanto che rimane ingranaggio di una macchina e nel momento in cui quell'ingranaggio si spezza, l'individuo diventa inutile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La stessa utilità sociale che l'individuo trova nel suo essere parte dell'ingranaggio, quel senso di appartenere a qualcosa di importante, di contribuire a qualcosa di importante, è esso stesso una prigione dalla quale non si può fuggire se non con la rinuncia alla propria umanità, agli affetti, alle relazioni che legano tra loro gli esseri umani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gregor spezza quel legame con la trasformazione in insetto e la spezza fisicamente e verbalmente: le sue parole non vengono percepite dai suoi familiari, è il terrore più grande:q di non essere compresi, è l'isolamento totale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Eppure la fine di Gregor non è tragica: tragica è la sua esistenza. Kafka ha riservato a Gregor pace e riconciliazione e la serenità che gli è mancata in vita. Il peso della sua condizione è in quel senso di claustrofobia e di isolamento viene riversato sul lettore che si interrogherà sul significato di questa metamorfosi, sul suo essere ingranaggio o insetto, sull'efficacia della comunicazione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il disagio dell'individuo che si scopre parte del meccanismo verrà ricordato, anni più tardi, da un altro grande, grandissimo interprete dell'incomunicabilità e dell'assurdo: Albert Camus. Ecco, bisogna immaginare Gregor, alla fine, felice </span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-30415638307857491892019-05-20T06:08:00.000+02:002019-05-20T06:26:24.722+02:00Il Grande Gatsby, sogno americano infranto<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-mxsSdHy3TTA/XOIsO9WYKwI/AAAAAAACY1U/49_cbtg0tKkp3NDQQmRbfnPzJJbXm7A4gCKgBGAs/s1600/IMG_20190519_111003-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="398" src="https://3.bp.blogspot.com/-mxsSdHy3TTA/XOIsO9WYKwI/AAAAAAACY1U/49_cbtg0tKkp3NDQQmRbfnPzJJbXm7A4gCKgBGAs/s400/IMG_20190519_111003-01.jpeg" width="400" /></a></span></div>
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Grande Gatsby è una casa dei sogni costruita mattone dopo mattone, con pazienza e caparbia, è il prodotto dell'illusione, la riscrittura del passato per riportare in dietro il tempo e rimediare agli errori della storia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È il romanzo dell'inquietudine, il sogno americano infranto, sfracellato dal ricco cinismo e dalla sbadataggine di chi sogni non ha mai avuto perché possiede tutto dalla nascita.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Povero Gatsby, sei un illuso!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il mondo esisteva senza di te, continuerà ad esistere dopo di te e tu non sei stato altro che un breve passatempo, una festa finita in fretta e ora restano solo bicchieri troppo grandi da lavare, scarpe dimenticate e un pianoforte muto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Povero Gatsby!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Hai vissuto in un sogno troppo grande per te, per chiunque, non hai capito le regole del gioco e sei stato spazzato via come cenere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per comprendere pienamente questo romanzo si deve fare comprendere la geografia dei luoghi: East Egg e West Egg. Sono due penisole di Long Island che si specchiano l'una nell'altra: Da una parte East Egg, residenza dei vecchi ricchi che possono contare su una fortuna costruita nel tempo dagli antenati, dall'altra West Egg, territorio dei nuovi ricchi.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-T83kR0c8MY0/XN_BE_oprII/AAAAAAACYuI/wYfl2HLE9rg2kkOz3I9OYGqfGTuIeU2WwCLcBGAs/s1600/west%2Begg.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="East Egg West Egg Il Grande Gatsby" border="0" data-original-height="746" data-original-width="980" height="487" src="https://2.bp.blogspot.com/-T83kR0c8MY0/XN_BE_oprII/AAAAAAACYuI/wYfl2HLE9rg2kkOz3I9OYGqfGTuIeU2WwCLcBGAs/s640/west%2Begg.webp" title="" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Daisy, la bella Daisy che ha il suono delle monete nella voce, vive a East Egg con il marito e la figlia in una casa bellissima circondata da un parco infinito, affacciata sulla baia, sul pontile della villa brilla una luce verde.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È proprio di fronte alla casa di Daisy, di fronte a quella luce verde che brilla tutta la notte, che Jay Gatsby decide di andare ad abitare, non è di Long Island: è arrivato da poco ma fa di tutto per farsi notare organizzando feste sfarzose e infinite cui partecipa tutta la New York che conta. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il narratore, Nick Carraway, è anche lui arrivato da poco a new York e si stabilisce in una modesta casa confinante con quella di Gatsby, è un lontano cugino di Daisy e sarà proprio lui lo strumento che Gatsby utilizzerà per avvicinarsi a lei.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È importante visualizzare la geografia del luogo, visualizzare Gatsby in piedi davanti alla baia, le braccia tese nella notte in direzione della luce verde davanti a casa di Daisy</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"La sagoma di un gatto oscillò nella luce lunare, e voltando il capo per guardarlo mi accorsi che non ero solo: ad una ventina di passi una figura era sorta dall’ombra del palazzo del mio vicino fermandosi <b>in piedi, con le mani in tasca, a guardare i granelli argentei delle stelle</b>. Qualcosa nei movimenti </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">disinvolti e nella salda presa dei piedi sul prato mi fece capire che quello era il signor <b>Gatsby, uscito a verificare quale fosse la porzione del cielo locale che gli spettava</b>. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Decisi di chiamarlo. La signorina Baker lo aveva nominato a cena e questo sarebbe servito da presentazione. Ma non lo chiamai, perché d’un tratto egli diede una prova della sua soddisfazione nel sapersi solo: <b>tese stranamente le braccia verso l’acqua oscura e, per quanto fossi lontano da lui, avrei giurato che stava tremando</b>. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Senza volerlo diedi un’occhiata al mare e non distinsi <b>niente all’infuori di un’unica luce verde</b>, minuscola e lontana, che avrebbe potuto essere l’estremità di un molo."</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Jay Gastby non è nessuno, viene dal niente, dopo qualche anno trascorso al servizio di un magnate americano si ritrova, alla sua morte, gettato in strada come un cane, incontra Daisy a Chicago, la bella Daisy con il suono delle monete nella voce, il suo palazzo principesco, un sogno. Un sogno da cui si deve separare a causa della guerra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per cinque anni, dopo l'esperienza in guerra, Jay Gatsby lavorerà per raggiungere quel sogno, quel palazzo, quella voce.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Lassù, nel palazzo bianco, la figlia del re, la fanciulla dorata"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Con meticolosità infinita si costruisce, costruisce la propria ricchezza e il proprio passato, manipola la realtà per edificarsi a dio, un dio di cartapesta, venerato finché risplende, una favola della modernità con i suoi valori squilibrati e zoppi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Contemporaneamente ricostruisce il suo sogno, la fanciulla dorata nel castello diventa il simbolo di tutto il desiderio, le monete nella sua voce, la luce verde in fondo al pontile, sono oggetti fatati che portano a lei, Daisy viene trasfigurata i un ideale di felicità, coronamento del successo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Al suo arrivo a West Egg le voci si rincorrono sul suo conto: ha ucciso un uomo, era una spia dei tedeschi, ha studiato ad Oxford, è un contrabbandiere, a Jay non importa, che parlino pure se questo può contribuire a portarla da lui.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-d1sJS7Qe2dc/XN_pkNjCmtI/AAAAAAACYuU/2jrFXRTWfEgNFElW0jpKfTri32foJIjegCLcBGAs/s1600/gats1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="262" data-original-width="394" height="265" src="https://3.bp.blogspot.com/-d1sJS7Qe2dc/XN_pkNjCmtI/AAAAAAACYuU/2jrFXRTWfEgNFElW0jpKfTri32foJIjegCLcBGAs/s400/gats1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sua casa risplende di notte nelle luci delle feste come un faro segnalatore, è questione di tempo e lei verrà, come un ragno Gatsby si apposta ai bordi della sua ragnatela e attende la preda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E la preda, infine, giunge da lui</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Quando andai a salutare vidi che era ritornata sul viso di Gatsby l’espressione stupita, <b>come se gli fosse nato un lieve dubbio sull’entità della felicità presente</b>. Quasi cinque anni! Perfino in quel pomeriggio dovevano esserci stati <b>momenti in cui Daisy non era riuscita a stare all’altezza del sogno</b>, non per sua colpa, ma <b>a causa della vitalità colossale dell’illusione di lui che andava al di là di Daisy, di qualunque cosa</b>. Gatsby vi si era gettato con passione creatrice, continuando ad accrescerla, ornandola di ogni piuma vivace che il vento gli sospingesse a portata di mano. <b>Non c’è fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore</b>. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando lo fissai, si riprese visibilmente. Teneva fra le sue una mano di lei e, quando Daisy gli disse qualcosa all’orecchio, le si avvicinò in uno slancio di emozione. Credo che quella voce lo avvincesse col suo calore fluttuante e febbrile soprattutto perché non poteva superare il sogno: <b>quella voce era un canto immortale</b>. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi avevano dimenticato, ma Daisy alzò lo sguardo e tese la mano; Gatsby non mi riconobbe affatto. Li guardai ancora una volta e mi restituirono lo sguardo, remoti, dominati da una vita intensa."</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gatsby è a un passo dalla felicità, tende la mano, la afferra, è sua.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Gatsby ha vinto, ha reinventato la storia, sé stesso, ha riportato indietro il passato a quell'ultimo bacio e adesso tutto può ricominciare come se il tempo non fosse mai esistito.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-1nJN3qUJlRs/XN_pkD9YU1I/AAAAAAACYuY/yc6rfPV85Qk-8oKvIKOyGbSZIBfxViKvQCEwYBhgL/s1600/gats.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="600" height="287" src="https://4.bp.blogspot.com/-1nJN3qUJlRs/XN_pkD9YU1I/AAAAAAACYuY/yc6rfPV85Qk-8oKvIKOyGbSZIBfxViKvQCEwYBhgL/s400/gats.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Illuso!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tu non sei niente Jay Gatsby, sei una parentesi nella storia, una festa volgare, un tendone da circo che presto cambierà città.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tu non appartieni a questo mondo, non appartieni al mondo della principessa dorata: quello è il vero mondo, il tuo non è che una volgare parodia, è il riflesso sulla parete della caverna, la realtà è al di là di quella baia, stanca, annoiata, insensibile, imperfetta. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E la realtà ne ha avuto a sufficienza di te, dei tuoi completi kitsch, delle tue feste esagerate, della musica e delle luci.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Hanno giocato, si sono divertiti ma adesso basta, i giochi vengono riposti in soffitta, i domestici danno una spazzata alla bella casa sulla baia e riportano tutto in ordine in attesa del prossimo balocco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Alla fine ne escono tutti sconfitti, chi di più, chi di meno, nessuno vince davvero, resta un ultimo feroce ricordo: Jay Gatsby nella notte, con le braccia tese sulla baia verso la luce verde all'estremità del mondo di Daisy.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Eccolo il Nuovo Mondo davanti a noi, la vera tragedia americana, l'illusione di poter cambiare sé stessi e il proprio passato e venire invece ributtati insietro, come barche contro corrente.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-13661483385237678022019-05-16T22:58:00.000+02:002019-08-16T08:26:51.194+02:00Lessico Famigliare: madeleinettes del linguaggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-NZIM8IkFvoc/XKCXblMei8I/AAAAAAACWxc/i-RCMGABy8c26jE9ihdKvT0nHxKNbUHlwCLcBGAs/s400/IMG_20190323_140315-01.jpeg" width="400" /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lessico Famigliare di Natalia Levi Ginzburg nasce dall'urgenza di raccontare il vero.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La tessitrice di storie inventate si rese conto che in ogni sua opera di fantasia emergeva il lato biografico, emergeva involontariamente ma con prepotenza. C'era tutto un mondo di ricordi, di parole, di esclamazioni che chiedeva di essere raccontato e ascoltato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma chi lo avrebbe ascoltato?</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"C'erano allora due modi di scrivere, e uno era una semplice enumerazione di fatti, sulle tracce d'una realtà grigia, piovosa, avara, nello schermo d'un paesaggio disadorno e mortificato; l'altro era un mescolarsi ai fatti con violenza e con delirio di lagrime, di sospiri convulsi, di singhiozzi. nell'un caso e nell'altro, non si sceglievano più le parole; perché nell'un caso le parole si confondevano nel grigiore, e nell'altro si perdevano nei gemiti e nei singhiozzi. Ma l'errore comune era sempre credere che tutto si potesse trasformare in poesia e parole. Ne seguì un disgusto di poesia e parole, così forte che incluse anche la vera poesia e le vere parole, per cui alla fine ognuno tacque, impietrito di noia e di nausea."</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Natalia aveva una folla di parole, una folla di ricordi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel 1962 immagina di stendere un breve saggio dove enumerare o fissare nel tempo e sulla pagina le frasi della sua infanzia, queste frasi dovevano essere illustrate da brevi didascalie di vita familiare. Ma come ridurre a brevi vignette i ricordi di una vita?</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"sulla traccia di quelle frasi, parole e storie, m'era venuto l'impulso di ricercare e far rivivere sia l'atmosfera in cui venivano pronunciate, sia le persone che usavano pronunciarle: e cioè l'atmosfera di casa mia, e le figure dei miei genitori, dei miei fratelli, dei loro amici, e degli amici miei"</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quello che Natalia non desidera è parlare di sé, delle sue sensazioni infantili, di cosa lei ha provato o sentito. Non vuole che sia un romanzo intimista di memorie: <b>Natalia sarà solo occhi e orecchie che registrano</b>, non con fedeltà ovviamente, con amore, con partecipazione e senza giudizio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In tre mesi il breve saggio diventa un romanzo, un non-romanzo, un romanzo nuovo... indefinibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lessico famigliare è <b>un album di famiglia attraverso il linguaggio e intessuto con l'imperfetto</b>, questo tempo ricorsivo che evidenzia la continuità delle azioni, delle storie, il tempo di Proust, della ripetitività, degli usi. Il tempo della famiglia e dei ricordi, il tempo dei giochi dei bambini.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un velo di malinconia ricopre i ricordi, tanto più annebbiati quanto più vicini a lei, più legati alle sue vicende personali. Un velo malinconico per un tempo perduto che non potrà mai esser ritrovato: la guerra, la violenza, la debolezza lo hanno reso irrecuperabile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tuttavia lessico Famigliare non è un libro malinconico: è allegro, a tratti comico perché in ogni famiglia ci sono quegli eventi di allegria e comicità assoluti, perché la famiglia è il seno caldo e sussultante della nostra prima felicità, il rifugio sicuro della memoria quando il presente non è il futuro che avremmo desiderato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ci sono ricordi di travolgente comicità come il ricordo de "Il baco del calo del malo" o i modi burberi e contraddittori di papà Levi, o le mille imperfezioni di mamma Lidia che durante una perquisizione dei fascisti in casa si preoccupa di nascondere gli scontrini delle spese affinché il papà non ne venga a conoscenza</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Io ebbi da quegli agenti il permesso di andare a scuola; e mia madre, nel vano d'una porta, m'infilò dentro la cartella le buste dei suoi conti, perché <b>aveva paura che nel corso della perquisizione cadessero sotto gli occhi a mio padre</b>, e che lui la sgridasse perché spendeva troppo."</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oppure i ricordi delle discussioni tra mamma e papà Levi, veri protagonisti del libro, a proposito della politica in una conversazione che è tutta da ridere ed è tutta da amare:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">– Stupido! m'ha detto che son troppo di destra! <b>Mi trattava come se fossi una democristiana! </b>– Ma è vero che sei di destra! – diceva mio padre. – Hai paura del comunismo. Ti lasci metter su dalla Paola Carrara! – Non mi piacciono a me i comunisti, – diceva mia madre. – <b>Mi piacevano i socialisti, quelli d'una </b><b>volta</b>. Turati! Bissolati! <b>com'era carino Bissolati! </b>Ci andavo, la domenica, col mio papà! – Forse questo Saragat non è tanto male. Peccato che ha una faccia che non sa di niente! – diceva ancora mia madre, e mio padre tuonava: – Non dir sempiezzi! Non crederai mica che sia socialista Saragat! Saragat è di destra! Il socialismo vero è quello di Nenni, non quello di Saragat! – <b>Nenni non mi piace! Nenni è come se fosse comunista! dà sempre ragione a Togliatti! Io quel </b><b>Togliatti non lo posso soffrire!</b> – Perché sei di destra! – Io non sono né di destra, né di sinistra. Io sono per la pace! E usciva, col suo passo di nuovo giovane, ritmato, glorioso, i capelli ormai bianchi al vento, il cappello in mano. Si fermava sempre un po' a casa di Miranda, la mattina quando andava a ordinare la spesa, e il pomeriggio, quando andava al cinematografo. – Hai paura dei comunisti, – le diceva Miranda, – perché hai paura che ti levino via la serva. – <b>Certo se viene Stalin a tirarmi via la serva, lo ammazzo</b>, diceva mia madre. –</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non c'è una vera narrazione, la scansione temporale, la storia che scorre fuori e dentro le mura di casa Levi la ricostruiamo mettendo insieme i fragmenti dei ricordi con le nozioni di storia apprese a scuola: il nascondiglio di Turati a casa Levi, </span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"vecchio, grande come un orso e con la barba grigia tagliata in tondo" e la fuga in motoscafo aiutato da "due o tre uomini con l'impermeabile; io, di loro, conoscevo soltanto <b>Adriano</b> (Olivetti). (...) <b>Aveva occhi spaventati, risoluti e allegri; gli vidi</b>, due o tre volte nella vita, quegli occhi. Erano <b>gli occhi che aveva quando aiutava una persona a scappare, quando c'era un pericolo e qualcuno da portare in salvo</b>".</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quello sguardo di Adriano Olivetti cui Natalia deve la salvezza dei suoi cari e di sé stessa torna, come un leitmotiv, più volte nelle parole dell'autrice, anche l'ultima volta, nel momento del terrore, quando Leone era agli arresti a Roma</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Io ricorderò sempre, tutta la vita, il grande conforto che sentii nel vedermi davanti, quel mattino, la sua figura che mi era così familiare, che conoscevo dall'infanzia, dopo tante ore di solitudine e di paura, ore in cui avevo pensato ai miei che erano lontani, al Nord, e che non sapevo se avrei mai riveduto; e ricorderò sempre la sua schiena china a raccogliere, per le stanze, i nostri indumenti sparsi, le scarpe dei bambini, con gesti di bontà umile, pietosa e paziente. E aveva, quando scappammo da quella casa, <b>il </b><b>viso di quella volta che era venuto da noi a prendere Turati, il viso trafelato, spaventato e felice di </b><b>quando portava in salvo qualcuno</b>."</span></blockquote>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-SfaKJ0_mwO4/XKCe6udDevI/AAAAAAACWxo/jP6vchnDcbAesdjKgEedXKmIgAvAC1pEQCLcBGAs/s1600/adriano%2Bolivetti.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="224" data-original-width="224" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-SfaKJ0_mwO4/XKCe6udDevI/AAAAAAACWxo/jP6vchnDcbAesdjKgEedXKmIgAvAC1pEQCLcBGAs/s320/adriano%2Bolivetti.jpeg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Adriano Olivetti</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'arresto di Einaudi e Pavese e l'orgoglio di mamma e papà Levi di sapere loro figlio Alberto in carcere insieme a persone tanto da bene.</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">– <b>L'han messo dentro con quelli della «Cultura»!</b> Lui che legge soltanto «Le Grandi Firme»! – diceva mio padre. – Doveva dare l'esame di biologia comparata! Adesso non lo darà mai più. Non si laurea più! – diceva a mia madre nella notte.</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E ancora la fuga di Mario, gettatosi in acqua per sfuggire alle guardie di dogana mentre trasportava volantini antifascisti</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mia madre, ogni momento, giungeva le mani e diceva, tra felice, ammirata e spaventata: ⁃ <b>In acqua, col paltò!</b></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È di una dolcezza disarmante, quella dolcezza che porta immediatamente il sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Natalia non si sforza mai di far capire al suo lettore di chi sta parlando: nomi e cognomi compaiono solo se strettamente necessari come nel caso degli Olivetti o di Pavese ma non sono necessari, non vuole ostentare le sue conoscenze, non vuole apparire come quella che è nata e cresciuta al centro della vita culturale torinese: Einaudi non è mai citato se non come "l'editore", non dice che suo padre era il professore che avviò la Levi Montalcini, Dulbecco e Luria sulla strada del Nobel, non dice chi è quella Margherita da cui dovrebbe andare il padre a chiedere intercessione per la liberazione del figlio Alberto</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-bUi9tPuUVkE/XVZMlxrhfHI/AAAAAAACbDM/sy4FCwDRC_4dDzy-X3KnqmXzM4HB0eqAACLcBGAs/s1600/Margherita_Sarfatti.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="305" data-original-width="220" src="https://1.bp.blogspot.com/-bUi9tPuUVkE/XVZMlxrhfHI/AAAAAAACbDM/sy4FCwDRC_4dDzy-X3KnqmXzM4HB0eqAACLcBGAs/s1600/Margherita_Sarfatti.jpg" /></a><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Mio padre però, Margherita non voleva sentirla nominare. - "<b>Figurati se vado da Margherita!</b> Non ci vado! Non mi sogno neanche! - Questa Margherita aveva scritto, anni prima, una biografia di Mussolini; e a mio pare il fatto che ci fosse, tra le sue cugine, una biografa di Mussolini, sembrava inaudito."</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quella Margherita è la Sarfatti, nata Grassini e cugina di papà Levi, giornalista, socialista, scrittrice, critica d'arte, direttrice, insieme ad Anna Kuliscioff, della rivista "La difesa delle lavoratrici", biografa e amante di Mussolini, di qui la ritrosia di papà Levi a chiederle un favore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un altro personaggio misterioso viene evocato verso la fine del libro, mi sono incaponita a voler scoprire la sua identità:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Dai Balbo in pianta stabile c'eran sempre tre suoi
amici: uno piccolo coi baffetti, uno alto che rassomigliava un poco, nel viso, a Gramsci, e un altro
roseo e ricciuto, che sorrideva sempre. Quello che sorrideva sempre, venne poi a lavorare nella casa
editrice, ebbe l'incarico di occuparsi della collana scientifica: e sembrava una cosa ben strana, non
risultando che lui si fosse mai occupato di alcuna forma di scienza; ma evidentemente riusciva ad
occuparsene bene, perché conservò per anni quel posto, e anzi divenne poi il direttore di quella collana,
sempre con quel suo sorriso mite, disarmato, triste, sempre spalancando le braccia e affermando di non
sapere nulla di scienza; infine se ne andò e mise su una casa editrice di libri scientifici per conto suo."</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È Paolo Boringhieri, cui Einaudi, <span style="background-color: white; color: #222222;">per far fronte a una crisi finanziaria, propose di acquistare l'ESE, la </span>Edizioni Scientifiche Einaudi.</span></div>
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Cafi, amico del fratello Mario a Parigi è in realtà il saggista Andrea Caffi, l'attore Suess Aja Cawa è in realtà Sessue Hayakawa de Il ponte sul fiume Kwai, per questi storpiamenti la Ginzburg fu rimproverata in quanto non sufficientemente aderente alla realtà storica. </span></span><br />
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma cosa importa?!</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cosa importa se i loro nomi non sono corretti? Quelli sono nomi della memoria, non della storiografia. Come quando da piccoli anche noi si cantava "O wendesenst" invece di "Oh when the Saints": tutti i personaggi che compaiono nel libro compaiono solo in quanto legati a quel lessico famigliare che fa da filo conduttore e lessico famigliare è anche un nome storpiato o incompleto o mai pronunciato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-4cfRW3hs9vY/XKCfI-n386I/AAAAAAACWxs/j_rS6oTK2FYCb-AclpE2MzCeZSwR5uNAgCLcBGAs/s1600/Lessico%2Bfamigliare%2B-%2BCesare%2BPavese%252C%2BLeone%2BGinzburg%252C%2BFranco%2BAntonielli%2Be%2BAugusto%2BFrassinelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="275" data-original-width="400" height="275" src="https://1.bp.blogspot.com/-4cfRW3hs9vY/XKCfI-n386I/AAAAAAACWxs/j_rS6oTK2FYCb-AclpE2MzCeZSwR5uNAgCLcBGAs/s400/Lessico%2Bfamigliare%2B-%2BCesare%2BPavese%252C%2BLeone%2BGinzburg%252C%2BFranco%2BAntonielli%2Be%2BAugusto%2BFrassinelli.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pavese, Ginzburg, Antonicelli e Frassinelli a San Grato di Sordevolo, Biella</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lessico famigliare sono i ricordi legati a Cesare Pavese che</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"A mezzanotte agguantava dall'attaccapanni la sua sciarpa, se la buttava svelto intorno al collo;
e agguantava il paltò. Se ne andava giù per il corso Francia, alto, pallido, col bavero alzato, la pipa
spenta fra i denti bianchi e robusti, il passo lungo e rapido, la spalla scontrosa."</span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Pavese, quella primavera, era solito arrivare da noi mangiando ciliege. Amava le prime ciliege, quelle
ancora piccole e acquose, che avevano, lui diceva, «sapore di cielo». Lo vedevamo dalla finestra
apparire in fondo alla strada, alto, col suo passo rapido; mangiava ciliege e scagliava i nòccioli contro i
muri con un tiro secco e fulmineo. La sconfitta della Francia, per me, rimase legata per sempre a quelle
sue ciliege, che arrivando ci faceva assaggiare, traendole a una a una di tasca con la mano parsimoniosa
e scontrosa." </span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A Cesare pavese sono legate pagine struggenti e intense tessute con quell'affetto che mai si palesa nel parlare, invece, del marito Leone. Non perché amasse Pavese più di suo marito ma per quel senso di sconfinato pudore con cui Natalia ha voluto circondare e proteggere le sue mozioni e, forse, per il rimpianto di non averlo potuto salvare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lessico famigliare sono fotografie di espressioni care, istantanee rubate quando il soggetto non guarda e che restano sul comodino della memoria a farci compagnia, prive di un vero ordine temporale se non quello che il ricordo affida loro, prive di esattezza, prive della data scritta sul retro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Là dove l'autore colto aggiunge e raffina ed espande, Natalia ha limato, sottratto, celato consegnandoci un flusso di memoria ininterrotto e circolare come il grembo materno dal quale tutti deriviamo.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-79498560779552320452019-05-12T22:18:00.000+02:002019-05-12T22:20:33.984+02:00Tra le pagine di Borges il finale di Game of Thrones?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-qQy2b1NB6XQ/XNfpSAnX0TI/AAAAAAACYrE/TWAeXLS8jPIaoLkB5yiydhaEFykjXtZwwCLcBGAs/s1600/IMG_20190512_111205-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Jon è Azor Ahai e ce lo dice Borges" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-qQy2b1NB6XQ/XNfpSAnX0TI/AAAAAAACYrE/TWAeXLS8jPIaoLkB5yiydhaEFykjXtZwwCLcBGAs/s400/IMG_20190512_111205-01.jpeg" title="" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Teorie, teorie ovunque.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dopo i primi quattro episodi dell'ottava stagione sto disperatamente cercando un senso allo scempio: a ogni episodio mi dico "Beh! non è male!" ma poi ripasso scena per scena e ritrovo il nulla cosmico e tutto il dramma degli estranei e la paura per la lunga notte vengono liquidati con le parole di Davos a Tyrion sul dio della luce: "Facciamo il suo gioco, combattiamo le sue battaglie e vinciamo e poi...He fucks off, sparisce". Come a dire che non ci saranno spiegoni: non ne sono capaci.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
<div style="text-align: justify;">
Quindi, nell’eterna attesa che Giorgione Martin dia alle stampe il sesto libro delle Cronache cerco di darmelo io lo spiegone: provo a dare un senso a quanto ho visto ricercandolo nei temi assoluti perché nella serie TV davvero uno scopo sembra non esserci più, così come non c'è più trama, non c'è più storia, non ci sono più dialoghi e tutto sembra ricalcare lo scempio di Dorne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per chi è di fretta metto subito la teoria così non sarà obbligato a leggersi tutto il post, chi è curioso di sapere come ci sono arrivata può procedere con calma, magari sorseggiando un caffè.</div>
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<br /></div>
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<b style="background-color: yellow;">TEORIA:</b></div>
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<span style="background-color: yellow;">Arya Stark non ha eliminato il vero cattivone della saga ma solo il suo strumento, Bran è il vero cattivone: questa storia dell'immortalità e della conoscenza universale lo devasta e vuole porvi fine a qualunque costo, per questo ha creato gli Estranei, per ucciderlo o eventualmente uccidere tutto il genere umano compreso Bran o solo Westeros. La missione di Jon non si è ancora compiuta: sarà lui a uccidere Bran. Jon è Azor Ahai, evviva evviva.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: yellow;">Dimenticavo!</span></div>
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<span style="background-color: yellow;">Sul trono di spade non siederà nessuno perché verrà distrutto.</span></div>
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<span style="background-color: yellow;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-vLOt1EhchJk/XNcKwqnHYiI/AAAAAAACYdE/0Wq1dQyX9ZYK3gYTMRgW4DNw_6S_D60pwCLcBGAs/s1600/nk.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-vLOt1EhchJk/XNcKwqnHYiI/AAAAAAACYdE/0Wq1dQyX9ZYK3gYTMRgW4DNw_6S_D60pwCLcBGAs/s320/nk.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se avete qualche minuto da dedicare alla spiegazione continuate a leggere.</div>
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<br /></div>
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Il caso vuole che abbia appena terminato la lettura dell'Aleph di Borges, uno dei più grandi scrittori di letteratura fantastica e, per una fan delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, vi si trovano passi che è difficile non ricondurre all'amata saga perciò mi è venuto in mente che, magari, gli sceneggiatori possano aver preso spunto da Borges per la fine della serie televisiva.</div>
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<br /></div>
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Follia? Probabilmente ma ognuno ha la propria.</div>
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<br /></div>
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Procediamo per gradi: di cosa tratta "<b>L'Aleph</b>"<b> di Borges</b>?</div>
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Ci ritornerò probabilmente in un diverso post per riservare al magnifico autore argentino l'onore e lo spazio che si merita, però accenno qui di seguito alcuni temi che possono trovare echi nella saga di Martin.</div>
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Tre sono i temi principali che si possono riflettere nell’opera di Martin: <b>il peso dell’immortalità, l'oppressione che suscita l’infinita conoscenza e il tema della morte come restituzione a sé stessi o all’infinito</b>.</div>
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<br /></div>
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La mia tesi non credo avrà spazio nella serie ma potrebbe disperatamente giustificare quanto accaduto nella 8x3, nell’episodio La lunga notte, ovvero <b>che gli Estranei siano creature del corvo a tre occhi il cui scopo è quello di chiamarli a ucciderlo e porre fine alla sua esistenza e al fardello della conoscenza universale, per restituirgli la sua umanità nella morte</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per Borges è proprio la consapevolezza della propria mortalità che ci rende umani e fa di ogni momento, di ogni azione, qualcosa di importante. L’immortalità è una condanna, è la fine dell’umanità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ripeto: parlo solo della serie TV in questo caso poiché nei libri Corvo Brynden è ancora vivo e vegeto e sta trasmettendo a Bran la sua conoscenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando Bran arriva nella caverna dei Figli della Foresta oltre la barriera incontra il Corvo a tre occhi e questi lo inizia ai misteri dei veggenti verdi e lo guida nel passato (in una determinata direzione nel passato). Sappiamo che il Corvo è Brynden Rivers, figlio bastardo di re Aegon IV, già Primo Cavaliere di re Aerys I, mandato poi alla Barriera per l’uccisione di Aenys Blackfyre, ma non sappiamo se Brynden sia stato il primo corvo o se ce ne siano stati altri prima di lui.</div>
<div style="text-align: justify;">
Propendo per la seconda ipotesi: <b>Brynden Rivers</b> arriva alla Barriera nel 233 dopo la Conquista, nel 252 scompare e quando Bran arriva all’albero diga sono trascorsi almeno 48 anni (considerando che le nozze di Joffrey avvengono nel 300 d.C), in qualche modo intrappolato tra le radici dell’albero diga è <b>condannato a vivere in eterno con tutta la conoscenza del mondo che letteralmente lo attraversa, sempre e contemporaneamente</b> come la visione dell’Aleph di Borges.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Narra Borges:</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
“<b>Ogni cosa</b> (il cristallo dello specchio, ad esempio) <b>era infinite cose, poiché io la vedevo distintamente da tutti i punti dell’universo</b>. Vidi il popoloso mare, vidi l’alba e la sera, vidi le moltitudini d’America, vidi <b>un’argentea ragnatela al centro d’una nera piramide</b>, vidi un labirinto spezzato (era Londra), vidi infiniti occhi vicini che si fissavano in me come in uno specchio, vidi tutti gli specchi del pianeta e nessuno mi rifletté, (…) vidi convessi deserti equatoriali e ciascuno dei loro granelli di sabbia, <b>vidi ad Inverness una donna che non dimenticherò</b>, vidi la violenta chioma, l’altero corpo, vidi un tumore nel petto, (…) vidi tutte le formiche che esistono sulla terra, <b>vidi un astrolabio persiano</b>, vidi un cassetto della scrivania (..) vidi la circolazione del mio oscuro sangue, vidi il meccanismo dell’amore e la modificazione della morte, vidi l’Aleph, da tutti i punti, vidi nell’Aleph la terra e nella terra di nuovo l’Aleph e nell’Aleph la terra, vidi il mio volto e le mie viscere, vidi il tuo volto, e provai vertigini e piansi, poiché i miei occhi avevano visto l’oggetto segreto e supposto, il cui nome usurpano gli uomini, ma che nessun uomo ha contemplato: l’inconcepibile universo.</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Beh, non so a voi ma a me questo passo ha ricordato tantissimo la visione che ha Bran quando viene portato in salvo da Meera, quella del "Burn them all!" insomma, l'Aleph provoca la stessa visione nel protagonista di Borges, una visione di tutto contemporaneamente, magnifica e terrificante allo stesso tempo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/kj55XNXJztY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/kj55XNXJztY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Spiega lord Brynden a Bran:</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
“Il tempo è differente per un albero che per un uomo. Sole, terra e acqua: sono queste le cose che un albero-diga capisce, non giorni, anni e secoli. Per gli uomini, il tempo è un fiume. <b>Siamo intrappolati nel suo flusso, corriamo dal passato al presente</b>, sempre nella stessa direzione. <b>La vita degli alberi è differente</b>. Loro attecchiscono, <b>crescono e muoiono in un solo posto e il fiume del tempo non li smuove</b>. <b>La quercia è la ghianda, la ghianda è la quercia</b>. E l’albero-diga… <b>mille anni umani per un albero-diga sono un attimo</b>, e da queste porte tu e io possiamo scrutare nel passato.»” (...) “<b>Un albero-diga vivrà per sempre</b>, se lasciato indisturbato. Per loro le stagioni trascorrono in un battito d’ali di falena, passato, presente e futuro sono una cosa sola. E la tua vista non sarà limitata al tuo parco degli dèi. I cantori hanno scolpito degli occhi nei loro alberi del cuore per risvegliarli, e sono quelli i primi occhi che un nuovo essere verde impara a usare… Col tempo, però, vedrai ben al di là degli alberi stessi.”</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Le visioni del protagonista Borges continueranno ad ossessionarlo per giorni fino alla distruzione dell'Aleph.</div>
<div style="text-align: justify;">
Corvo Brynden ce l'ha fatta a sfuggire alla condanna assicurandosi prima di avere un successore e <b>lo stesso Bran desidererà porre fine alla sua vita e questo è il messaggio che passa al Night King</b>: lo attrae a Winterfell e si mette in bella mostra allo scoperto nel parco degli dèi, <b>quando il Night King arriva gli ordina di ucciderlo</b> guardandolo prima in faccia e poi indugiando con lo sguardo sulla sua spada. Il Night King riceve il messaggio sorpreso e fa per obbedire quando arriva Arya e manda all'aria i piani del fratello.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/UuKqvE5Db2c/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/UuKqvE5Db2c?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rimane un paradosso non chiarito (uno dei tanti): nell'episodio 8x2 viene spiegato che il Night King vuole la fine dell'umanità e per ottenerla vuole iniziare proprio con l'uccidere Bran che della storia dell'umanità è il custode. <b>Dietro la volontà del Night King ci sarebbe Bran e il NK non sarebbe altro che uno strumento</b>, questo farebbe di <b>Bran il vero villain della storia</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Di qui le teorie che si inseguono da anni sulla probabile identità Bran-NK: in una linea temporale parallela <b>Bran-Corvo</b>, per sfuggire alla condanna della conoscenza e dell'immortalità, <b>sarebbe tornato indietro nel tempo, sempre più indietro per creare il Night King che nel futuro lo avrebbe ucciso</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Può essere Bran diventato così malvagio?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Sì e il perché lo troviamo di nuovo nelle pagine di Borges</b>.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ne "<b>La scrittura del dio</b>", uno dei racconti contenuti nella raccolta "L'Aleph", il protagonista Tzinacan riesce a decifrare la sentenza magica che dio avrebbe scritto nel primo giorno della creazione per scongiurare i mali che sarebbero accaduti alla fine dei tempi: una sentenza di quattordici parole, quaranta sillabe.</div>
<div style="text-align: justify;">
Decifrata la magica sentenza Tzinacan si rifiuta di pronunciarla</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
"È una formula di quattordici parole casuali (che sembrano casuali) e <b>mi basterebbe pronunciarla ad alta voce per essere onnipotente</b>. Mi basterebbe dirla per abolire questo carcere di pietra, perché il giorno invadesse la mia notte, per essere giovane e immortale, perché il giaguaro lacerasse Alvarado, per affondare il santo coltello in petti spagnoli, per ricostruire la piramide e l’impero. Quaranta sillabe; quattordici parole, e <b>io, Tzinacàn, governerei le terre governate da Moctezuma</b>. <b>Ma so che mai dirò quelle parole, perché non mi ricordo più di Tzinacàn. Muoia con me il mistero</b> che è scritto nelle tigri. <b>Chi ha scorto l’universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell’uomo è lui. Quell’uomo è stato lui e ora non gl’importa più. Non gl’importa la sorte di quell’altro, non gl’importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno</b>. Per questo non pronuncio la formula, per questo lascio che i giorni mi dimentichino, sdraiato nelle tenebre."</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Chi ha la conoscenza di tutto e l'immortalità non ha più interesse nella vita, né nella sua né in quella degli altri, tutto gli diventa indifferente: sé stesso, i propri amici e familiari, la stessa umanità perde valore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>colloquio che Bran ha con Tyrion</b> durante il banchetto che segue la vittoria della lunga notte Bran lo conferma: </div>
<div style="text-align: justify;">
"Bran: non voglio più nulla, oramai</div>
<div style="text-align: justify;">
Tyrion: Ti invidio</div>
<div style="text-align: justify;">
Bran: Non dovresti invidiarmi"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Borges</b> ci ricorda inoltre ne L'Immortale" che <b>il fine ultimo di chi ha guadagnato la vita eterna è quello di perderla</b> e per questo il protagonista del racconto si mette alla ricerca della fonte che lo libererà dall'immortalità</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
"Esiste un fiume le cui acque danno l'immortalità; in qualche regione vi sarà un altro fiume, le cui acque la tolgono. il numero dei fiumi non è infinito; un viaggiatore immortale che percorra il mondo finirà, un giorno, con l'aver bevuto da tutti. Ci proponemmo di scoprire quel fiume. (...) Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del causale. Tra gl'Immortali, invece, ogni atto (e ogni pensiero) è l'eco d'altri che nel passato lo precedettero, senza principio visibile, o il fedele presagio di altri che nel futuro lo ripeteranno fino alla vertigine. Non c'è cosa che non sia come perduta tra infaticabili specchi. Nulla può accadere una sola volta, nulla è preziosamente precario."</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Nulla è preziosamente precario, nemmeno la vita dei propri cari, nemmeno l'umanità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ecco perché Bran deve essere ucciso</b>: perché <b>in ogni momento di questa linea temporale Bran potrebbe di nuovo viaggiare nel passato e ricreare un nemico</b> che alla fine ponga fine al Bran nel futuro senza preoccuparsi di risparmiare il resto dell'umanità. <b>Il desiderio che ha Bran di morire è talmente grande da offuscare qualunque altro sentimento</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto <b>sorridano i fan di Jon Snow!!!</b> Sorridano tutti quelli che hanno gridato allo scandalo quando hanno visto Arya uccidere il NK, sorridano coloro che sono stati presi da attacchi di panico al pensiero che Arya Stark potesse essere Azor Ahai, il guerriero destinato a salvare l'umanità:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Arya Stark non è Azor Ahai</b>, non ha eliminato il vero nemico dell'umanità, solo il suo strumento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questo momento <b>è rimasto un personaggio che ha una missione da compiere</b>, anche se non sa quale perché ovviamente lui non sa mai niente, un personaggio riportato in vita dal signore della luce per uno scopo che ancora non ci è stato chiarito: <b>Jon Snow</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché Bran non abbia semplicemente chiesto a qualcuno che passava lì a Grande Inverno di ucciderlo non è chiaro... forse semplicemente Bran non può essere ucciso da un essere umano vivente, ecco perché ha creato gli Estranei ed ecco perché solo Jon (che è morto, lo ricordiamo) può ucciderlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Teoria più, teoria meno... ormai quasi tutto ha senso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ok! </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma <b>alla fine chi siederà sul trono di spade</b>?</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Nessuno</b>. Anche questo potrebbe dircelo Borges, nel "Deutsches Requiem":</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
"Molte cose bisogna distruggere, per edificare il nuovo ordine (...) Che il cielo esista anche se il nostro luogo è l'inferno"</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Il trono deve essere distrutto per costruire un nuovo mondo, le convenzioni devono essere sovvertite. Il raggiungimento di questo scopo richiederà sacrifici.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di qui la definizione che Martin stesso diede del finale delle Cronache: un finale agrodolce.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto è anche possibile che il primo tentativo di uccidere Bran con la daga sia stato organizzato addirittura dallo stesso Bran, un Bran un po' impacciato, un po' Willie il Coyote che negli anni le ha tentate tutte per togliersi la vita... ma questa è un'altra storia.</div>
</span>Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-85768200456095028542019-05-07T06:28:00.000+02:002019-05-07T06:28:28.492+02:00Opere antiche, pregevoli e curiose presso la biblioteca Federiciana di Fano<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Martedì 23 aprile, senza nemmeno ricordare che fosse la giornata mondiale del Libro, mi sono ritagliata un'oretta di tempo per visitare la mostra temporanea allestita presso la Biblioteca Federiciana di Fano dal titolo "Dal Manoscritto all'e-book" dal curatore Michele Tagliabracci.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La mostra si inserisce in un percorso che ha coinvolto le scuole della città per mostrare agli studenti l'evoluzione della scrittura dalle testimonianze più antiche come le tavolette cerate romane alle più moderne come l'e-book.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Conclusosi il percorso di laboratori con le scuole è rimasta aperta per qualche tempo la mostra dei testi antichi del fondo Federici nella Sala dei Globi della biblioteca cittadina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-80clBugqtcQ/XMDAKANK-fI/AAAAAAACYDY/tZWrGmWNwzQTBcO3VrUFsRgHJT6_6Hm6ACLcBGAs/s1600/IMG_20190423_162251-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-80clBugqtcQ/XMDAKANK-fI/AAAAAAACYDY/tZWrGmWNwzQTBcO3VrUFsRgHJT6_6Hm6ACLcBGAs/s320/IMG_20190423_162251-01.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Documento amministrativo</span> <br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">dell'Asia centrale del XVII secolo</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'esposizione si apre con un <b>rotolo di carta riportante un documento amministrativo dell'Asia centrale del XVII secolo</b> (Coll. Sex. Mss. Cassettiera E). Si tratta di un rotolo abbastanza recente che ci ricorda però che questa fu la prima forma per il libro: il rotolo di papiro fu introdotto nell'uso dagli Egizî e adottato in seguito dai Greci e dai Romani. I rotoli erano composti di più strisce di papiro incollate insieme: a formare un unico foglio più o meno lungo, avvolto intorno a un cilindro di legno, erano scritti in colonna da una sola parte, quella cioè interna, e portavano all'estremità inferiore una piccola striscia di papiro col titolo dell'opera perché lo si potesse conoscere a rotolo avvolto e chiuso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Accanto a questo rotolo un atto notarile del XIV secolo in pergamena (pelle animale variamente conciata, detta anche cartapecora) probabilmente riutilizzata come coperta di un libro per proteggere il testo. Interessante la presenza, accanto a questa pergamena esposta di una noce di galla, un'escrescenza della quercia provocata dalla puntura di un insetto che vi deponeva le uova il cui interno, ricco di tannini e acido gallico, mescolato con adeguati ingredienti, veniva utilizzato come inchiostro dal colore bruno.</span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-knHtfoxLKBw/XMDAX9rgEbI/AAAAAAACYDc/kgxMLzseMTI7M_ZkRtk49y9PTKEsOyhwQCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_162401-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-knHtfoxLKBw/XMDAX9rgEbI/AAAAAAACYDc/kgxMLzseMTI7M_ZkRtk49y9PTKEsOyhwQCLcBGAs/s400/IMG_20190423_162401-01.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">atto notarile del XIV secolo in pergamena</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Cattura lo sguardo un <b>Salterio Romano del secolo XV</b> preziosamente miniato con abbondanza di oro e blu (Coll. Ms. Federici, 39) la cui legatura possiede ancora le bindelle (chiusure) funzionanti e decorazioni a secco e i oro.</span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-VpXvBRmB4Us/XMDAy33knrI/AAAAAAACYD0/tQ56RspGk_0lTFB6FfQhoNGGWpbB5QUmgCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_163837-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1197" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-VpXvBRmB4Us/XMDAy33knrI/AAAAAAACYD0/tQ56RspGk_0lTFB6FfQhoNGGWpbB5QUmgCLcBGAs/s320/IMG_20190423_163837-01.jpg" width="239" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small; text-align: justify;">Salterio Romano del secolo XV</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-uzAPa1u1O_M/XMDAx0b5GlI/AAAAAAACYDs/jOJYL8dxD5IDyFdVAXp9XXBZPKruvJ73gCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_163643-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1264" data-original-width="1600" height="315" src="https://3.bp.blogspot.com/-uzAPa1u1O_M/XMDAx0b5GlI/AAAAAAACYDs/jOJYL8dxD5IDyFdVAXp9XXBZPKruvJ73gCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_163643-01.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-XbAoBLfyDVY/XMDAx0_idYI/AAAAAAACYDo/DZjbbre47OceKDoImw-3-GudiYv4YEezQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_163807-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1343" data-original-width="1600" height="335" src="https://2.bp.blogspot.com/-XbAoBLfyDVY/XMDAx0_idYI/AAAAAAACYDo/DZjbbre47OceKDoImw-3-GudiYv4YEezQCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_163807-01.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-MG1Bx4a6S-Y/XMDAyD8Xy5I/AAAAAAACYDw/1K03znOwlTUaz8lJZLGkLxi-BZNZAPzwwCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_163818-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-MG1Bx4a6S-Y/XMDAyD8Xy5I/AAAAAAACYDw/1K03znOwlTUaz8lJZLGkLxi-BZNZAPzwwCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_163818-01.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ancora più affascinante un libro di Cabala di Crisostomo da Capranica, De ineffabili Dei nomine Tetragrammaton (1623?) in possesso del Federici perché questo abate fanese possedeva la "patente di lettura" ovvero l'autorizzazione papale a possedere e leggere opere messe all'indice. Il manoscritto, preziosamente miniato, è chiuso con bindelle di tessuto rosse e gialle ricostruite grazie a frammenti trovati nella legatura decorata a secco e in oro.</span> </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-A30qASERjLA/XMDBF8n4D3I/AAAAAAACYEE/Zlt89KWNWMErOytn5YH-iw9DC8e7uI5gwCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_163956-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1454" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-A30qASERjLA/XMDBF8n4D3I/AAAAAAACYEE/Zlt89KWNWMErOytn5YH-iw9DC8e7uI5gwCLcBGAs/s400/IMG_20190423_163956-01.jpg" width="362" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Cabala di Crisostomo da Capranica</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-WMANEgyNVGA/XMDBGIqgHQI/AAAAAAACYEU/IF1skrDrwUU6JVDgmwjkdPRfNG4vHBbGQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_163859-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1273" data-original-width="1600" height="317" src="https://4.bp.blogspot.com/-WMANEgyNVGA/XMDBGIqgHQI/AAAAAAACYEU/IF1skrDrwUU6JVDgmwjkdPRfNG4vHBbGQCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_163859-01.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-PVXx_Q-2nmE/XMDBF-odOQI/AAAAAAACYEY/U1aAYOMoV94nqHvqSFPflMqLjssys89CACEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_163847-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1245" data-original-width="1600" height="311" src="https://2.bp.blogspot.com/-PVXx_Q-2nmE/XMDBF-odOQI/AAAAAAACYEY/U1aAYOMoV94nqHvqSFPflMqLjssys89CACEwYBhgL/s400/IMG_20190423_163847-01.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Splendidamente conservata nel fondo Federici è un incunabolo delle Cronache di Norimberga (Liber Chronicarum Norimberga: Anton Koberger del 1493, Coll. Cassaforte B).</span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-pTLss0WzUds/XMDCSwxX83I/AAAAAAACYEg/DtWO9irVT2gUgqXwrinvDzj4yaHr-n2DwCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_162846-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-pTLss0WzUds/XMDCSwxX83I/AAAAAAACYEg/DtWO9irVT2gUgqXwrinvDzj4yaHr-n2DwCLcBGAs/s320/IMG_20190423_162846-01.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Cronache di Norimberga</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La Cronaca di Norimberga è un'opera compilatoria di Hartmann Schedel, scritta in lingua latina proprio nel 1493, dunque la Bibioteca di Fano possiede, grazie ai saggi acquisti del suo fondatore Federici, una delle prime versioni a stampa a caratteri mobili di questa opera. Si tratta di una storia illustrata del mondo secondo la narrazione biblica; il libro contiene inoltre la storia di molte delle grandi città dell'Occidente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Incunabolo viene definito il libro stampato a caratteri mobili dalla metà del XV secolo fino al 1500 compreso e riproduceva fedelmente l'opera manoscritta ovvero non presenta frontespizio ma presenta come prima pagina direttamente il testo. In altri casi il testo è preceduto da una formula che contiene il nome dell'autore dell'opera e un titolo nell'incipit o nell'explicit. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I primi libri realizzati con i caratteri mobili tendevano a imitare l'aspetto esteriore dei libri manoscritti. Gli stessi caratteri adottati imitano quelli dei manoscritti; la numerazione delle pagine è spesso assente e l'ordine delle pagine è assicurato da richiami alla fine di ogni pagina, posti a destra in basso.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ag-g8RSwfpM/XMDCSzPTxmI/AAAAAAACYEk/0nZ8XukqPKMgHlH3mbQPgpYaljkTlj6bQCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_162722.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-ag-g8RSwfpM/XMDCSzPTxmI/AAAAAAACYEk/0nZ8XukqPKMgHlH3mbQPgpYaljkTlj6bQCLcBGAs/s320/IMG_20190423_162722.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I primi incunaboli erano spesso indistinguibili dai manoscritti e ne riproducevano non solo la forma e l'organizzazione di pagina ma anche i caratteri della scrittura egli amanuensi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questo modo, poiché oltretutto il prezzo degli incunaboli non era molto inferiore a quello dei manoscritti, il pubblico continuò a preferire i libri manoscritti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In seguito gli stampatori definirono dei canoni specifici per i libri a stampa ovvero il frontespizio con il titolo e l'autore dell'opera e un tipo di scrittura dedicato: la minuscola corsiva.</span></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-2JiWBIKVIAQ/XMDCUAI2pTI/AAAAAAACYEs/0x3QR8s1UWkEUlnQ8g8lZad26dvyAF_VACLcBGAs/s1600/IMG_20190423_162936-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-2JiWBIKVIAQ/XMDCUAI2pTI/AAAAAAACYEs/0x3QR8s1UWkEUlnQ8g8lZad26dvyAF_VACLcBGAs/s640/IMG_20190423_162936-01.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Cronache di Norimberga, rappresentazione acquarellata della Germania del Nord</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il più famoso disegnatore di caratteri per la stampa fu Francesco Griffo o Griffi (1450 - 1519), considerato l'inventore del corsivo tipografico commissionato dallo stampatore veneziano Aldo Manuzio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Griffi era figlio di un orefice, </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">iniziò l'attività di incisore a Bologna, s</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">i trasferì poi a Venezia e</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> dal 1494 lavorò per Aldo Manuzio, uno dei più importanti stampatori veneziani: per lui disegnò almeno sei serie di caratteri tondi, eleganti e armoniosi, q</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">ualche anno più tardi Griffi disegnò <b>il primo corsivo</b>, un vero stile tipografico: Griffi riuscì ad imitare un tipo di scrittura, la scrittura corsiva, usata dalla cancelleria papale e dagli umanisti dell'epoca. Tale calligrafia era contraddistinta da una lieve inclinazione verso destra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sua compattezza permise la riduzione del formato dei libri: Aldo Manuzio riuscì a stampare volumi "in ottavo", cioè in un formato molto ridotto rispetto ai grandi e maestosi volumi "in folio" (cioè un foglio piegato in due, ossia quattro pagine) o a quelli "in quarto" (cioè di otto pagine). Manuzio lo chiamò enchiridion, maneggevole, leggero e facilmente trasportabile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il primo tascabile della storia insomma.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nello stesso 1501 Aldo Manuzio ottenne dal governo veneziano il monopolio dell'utilizzo del corsivo, e l'anno successivo anche la sua estensione all'uso di tutti i caratteri disegnati dal Griffi. Probabilmente Griffi non fu entusiasta di questa appropriazione e lasciò Venezia per recarsi proprio a Fano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Negli anni successivi Griffi fu al servizio di Gershom Soncino (stampatore ebreo attivo a Fano tra il 1502 e il 1507), poi rientrò a Bologna, dove intraprese l'attività di stampatore in proprio, pubblicando nel 1516-17 sei edizioni di classici italiani tra i quali l'edizione del Canzoniere di Petrarca conservati presso la Biblioteca Federiciana. Per essi utilizzò un nuovo stile di corsivo, diverso da quelli utilizzati in precedenza che negli anni successivi divenne noto in tutta Europa come "italique", "italic", "italico" (tranne che in Spagna, dove fu chiamato "letra grifa").</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le stamperie di Fano possedevano le patenti e le maestranze necessarie per rivaleggiare con Venezia e, in caso di contrasti per monopoli o autorizzazioni, Venezia si trovò spesso a pubblicare opere che poi dichiarava essere state stampate a Fano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Uno di questo libri è famoso in tutto il mondo musulmano ed è i</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">l <b>Kitāb ṣalāt al‐sawā'ī o horologium breve</b>, cioè "Il libro della preghiera delle piccole ore", è <b>il primo libro in alfabeto arabo stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili</b>. Scritto in arabo classico si ipotizza che l'opera</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> fu stampata a Venezia nel 1514 dal tipografo Gregorio de' Gregori, in arabo classico e la produzione dei caratteri si ipotizza che sia stata commissionata proprio a Francesco Griffi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il libro riporta come data e luogo di <b>pubblicazione il 12 settembre 1514 a Fano</b> ma si ritiene che Gregorio dé Gregori, per aggirare il divieto, abbia indicato la città di Fano solo formalmente, pur stampando a Venezia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Kit%C4%81b_%E1%B9%A3al%C4%81t_al%E2%80%90saw%C4%81%27%C4%AB" target="_blank">La descrizione del </a></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Kit%C4%81b_%E1%B9%A3al%C4%81t_al%E2%80%90saw%C4%81%27%C4%AB" target="_blank">Kitāb ṣalāt al‐sawā'ī la trovate a questo link</a> e in </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Celeste Gianni e Michele Tagliabracci, Kitāb ṣalāt al‐sawā'ī: protagonisti, vicende ed ipotesi attorno al primo libro arabo stampato con caratteri mobili, in Culture del testo e del documento, vol. 13, nº 38, 2012.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-k24vifxZ4Bg/XMDDifyLUSI/AAAAAAACYFI/QU6o5IoAZDY3VwboPvHt8DCIoB88UbyUgCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_164034-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1145" data-original-width="1600" height="286" src="https://1.bp.blogspot.com/-k24vifxZ4Bg/XMDDifyLUSI/AAAAAAACYFI/QU6o5IoAZDY3VwboPvHt8DCIoB88UbyUgCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_164034-01.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una testimonianza del corsivo del Griffi è presente nel Canzoniere del Petrarca posseduto dalla Biblioteca Federiciana nel cui colophon si trova scritto:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"un nobilissimo sculptore de littere latine graece et hebraice chiamato M. Francesco da Bologna, l'ingegno del quale certamente credo che in tale exercitio non trove un altro equale. Perché non solo le usitate stampe perfectamente sa fare, ma etiam ha excogitato una nova forma de littera dicta cursiva, o vero cancellaresca de la quale non Aldo romano, né altri che astutamente hanno tentato de le altrui penne adornarse, ma esso M. Francesco è stato primo inventore et designatore el quale e tucte le forme de littere che mai habbia stampato dicto Aldo ha intagliato, e la praesente forma con tanta gratia e venustate, quanta facilmente in essa se comprende. (...) in Fano Caesaris adi vii de iulio MDIII"</span></blockquote>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-PIt_ayoekp0/XMDDhwMhnMI/AAAAAAACYFA/khqzCmXEwYA8Dh_AuxVucrbUqiifcwYZQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_164450-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1158" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-PIt_ayoekp0/XMDDhwMhnMI/AAAAAAACYFA/khqzCmXEwYA8Dh_AuxVucrbUqiifcwYZQCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_164450-01.jpg" width="288" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Canzoniere del Petrarca stampato nella città di Fano</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-FjZrNlwkdGk/XMDDiKPPVaI/AAAAAAACYFE/stOU8WZrZPARjeghv9u6hkCKHNxcKKD_ACEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_164616-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1261" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-FjZrNlwkdGk/XMDDiKPPVaI/AAAAAAACYFE/stOU8WZrZPARjeghv9u6hkCKHNxcKKD_ACEwYBhgL/s400/IMG_20190423_164616-01.jpg" width="315" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In biblioteca è presente anche un curioso esemplare di libro-game del 1658: Responso a cento quesiti piacevoli: sono presenti delle tavole per i punti e i responsi. Non ho letto il regolamento ma mi piacerebbe farlo prima o poi, potrebbe essere un gioco interessante.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VhBfoCm4I-w/XMDEAqY0QjI/AAAAAAACYFY/petEbrYAQ6YG3qUzXKviPFlm5Ll3T16UACLcBGAs/s1600/IMG_20190423_165010-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1179" data-original-width="1600" height="293" src="https://4.bp.blogspot.com/-VhBfoCm4I-w/XMDEAqY0QjI/AAAAAAACYFY/petEbrYAQ6YG3qUzXKviPFlm5Ll3T16UACLcBGAs/s400/IMG_20190423_165010-01.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-0Z0Xc4T4wEs/XMDEAoxTwqI/AAAAAAACYFc/b0Fcus8EuwszThOKvvCnhDZHeZWFRxYSwCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_165014-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1276" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-0Z0Xc4T4wEs/XMDEAoxTwqI/AAAAAAACYFc/b0Fcus8EuwszThOKvvCnhDZHeZWFRxYSwCLcBGAs/s400/IMG_20190423_165014-01.jpg" width="318" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Molto interessante è anche lo Sphaera Mundi di Peter Apian, Anversa: Arnold Birckmann, 1533. Opera di Giovanni Sacrobosco, in assoluto il trattato di astronomia più diffuso nel Medioevo: era usato in tutte le università ed il manoscritto fu copiato molte volte prima dell'invenzione della stampa.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-muzBq2UgdDY/XMDENXWDilI/AAAAAAACYFs/S2IQH8DZaH0TzrLUCdfiN9QRmqY35bB1ACLcBGAs/s1600/IMG_20190423_164922-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1381" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-muzBq2UgdDY/XMDENXWDilI/AAAAAAACYFs/S2IQH8DZaH0TzrLUCdfiN9QRmqY35bB1ACLcBGAs/s400/IMG_20190423_164922-01.jpg" width="345" /></a></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EWLihZ5aZyY/XMDEL7AYunI/AAAAAAACYFg/wakPcqRarCskLr5avzrIn2eejw_Djr7nACEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_164819-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1308" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-EWLihZ5aZyY/XMDEL7AYunI/AAAAAAACYFg/wakPcqRarCskLr5avzrIn2eejw_Djr7nACEwYBhgL/s400/IMG_20190423_164819-01.jpg" width="326" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xyVq4UbZIWs/XMDEMRYnwuI/AAAAAAACYFo/wBgpbSvYwgEi2PwWaJM56wDUtrM9a8_oQCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_164840_1-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1254" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-xyVq4UbZIWs/XMDEMRYnwuI/AAAAAAACYFo/wBgpbSvYwgEi2PwWaJM56wDUtrM9a8_oQCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_164840_1-01.jpg" width="312" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-sY-J7YkbEI8/XMDEMZy7TeI/AAAAAAACYFk/M58ouX_dTeQQ3_-J6SQmvxAaSPnhGcmEgCEwYBhgL/s1600/IMG_20190423_164849-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1475" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-sY-J7YkbEI8/XMDEMZy7TeI/AAAAAAACYFk/M58ouX_dTeQQ3_-J6SQmvxAaSPnhGcmEgCEwYBhgL/s400/IMG_20190423_164849-01.jpg" width="367" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È diviso in quattro capitoli: il primo tratta la struttura generale dell'universo; il secondo le sfere celesti; il terzo la rotazione giornaliera del cielo e le zone climatiche terrestri; il quarto i movimenti dei pianeti e le eclissi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sua descrizione della Terra come una sfera, e la sua popolarità, permettono di confutare al di là di ogni dubbio l'opinione secondo la quale gli studiosi medioevali avrebbero ritenuto che la Terra fosse piatta.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Si può definire libro interattivo? non lo so, non saprei come descriverlo la tra le sue pagine si trovano assemblati strumenti di carta, avi del regolo calcolatore e dell'astrolabio... bellissimo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ho fatto qualche foto ma il modo migliore per apprezzarlo è vederlo con i propri occhi oppure dare un'occhiata al video YouTube qui sotto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/BTUQGizrOnQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/BTUQGizrOnQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La mostra si va concludendo con una pergamena riutilizzata come copertura di un libro della quale si può vedere bene la fattura e come venisse rinforzata inserti di cuoio intrecciato.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-7P78STNhIDk/XMDElZJrjQI/AAAAAAACYGE/jR7JXVjW-6MJ8HGfeuKahO3mbl-XmVAxQCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_165223-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1293" data-original-width="1600" height="322" src="https://3.bp.blogspot.com/-7P78STNhIDk/XMDElZJrjQI/AAAAAAACYGE/jR7JXVjW-6MJ8HGfeuKahO3mbl-XmVAxQCLcBGAs/s400/IMG_20190423_165223-01.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1hNMmlS_Hek/XMDElK__qEI/AAAAAAACYGA/TgSkLedAf3AjxDHrzop0-4VIq0Nu_6KwACLcBGAs/s1600/IMG_20190423_165326-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-1hNMmlS_Hek/XMDElK__qEI/AAAAAAACYGA/TgSkLedAf3AjxDHrzop0-4VIq0Nu_6KwACLcBGAs/s400/IMG_20190423_165326-01.jpg" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chiude l'esposizione una raccolta de La provincia di Pesaro e Urbino del 1901-1920</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5dY3TbaosX8/XMDEu8lHMGI/AAAAAAACYGI/Q7kQCb6-ql4wXx-nd-wvNHc9P0aEH3pggCLcBGAs/s1600/IMG_20190423_170037-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1124" data-original-width="1600" height="448" src="https://1.bp.blogspot.com/-5dY3TbaosX8/XMDEu8lHMGI/AAAAAAACYGI/Q7kQCb6-ql4wXx-nd-wvNHc9P0aEH3pggCLcBGAs/s640/IMG_20190423_170037-01.jpg" width="640" /></a></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-52302737684350181052019-05-01T21:38:00.000+02:002019-05-01T21:38:40.083+02:00Dalla parte di Swann - nel mondo di Proust<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-zbaYq1VCHio/XMB9tzsgQtI/AAAAAAACYC8/ckomv802pRoBA5xx9pRCH8UCfUGvBPtkwCLcBGAs/s1600/IMG_20190424_170224-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-zbaYq1VCHio/XMB9tzsgQtI/AAAAAAACYC8/ckomv802pRoBA5xx9pRCH8UCfUGvBPtkwCLcBGAs/s400/IMG_20190424_170224-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“Longtemps, je me suis couché de bonne heure.”</span></blockquote>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">L'anno scorso, usufruendo di un buono su Amazon, ho infilato nel carrello l'intera Recherche di Proust, una follia.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nella mia ricerca personale di costruire, mattone dopo mattone è il caso di dire, una biblioteca che includa i maggiori classici della letteratura europea, la Recherche costituiva un'opera indispensabile, una promessa di lettura per la vecchiaia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Qualcuno, non ricordo chi, scrisse un tempo che i lettori si distinguevano tra "quelli che avevano letto la Recherche" e "quelli che non l'hanno mai letta".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco, io volevo far parte di quella ristretta cerchia di lettori di Proust, di lettori veri, non quelli che dicono di averla letta anni fa e che è pesante, non quelli che l'hanno presa in mano e letta a tratti saltando le digressioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Io volevo entrare nel mondo di Proust, lasciarmi trascinare dal fiume in piena delle sue parole, perdermi nei periodi infiniti che tolgono il fiato se letti ad alta voce.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Io volevo essere una lettrice proustiana.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tuttavia la mole mi terrorizzava. Provo sempre un certo timore ad affrontare un grande autore per la prima volta: da un lato sono piena d aspettative, dall'altro sono cosciente che dovrò imparare un'altro linguaggio per entrare completamente nell'opera e nella mente dell'autore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il linguaggio di Proust è tra i più difficili che io abbia mai affrontato, ammetto che ho qualche difficoltà con i periodi lunghi ma generalmente li affronto senza troppe difficoltà... Dalla parte di Swann va oltre la stessa concezione i periodo lungo, di digressione, va oltre l'idea di prosa e di poesia, oltre il saggio filosofico: è tutto insieme prosa, poesia, saggio filosofico, memoriale e studio di costumi di balzachiana memoria.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vorrei poter dire che si tratta di flusso di coscienza, non è così o forse sì ma è una coscienza apparentemente fanciullesca che cela al suo interno una razionalità matura in cui tutto, ne sono certa, alla fine si ricollegherà.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le prime cento pagine, tra desiderio morboso del bacio della mamma e osservazioni sui biancospini, è traumatizzante. Cento volte si è spinti ad abbandonare, cento volte si prosegue: è una scalata impervia in attesa del Campo Base 1 che stenta ad arrivare, solo a tratti al lettore è garantito il ristoro: il primo arriva davanti a una tazza di infuso di fiori di tiglio e un dolce. Agognavo il momento delle madeleinettes, l'ho atteso per tanti anni tra i sentito dire di gente che probabilmente non c'era mai arrivata, l'ho atteso dai tempi del liceo, qundo il prof di filosofia ci parlò di Bergson e della connessione con Proust, era lì che mi aspettava e poi eccolo lì davanti a me a offrire riparo dalla tempesta di parole. Eccolo il mio Campo Base tra i ricordi di zia Léonie, il ristoro, quell'immagine di ricordi evocati dal profumo, dal gusto di cose lontane che in un assalto ci travolgono e noi non riusciamo subito a comprendere cosa sia perché troppo impegnati a riprodurre l'evento scatenante. Guardiamo il presente per riprodurre un'emozione mentre dovremmo distaccarci e proprio nel momento in cui lasciamo perdere, sicuri che si tratti solo di un abbaglio, eccolo lì che ritorna e noi siamo pronti a catturarlo e trattenerlo. Effimero, impalpabile, ci restituisce non solo la memoria degli eventi ma il flusso delle emozioni di quel momento.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come quando si guarda il cielo di notte cercando una stella e scrutando lì dove dovrebbe essere non la troviamo ma se distogliamo appena lo sguardo e posizioniamo il punto in cui la stella dovrebbe apparire un po' fuori fuoco, eccola che ci appare, la stella, pronta a svanire di nuovo appena rifocalizziamo lo sguardo su di lei.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La prima parte del libro, quella dedicata alle memorie del protagonista, è di una bellezza disarmante: ogni passo sembra buttato a caso come quando stiamo per addormentarci e i pensieri, non più guidati dalla ragione, si susseguono in ordine caotico e irrazionale.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le madeleinettes, la chiesa, la passeggiata, M. Vinteuil, sua figlia, l'odore del corrimano di casa a Combray e la bambina nel giardino, la lanterna magica che illumina la stanza del narratore con storie di un passato mitico merovingio e che viene descritta con attenzione ossessiva.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E io che in pieno fervore storico sono andata a ripercorrere la storia dei re merovingi per trovare la Genoveffa di Brabante e di qual re fosse la moglie per rendermi conto, dopo varie ricerche e dopo aver scartabellato libri e appunti di storia, che Genoveffa non è mai esistita così come non è esistito il suo sposo re dei Merovingi e che sono frutto anche loro della fantasia di Proust.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quell'idea, quel desiderio di scrivere e di non fare somigliante.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non fare somigliante.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A mano a mano un'idea prende forma in me: Proust sta preparando la sua tavolozza e ne rende partecipe il lettore: ha disposto i pennelli in ordine, preso i colori e li mescola davanti ai nostri occhi cosicché possiamo vedere il rosso combinato con il blu nelle passeggiate che si fanno ora dalla parte di Swann ora dalla parte dei Guermantes, possiamo ammirare l'autore che calibra il bianco da aggiungere al rosso nel ritratto di Mme Guermantes, brutta fino al momento in cui l'autore non la associa all'idea di nobiltà, allora ci ripensa "Come è bella", pensa.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È l'ideale che trasfigura la realtà: accade per la prima volta con Mme Guermantes incarnata nell'idea di nobiltà che rappresenta, accade in seguito per Odette de Crécy della quale Charles Swann si innamora nonostante non le piaccia fisicamente, eppure Charles trova in questa passione una giustificazione artistica, quando la accosta alla Sefora di Botticelli. Grazie a questa trasfigurazione la passione per Odette si trasforma in un dovere estetico e Charles non vede più la grettezza e la grossolanità di questa donna, vede solo l'ideale di cui la ha ammantata e la privazione, il timore di perderla, la rende ancora più importante e necessaria fino a scatenare dapprima una furia di parole, in seguito l'abbandono di sé stesso, la sottomissione, la resa irrazionalmente inconcepibile.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A fare da specchio a questa ossessione accorre il capitolo finale che racconta l'ossessione amorosa del piccolo Marcel per la giovanissima Gilberte. Nelle parole di Marcel si coglie la stessa gelosia, la stessa ossessione, lo stesso desiderio di averla tutta per sé, di conoscere i suoi amici, i suoi pensieri, solo in forma rimpicciolita, più tenera forse ma anche grottesca.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il lettore sorride davanti alla passione del piccolo Marcel, il piccolo narratore pensa che Swann sorriderebbe di cuore se leggesse il tenero biglietto che scrive alla mamma eppure questa gelosia è della stessa natura ossessiva di quella che attanaglierà il cuore di Swann per Odette.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Che tutta l'ossessione, forse, è grottesca e forse è sublime.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il primo volume della Recherche appare caotico al principio: una serie di ricordi sradicati dalla sequenza temporale, inanellati e circolari, ricchi di anticipazioni e analessi che si danno struttura nella mente del lettore.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E' la struttura di una cattedrale, un'immensa cattedrale gotica con struttura a croce latina, fatta di mura, pilastri, archi rampanti, vetrate policrome, trifore e cappelle laterali.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa è l'idea che ne ho avuto, che la parte di Swann sia una parte del braccio minore e quella dei Guermantes l'altra parte, che in fondo troveremo l'altare, in cima la guglia e una o due torri campanarie.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E che per uscirne dovremo tornare indietro.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nella parte del libro dedicata a un amore di Swann (in cui quell'"Un amore" lascia credere che ve ne saranno altri in futuro, la narrazione scorre come un fiume in piena, i personaggi si fanno stereotipi grotteschi di un mondo a noi lontano, a tratti divertenti, a tratti patetici. Le emozioni che sorgono durante la lettura sono più viscerali, su tutte mi è rimasta la rabbia scatenata dalla patetica gelosia di Swann: un uomo che è troppo per l'ambiente da cui si lascia risucchiare eppure non riesce a evitarlo. Vorrei entrare tra le pagine, strattonarlo e farlo ragionare come facevo con le mie compagne di scuola quando prendevano una cotta sofferente e so che anche se riuscissi a valicare il confine tra realtà e letteratura, Swann mi ascolterebbe per un attimo, forse proverebbe a ritornare sui suoi passi ma poi finirebbe per cedere di nuovo, ancora, tra le braccia di Odette.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ciò che ho amato, uno dei tanti aspetti che ho amato di questo libro, è che conosciamo già come terminerà la storia di Swann: ci viene rivelato nelle prime pagine perciò il lettore non si ritrova ossessionato dall'idea del "come va a finire": lo sa già: ciò che gli resta è godersi il viaggio, perdersi nel racconto, tra la punteggiatura abbondante, per digressioni in salita e discesa.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Che opera divina!</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In questo momento, a conclusione della lettura del primo volume, mi trovo di fronte a tre alternative tra le quali non so scegliere:</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- Iniziare un nuovo libro che non ha nulla a che vedere con Proust</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- proseguire la lettura di Proust con All'ombra delle fanciulle in fiore</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- ricominciare Dalla parte di Swann</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Per darvi giusto un assaggio dell'armoniosa bellezza dei periodi proustiani e di come ogni singolo momento possa essere trasformato in occasione per una digressione che apre al lettore le porte della percezione solipsistica vi lascio un assaggio del primo libro tratto dal capitolo Un amore di Swann: il narratore parla di una particolare frase della sonata Vinteuil, composta da un abitante di Combray caduto in disgrazia, questa frase diventa il leitmotiv che accompagna la relazione tra Charles Swann e Odette.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche quando non ci pensava, la piccola frase esisteva latente nel suo spirito, a pari titolo di certe altre nozioni prive di equivalente, come la nozione della luce, del suono, del rilievo, del piacere fisico, che sono i ricchi possedimenti nei quali si diversifica e dei quali si adorna il nostro regno interiore. Forse li perderemo, forse si cancelleranno, se noi ritorniamo nel nulla. Ma, finché </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">viviamo, non possiamo più agire come se non li conoscessimo, al pari di un oggetto reale, nello stesso modo in cui, per esempio, non possiamo dubitare della luce della lampada che viene accesa davanti agli oggetti trasfigurati di camera nostra, da cui è fuggito persino il ricordo del buio. Così, la frase di Vinteuil – come ad esempio un certo tema del Tristano, che rappresenta a sua volta un determinato acquisto sentimentale per noi – aveva sposato la nostra condizione mortale, aveva preso qualche cosa di umano e questo era assai commovente. La sua sorte era legata all’avvenire, alla realtà della nostra anima, di cui costituiva uno degli ornamenti più peculiari, meglio differenziati. Forse la verità è il nulla, e tutto il nostro sogno non esiste, ma noi allora sentiamo che queste frasi musicali, queste nozioni che esistono in rapporto a esso, dovranno essere nulla anch’esse. Periremo, ma teniamo in ostaggio queste prigioniere divine che seguiranno il nostro destino. E la morte, accanto a loro ha qualche cosa di meno amaro, di meno inglorioso, forse di meno probabile.</span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In tutto Dalla parte di Swann vediamo questo sentimento espresso rivestire tutta la realtà di un velo di arte; rimodella ciò che percepiamo in belle nozioni di prosa, musica, scultura, architettura o qualsiasi altra forma di estetica, Proust cerca di scoprire la vera forma del significato e di aggrapparsi a un ideale, un ideale che rimarrà come un dolce profumo molto tempo dopo che l'oggetto reale del desiderio ha sbiadito o ha cominciato a marcire.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-77435813719090571372019-04-28T22:48:00.000+02:002019-04-28T22:48:30.080+02:00Jenny of Oldstones song - Analisi del testo?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-yBRPmwwqe68/XMBtyPUtK1I/AAAAAAACYB0/PERck4V9_GYihNqPNFVuAraR0W5v1ohxwCLcBGAs/s1600/IMG_20190424_131729-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1497" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-yBRPmwwqe68/XMBtyPUtK1I/AAAAAAACYB0/PERck4V9_GYihNqPNFVuAraR0W5v1ohxwCLcBGAs/s640/IMG_20190424_131729-01.jpeg" width="598" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">NO SPOILER QUI!</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Solo farneticazioni a ruota libera prima di vedere l'episodio 3 dell'ottava stagione.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Perdonatemi ma sono andata in trip totale con la canzone di Jenny di Vecchie Pietre.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il post in cui faccio riferimento al possibile significato della canzone <a href="https://marmott79.blogspot.com/2019/04/jenny-of-oldstones-e-i-fan-delle.html" target="_blank">lo trovate qui</a>, insieme a tutte le citazioni di Jenny nei libri e alla versione bellissima di Florence + The Machine con video struggentissimo.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mentre scrivevo l'altro post però mi sono resa conto che non sarei riuscita a infilare tutto quello che avrei voluto e quel che volevo era <b>riprendere le parole del testo e rivederle tutte, fase per frase</b>, cercando di coglierne il significato<b>.</b></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">High <b>in the halls of the kings who are gone</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Jenny would dance with her ghosts</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>The ones she had lost and the ones she had found</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And the ones who had loved her the most</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">The ones who'd been gone for so very long</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">She couldn't remember their names</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">They spun her around on the damp old stones</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Spun away all her sorrow and pain</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">And she never wanted to leave, never wanted to leave</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Never wanted to leave, never wanted to leave</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><b><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">They danced through the day</span></b></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And into the night through the snow</b> <b>that swept through the hall</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>From winter to summer then winter again</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>Til the walls did crumble and fall</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;" /><span style="color: #202124;"><span style="background-color: white; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">La prima strofa è anche l'unica che si ritrova nel testo di Martin</span></span></span><br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<b style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">High in the halls of the kings who are gone</span></b></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ci sono tre possibili sale di re estinti: </span></span></div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Summerhall, Sala dell'Estate, dove trovò morte gran parte dei Targaryen insieme alla stessa Jenny di Vecchie Pietre</span></span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sala del trono di King's Landing dei Baratheon/Lannister</span></span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">le Cripte di Grande Inverno che contengono le spoglie dei Re e dei Protettori del Nord</span></span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Visto che la canzone viene cantata a Grande Inverno e che ci stiamo preparando alla grande battaglia sono portata a credere che si faccia riferimento alle Cripte.</span></span><br />
<span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ora... <b><u>chi è quel she</u></b>? </span></span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>would dance with her ghosts - </b></span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>The ones she had lost and the ones she had found - </b></span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And the ones who had loved her the most</b></span></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono abbastanza convinta che <b>nel testo di questa canzone possa essere descritta parte della Grande Battaglia</b>, almeno la parte che si svolgerà nelle cripte</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La cripta di Grande inverno</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> “ospitava i defunti della Casa Stark. Ai piedi dei signori di Grande Inverno stavano accucciati grossi metalupi; i volti scolpiti nelle pietre che sigillavano le tombe li osservarono passare con occhi privi di luce che scrutavano in eterne tenebre. Nell'alone luminoso in movimento, quelle figure di granito parevano agitarsi sui loro scranni, protendersi verso i vivi. Secondo l'antica tradizione, una spada lunga di ferro era posata di traverso sulle ginocchia di ognuno di essi, per consentire loro di tenere gli spiriti della vendetta imprigionati nelle cripte. La ruggine aveva divorato la lama più antica, lasciando solamente poche tracce rossastre là dove il metallo era rimasto in appoggio sulla pietra. Ned si chiese se questo poteva significare che ora gli spettri erano liberi di vagare nel castello, ma non volle crederci.” (Il Trono di Spade - Ned, 4)</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-fGVLrGRcDB0/XMWnu5cq9rI/AAAAAAACYNg/ft0O3hIYm4o8hqnF8j9jeWINEN9i8TsJgCLcBGAs/s1600/cripte.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="505" data-original-width="350" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-fGVLrGRcDB0/XMWnu5cq9rI/AAAAAAACYNg/ft0O3hIYm4o8hqnF8j9jeWINEN9i8TsJgCLcBGAs/s320/cripte.jpg" width="221" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ned e Robert nelle cripte di Grande inverno<br />Thomas Denmark</span> </td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dunque sappiamo che di molte spade non è rimasta che una traccia di ruggine mentre le spade di Lord Rickard e di Brandon Stark, nonno e zio di Jon, sono state prese da Meera e Brandon nella fuga da Grande Inverno occupata dai Greyjoy. Più tardi Bran osserverà che anche Hodor ha preso una spada dalle cripte, è antica, arrugginita e senza più filo della lama (Tempesta di spade, Capitolo 9, Bran). Se la leggenda che ricorda Ned fosse vera ci sarebbero parecchi spiriti degli Stark, abbastanza incazzati, con spade ridotte a polvere e quindi liberi di vendicarsi... o combattere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A questo potrebbe riferirsi la strofa</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">The ones who'd been gone for so very long</span></b></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A questo punto ritorna la domanda: <b>chi è quel she?</b></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Inutile nasconderlo: in uno dei trailer dell'ottava stagione si vede chiaramente Arya che corre nelle cripte e la si vede anche brandire la lancia forgiata da Gendry con punte di vetro di drago, una buona idea combattere con un'arma lunga se si è piccolini. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nota: dal disegno che Arya dà a Gendry sembrerebbe che questa lancia possa dividersi in due parti... vedremo quale sorpresa ci riserveranno gli showrunners.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nella forma dell'arma e nella storia di Arya c'è un richiamo, forse voluto, a Symeon Occhi-di-stelle, un personaggio mitico dell'Età degli Eroi menzionato in tutti i libri delle Cronache,:Symeon è un cavaliere che perde entrambi gli occhi e che riempie le orbite vuote con un paio di zaffiri a forma di stelle. La sua arma è un lungo palo provvisto di lame alle estremità, che fa roteare tra le mani abbattendo due avversari per volta. Alcune leggende riportano che Symeon sarebbe diventato un Estraneo, da qui l'azzurro degli occhi scambiato per zaffiri... un particolare agghiacciante se si pensa a come possa terminare la battaglia.</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-en-B4yPJC0Y/XMWmVP6qGPI/AAAAAAACYNU/wcYG06aAJLkqIKiWYdjTiSEDGIyFcQ3DwCLcBGAs/s1600/symeon.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="172" data-original-width="250" height="275" src="https://2.bp.blogspot.com/-en-B4yPJC0Y/XMWmVP6qGPI/AAAAAAACYNU/wcYG06aAJLkqIKiWYdjTiSEDGIyFcQ3DwCLcBGAs/s400/symeon.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Symeon Occhi-di-Stelle di Roman Papsuev</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>The ones she had lost and the ones she had found - </b></span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And the ones who had loved her the most - </b></span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">The ones who'd been gone for so very long - </span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">She couldn't remember their names</span></span></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Come sappiamo nelle cripte sono seppelliti i re e i protettori del Nord, alcuni sono morti da talmente tanti anni che non se ne conosce nemmeno il nome però ce ne è uno in particolare che ha amato Arya: suo padre Ned</span></div>
<div style="text-align: start;">
</div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>They spun her around on the damp old stones</b> - </span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Spun away all her sorrow and pain</span></span></blockquote>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La fanno girare sulle vecchie pietre umide, le pietre delle cripte, mandano via le sue sofferenze</span></div>
<div style="text-align: start;">
</div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And she never wanted to leave</b>, never wanted to leave - </span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Never wanted to leave, never wanted to leave</span></span></blockquote>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Arya non avrebbe mai voluto lasciare Grande Inverno ma spero davvero che la lasci adesso e che il suo destino non sia quello di restare per sempre lì confinata.</span></div>
<div style="text-align: start;">
</div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">They danced through the day - </span></b></span><b style="color: #202124; font-family: "helvetica neue", arial, helvetica, sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">And into the night through the snow</b><span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"> </span><b style="color: #202124; font-family: "helvetica neue", arial, helvetica, sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">that swept through the hall</b></blockquote>
<div style="text-align: start;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Il riferimento alla danza potrebbe richiamare il combattimento, dopotutto il primo maestro di Arya, Syrio Forel, la stava addestrando proprio alla danza dell'acqua ovvero un modo di guerreggiare con la spada.</span></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Danzano attraverso il giorno, nella Notte (nel re della Notte?) attraverso la neve dilagata attraverso il muro.</span></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">La Notte e la neve possono riferirsi agli Estranei, probabilmente non al Re della Notte dello show perché mi sembrerebbe più giusto che lo facesse fuori Jon o Bran ma sono abbastanza fiduciosa per una vittoria dei vivi o almeno per la sopravvivenza di alcuni di loro.</span></div>
<div style="text-align: start;">
<b style="color: #202124; font-family: "helvetica neue", arial, helvetica, sans-serif; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><br /></b></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>From winter to summer then winter again- </b></span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>Til the walls did crumble and fall</b></span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sappiamo che il ciclo delle stagioni in GoT comprende solo inverno ed estate... Questo inverno cadranno muri: è caduta la Barriera, cadranno probabilmente le mura di Grande Inverno e di Approdo ma non escludo che cadano anche le barriere delle convenzioni, la famosa ruota che Dany diceva di voler spezzare (a parole perché a fatti vuole restaurarla quella ruota). Una delle convenzioni maggiori di Westeros è che le figlie femmine sposino Lord di qualche castello e diventino Ladies e diano alla luce altri Lord e Ladies... </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"That's not me" disse Arya: non fa per lei. La sua storia, all'interno dei libri e dello show, è già contro le convenzioni sociali.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa particolare interpretazione riguarderebbe quasi solo Arya (fate che viva, fate che viva, fate che viva!!!!) ma potrebbe riguardare anche Jon, che non è una she ma facciamo ceh ce ne dimentichiamo per un po' ok?</span><br />
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è qualcosa che mi fa pensare che la canzone si riferisca a Jon perché legato direttamente alle Cripte, in questo caso lo spirito perduto, <b style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">The ones she had lost</b><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">, si potrebbe riferire a Ned Stark mentre lo spirito trovato, </span><span style="color: #202124;"><span style="letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>the ones she had found</b>, si riferirebbe a Lyanna Stark che Jon ha appena scoperto essere sua madre.</span></span></span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">They danced through the day - </span></b><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And into the night through the snow</b></span></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Anche qui potrebbe essere un riferimento alla Lunga notte che il Re della Notte vuole portare oppure "danzano nella Notte", nel Re della Notte, potrebbe annunciare l'uccisione del Re della Notte da parte di Jon in alleanza con i suoi spiriti.</span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<b style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">From winter to summer then winter again</span></b></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Quello che mi preoccupa in questa strofa è che si concluda con l'inverno... in questo caso l'esito della battaglia significherebbe una sconfitta. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Oppure potrebbe riferirsi all'inverno che seguì la falsa primavera del Torneo di Harrenhal, e che vide sposi Rhaegar e Lyanna, quindi l'estate della giovinezza di Jon e infine l'inverno di adesso... magari l'ultimo inverno.</span></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">the snow</span><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"> that swept through the hall</span></b></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo verso specifico potrebbe riferirsi agli <b>Estranei che irrompono nelle cripte</b> e ricorda, nei libri, la visione che ebbe Jojen a Grande Inverno a proposito del mare che entrava dalle mura, poco dopo quella visione, Theon e i suoi uomini di ferro presero il castello.</span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<b style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Til the walls did crumble and fall</span></b></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Che i muri debbano cadere non c'è dubbio: lo stesso nome Winterfel potrebbe annunciare in sé l'idea di caduta, no?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="color: #202124;"><span style="letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">In senso metaforico, potrebbero cadere tutte le divisioni tra casate e possedimenti e fare di Westeros un unico vero Regno,</span></span><span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"> dopotutto già regni come Dorne e Alto Giardino sono caduti. Potrebbe riferirsi alla caduta del vecchio sistema politico e la nascita di uno nuovo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Potrebbe riferirsi inoltre alle barriere delle convenzioni, al fatto che i Sette Regni non abbiano mai avuto una regina, alla famosa ruota che Daenerys vuole rompere "<b>I want to break the wheel</b>".</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Così come la canzone può voler dire tutto e il contrario di tutto per quanto riguarda il futuro re/regina dei sette Regni (<a href="https://marmott79.blogspot.com/2019/04/jenny-of-oldstones-e-i-fan-delle.html" target="_blank">vedi spiegone qui</a>), anche analizzando il testo più attentamente la conclusione delle Cronache (della canzone) resta sibillina.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ciò che è abbastanza chiaro però è che, comunque vada, la canzone di Jenny rivela il <b>finale delle Cronache del ghiaccio e del fuoco:</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">lo rivela in relazione <b>all'unione tra un discendente di Valyria e un discendente dei primi uomini</b> (Daeron-Jenny, Rhaegar-Lyanna, Daenerys-Jon)</span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In relazione a <b>qualcuno che dovrà rinunciare al trono</b></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In relazione a <b>muri o barriere che crollano</b></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">In relazione al ciclo<b> estate - inverno</b></span></li>
<li><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>In relazione ai morti, agli spettri che danzano </b>(ehi!!!! Dimentichiamo come si chiama il metalupo di Jon!!!) <b>GHOST!</b></span></li>
</ul>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>The ones who'd been gone for so very long</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">She couldn't remember their names</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><b><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">They spun her around on the damp old stones</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">Spun away all her sorrow and pain</span></b><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><b style="text-align: start;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;">They danced through the day</span></b></span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>And into the night through the snow</b> that swept through the hall</span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>From winter to summer then winter again</b></span><br style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; text-align: start; white-space: pre-wrap;" /><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.1px; white-space: pre-wrap;"><b>Til the walls did crumble and fall</b></span></span></div>
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; text-align: justify;">Mio marito ritiene che alla fine moriranno tutti e sopravvivrà solo Arya che rinuncerà al trono per salpare verso occidente e dichiarerà la Repubblica. Tanto ormai tutto è possibile.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono solo farneticazioni, arrovellamento di volute cerebrali per ingannare l'attesa... in qualche modo bisognerà pur passare il tempo, io non ce l'ho Pod che mi canta davanti al camino.</span>Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-21160456982818493972019-04-24T23:30:00.000+02:002019-04-28T08:07:44.361+02:00Jenny Of Oldstones - E i fan delle Cronache vanno in brodo di giuggiole<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ccPgmugcB9k/XMBtUUB1WyI/AAAAAAACX8g/2fAcBuvsToszgOm7JtPb05bOIMu-D5MpwCLcBGAs/s1600/IMG_20190424_131406-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1325" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-ccPgmugcB9k/XMBtUUB1WyI/AAAAAAACX8g/2fAcBuvsToszgOm7JtPb05bOIMu-D5MpwCLcBGAs/s400/IMG_20190424_131406-01.jpeg" width="331" /></a></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Avvertimento:</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quello che leggerete tra le prossime righe <b>non contiene spoiler riguardanti l'ottava stagione</b> ma contiene <b>riferimenti ai libri terzo e quinto della Canzone del Ghiaccio e del Fuoco</b> (o Cronache come è piaciuto chiamarla alla Mondadori).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il secondo episodio dell'ottava stagione di Games of Thrones ha riservato <b>ai lettori</b> appassionati di questa saga <b>un vero e proprio momento di giubilo</b>, di goduria oserei quasi dire: la <b>canzone di Jenny di Vecchie Pietre</b>. Il momento è altamente emotivo, le parole riportano alla mente episodi mai narrati nella serie ma si ricollegano delicatamente con quanto accade e quanto sta per accadere.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ma <b>chi era questa Jenny di Vecchie Pietre? </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Un passo indietro. (sotto vi metto l'albero genealogico Targ)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Duncan Targaryen</b> era il <b>primogenito di Aegon V</b> (l'Egg invocato da maestro Aemon sul letto di morte per il quale questi si fece da parte nella successione al trono, ricordate?) e destinato al trono, sua madre era Betha la Nera, <b>una Blackwood </b>(quindi legato ai primi uomini). Duncan venne promesso in matrimonio a una figlia di Casa Baratheon ma mentre viaggiava per le Terre dei Fiumi si invaghì di una fanciulla locale chiamata <b>Jenny di Vecchie Pietre</b> che diceva di discendere dai re dei primi uomini; nel villaggio si diceva fosse mezza svitata, altri dicevano fosse una strega. Fatto sta che <b>Duncan la prese per moglie e </b><b style="text-decoration-line: underline;">rinunciò al trono per lei</b>, il trono passò al secondo dei figli di Aegon V: Jaehaerys II. Per rimediare all'onta procurata ai Baratheon, Aegon V diede sua figlia Rhaelle in sposa all'erede di Capo Tempesta Ormund. Per questo la donna rossa Melisandre è tanto interessata al sangue dei fratelli e dei figli di Robert: perché sono nipoti di Rhaelle e possiedono dunque sangue Targaryen, sangue di re.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tornia</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">mo a Jenny: a corte portò con sé un'anziana e strana donna, una <b>strega dei boschi</b> che <b>convinse Jaehaerys II, </b>erede di Aegon V dopo che Duncan aveva rinunciato, <b>a far sposare tra loro i suoi figli Aerys e Rhaella perché dalla loro unione doveva nascere</b>, disse la strega,<b> il principe che fu promesso</b>.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Su altri siti potrete trovare spiegazioni che citano Jenny come colei che profetizzò a Jaehaerys del Principe, <u>non è così</u>: fu la strega dei boschi di Jenny a farlo.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Aerys e Rhaella si sposarono e dalla loro unione nacquero Daenerys Nata dalla Tempesta bla bla bla e Rhaegar, il padre di Jon.</span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ripassino dell'albero genealogico!</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tenete presente che per ragioni di trama nella serie TV hanno eliminato Jaehaerys e dunque Aerys è figlio di Aegon V e fratello di Duncan... ai fini della canzone di Jenny non cambia molto solo che Jenny sarebbe la zia di Rhaegar e Daenerys e non la prozia... Ripeto che non cambia nulla perché in entrambi i casi nessuno dei due l'avrebbe comunque conosciuta.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-ZniPXkGXQ0s/XMAYv5FCiFI/AAAAAAACX4Q/DSRPLn0S7OkvZ1tenYxDA7_iQ8Q30LrNQCLcBGAs/s1600/IMG_20190424_095827-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="795" data-original-width="1600" height="316" src="https://2.bp.blogspot.com/-ZniPXkGXQ0s/XMAYv5FCiFI/AAAAAAACX4Q/DSRPLn0S7OkvZ1tenYxDA7_iQ8Q30LrNQCLcBGAs/s640/IMG_20190424_095827-01.jpeg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Discendenza di Aegon V l'Improbabile</span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-ryyj6NUYwSk/XMAYvpE4m6I/AAAAAAACX4M/9VF6N17bTa45OCUqDCZMgUbnCe8_tLUugCLcBGAs/s1600/IMG_20190424_095834-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="723" data-original-width="1600" height="288" src="https://4.bp.blogspot.com/-ryyj6NUYwSk/XMAYvpE4m6I/AAAAAAACX4M/9VF6N17bTa45OCUqDCZMgUbnCe8_tLUugCLcBGAs/s640/IMG_20190424_095834-01.jpeg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Discendenza di Jaehaerys II figlio di Aegon V</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mentre Rhaegar nasceva però, Aegon V, ossessionato dall'idea di riportare in vita i draghi come gran parte dei Targaryen, durante la festa a Sala dell'Estate per l'imminente nascita del nipote, trasformò la sua ossessione in un'immensa tragedia che non trova testimoni rimasti in vita: bruciò il palazzo con tutti i partecipanti alla festa, nessuno sopravvisse tranne Aerys II, Rhaella e Rhaegar che non erano presenti. E tranne la strega dei boschi che Jenny si era portata a corte: <b>la strega continuerà a vivere ma si trasferirà a Cuore Alto nelle Terre dei Fiumi dominate da Casa Tully</b>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-6yJj9H3QbmM/XL7AIlF4ZeI/AAAAAAACXxI/H6vSwtTQgPEJOFHeagFx3cmQwjs4yfrVQCLcBGAs/s1600/summerhall.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="800" height="385" src="https://1.bp.blogspot.com/-6yJj9H3QbmM/XL7AIlF4ZeI/AAAAAAACXxI/H6vSwtTQgPEJOFHeagFx3cmQwjs4yfrVQCLcBGAs/s640/summerhall.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Summerhall - Marc Simonetti</span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fin qui il recap ma <b>perché è importante questa storia?</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E' importante perché nei libri viene esplicitamente detto che <b>la strega dei boschi portata da Jenny profetizzò a Jaehaerys che dall'unione di Aerys e Rhaella sarebbe nato il Principe che fu promesso</b>. Nessuno conosce l'autore della canzone di Jenny ma c'è chi suppone che sia lo stesso Rhaegar Targaryen.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel Libro IV, A Feast for Crows, Cersei ricorda il torneo di Harrenhal e il momento in cui Rhaegar cantò. Mi piace pensare che fu proprio allora che Rhaegar cantò la canzone di Jenny.</span><br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“Quella sera il principe suonò l’arpa e la fece piangere. Quando gli era stata presentata, Cersei rischiò quasi di annegare nei suoi malinconici occhi viola. “Lo hanno fatto soffrire” ricordò di avere pensato “ma quando saremo sposati io guarirò le sue ferite.”</span></blockquote>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ad aggiungere concretezza alla profezia arriva la scena successiva dell'episodio che vede Jon e Daenerys nella cripta di Grande Inverno: entrambi nati nella linea di Rhaella e Aerys, entrambi possibili principi che furono promessi <b>o forse, chissà, genitori del principe</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>Altro motivo per cui potrebbe essere importante</b> la canzone di Jenny è il fatto che <b>per amore qualcuno rinunciò al trono</b>: Duncan Targaryen, principe delle Libellule, rinunciò al trono per amore di Jenny. Potrebbe essere interpretato come la rinuncia di un Targaryen (Dany) per un discendente dei primi uomini (Jon) oppure la rinuncia di un uomo (Jon) per amore di una donna (Dany)... comunque vada, dunque, la profezia è talmente sibillina che potrebbe avverarsi anche se nell'episodio 8x2 la musica sembrerebbe sottolineare palesemente chi dei due siederà sul trono... sempre che alla fine della storia ci sia ancora un trono su cui sedere.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È bene tener presente che in GoT, nello show televisivo, la musica ha una funzione narrativa ed esplicativa: non si dice mai esplicitamente, per esempio, che fine abbia fatto Ghiaccio, la spada di Ned: quello che vediamo e sentiamo è Tywin Lannister che assiste mentre da una grande spada ne vengono riforgiate altre due e in sottofondo scorre il tema di Winterfell che sfuma in quello delle Piogge di Castamere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-fPku_qhKiPA/XL7AZNkCKII/AAAAAAACXxQ/5M2Ak-HriiExK0QaB7GjdytkNNX-CS67gCLcBGAs/s1600/Jenny_of_Oldstones_by_Rae_Lavergne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="270" data-original-width="250" src="https://3.bp.blogspot.com/-fPku_qhKiPA/XL7AZNkCKII/AAAAAAACXxQ/5M2Ak-HriiExK0QaB7GjdytkNNX-CS67gCLcBGAs/s1600/Jenny_of_Oldstones_by_Rae_Lavergne.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: small;">Jenny di Vecchiepietre ritratta con i fiori nei capelli</span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non sappiamo se nello show verrà direttamente citata questa particolare profezia del principe che fu promesso, mi sentirei di escluderlo per motivi di tempo, però i produttori hanno mostrato, in questo episodio, che non l'hanno dimenticata e lasciano aperta ogni possibilità.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Inoltre <b>non è la prima volta che nello show viene citata Jenny di Vecchiepietre</b>: il suo nome viene menzionato già nella <b>7x5</b> quando Sam, alla Cittadella, cerca di convincere i maestri a prestar fede al messaggio arrivato da Maestro Wolkan di Grande Inverno sul pericolo degli estranei. I maestri prendono le parole di Wolkan a ridere e uno di loro dice:</span><br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Sembra la storia di Jenny di Vecchie Pietre, la ciarlatana che diceva di discendere dai figli della foresta, o quella di Lodos, il profeta secondo cui il Dio Abissale avrebbe ucciso Aegon il Conquistatore"</span></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ora un paio di <b>riferimenti libreschi</b> per approfondire al termine dei quali ho inserito il video su YouTube della canzone di Jenny cantata da Florence + The Machine.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Jenny di Vecchiepietre viene menzionata per la prima volta nel <b>Libro terzo</b> delle Cronache (capitolo 22 - Arya): la Fratellanza senza Vessilli si trova a Cuore Alto, un luogo sacro ai Figli della Foresta che conserva ancora un anello di alberi diga. In questo luogo magico incontrano una strana creatura, piccola di statura e con gli <b>occhi rossi che ad Arya ricordano quelli di Spettro</b>, il metalupo albino di Jon. Dalla descrizione è naturale associarla alla strega dei boschi di Jenny. <b>Questa donna fornisce a Beric e ai suoi compagni informazioni sulla guerra in corso e visioni confuse su quel che avverrà, in cambio chiede che Tom Settecorde le canti la sua canzone preferita</b></span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> “«Oh, aye. La canzone della mia Jenny. Ce n'è forse un'altra?» </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Tom si mise a cantare, e la donna-spettro chiuse gli occhi, ondeggiando lentamente avanti e indietro, mormorando le rime. E piangendo.”</span></blockquote>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">prima però aveva incontrato <b>gli occhi di Arya </b>che<b> la fecero tremare</b></span><br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>“</b>Gli occhi rossastri della donna-spettro la scrutarono. «Io ti vedo» sussurrò. «Sì, ragazza-lupo, io ti vedo. Bimba del sangue. Pensavo che fosse il lord a puzzare di morte…» La nana cominciò a singhiozzare, il suo minuscolo corpo si scuoteva. «Sei crudele a venire sulla mia collina, crudele. Mi sono strangolata di dolore a Sala dell'Estate, non voglio nessuna parte del tuo dolore. Vattene via da qui, cuore nero. Vattene via!»”</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ritroviamo Jenny a metà del Libro III: <b>Catelyn ricorda la sua giovinezza</b>, quando giocava a essere Jenny, con i fiori nei capelli e Petyr Baelish interpretava Duncan Targaryen, il suo innamorato.</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> </span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Libro III - Catelyn 45</span><br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“«C'è una canzone» ricordò <b>Robb</b>. «Jenny di Vecchie Pietre, con i fiori nei capelli.» </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Alla fine, tutti noi diventiamo canzoni. Se siamo fortunati.» Quel giorno lontano, Catelyn aveva giocato a essere Jenny, si era messa perfino dei fiori tra i capelli. E Petyr Baelish, molto prima che diventasse Ditocorto, aveva fatto finta di essere il suo principe delle Libellule. Catelyn non poteva aver avuto più di dodici anni, e Petyr era solo un bambino.” </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">(...) </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“</span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>L'unico fratello che mi rimane è Jon. Se io dovessi morire senza eredi, voglio che sia lui a succedermi quale re del Nord</b>.»”</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">È singolare come Martin abbia voluto <b>associare la figura di Jenny ai desideri di Robb e quindi al personaggio di Jon</b>. <b>Martin ha posto i nomi di Jenny e Jon</b>, apparentemente senza alcun legame tra loro, <b>nella stessa pagina</b>. Martin non lascia cose al caso (ricordate il nome di Hodor? Ok, nei libri non siamo ancora arrivati a quel punto ma ci sarà, forse diverso ma ci sarà, lo ha ammesso Martin). In questo brano <b>si parla di Jon e di Jenny</b>, Jenny è la protagonista della canzone che cantava Rhaegar; Jon è suo figlio, Rhaegar era ossessionato dall'idea del principe che fu promesso, Jon viene designto da Rob come suo successore a re del Nord.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le prime parole della canzone vengono citate in conclusione del libro III, cantate da Tom Settecorde </span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">“La melodia era dolce e triste. Una melodia che Merrett conosceva. <b><i>Su nelle sale dei re scomparsi, Jenny danzava con i suoi fantasmi</i>…</b>”</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Introducono Lady Stoneheart e l'inizio della sua vendetta contro i Frey che l'hanno uccisa al banchetto delle Nozze Rosse.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Martin torna sulla storia di Jenny di Vecchie pietre nel libro V: Daenerys chiede a Ser Barristan del matrimonio dei suoi genitori, un matrimonio senza amore:</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"«Perché si sposarono, se non c’era amore fra loro?» </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Ordine di tuo nonno. <b>Una strega dei boschi gli aveva detto che il principe promesso sarebbe nato dalla loro linea di sangue</b>.» </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Una strega dei boschi?» ripeté Dany, stupita. </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«<b>Venne a corte con Jenny di Vecchie Pietre</b>. Una creatura rachitica, grottesca a vedersi. Una nana, disse molta gente, ma cara a lady Jenny, che ha sempre sostenuto che si trattava di una figlia della foresta.» </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Che ne è stato di lei?» </span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">«Sala dell’Estate.» Un nome gravido di distruzione.” (Libro V - Daenerys 4)</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I fan hanno grossi sospetti invece che la vecchia non sia morta a Sala dellEstate (Summerhal) ma sia il fantasma di Cuore Alto.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La canzone di Jenny di Vecchie Pietre si incrocia così con la linea di sangue Targaryen che darà origine sia a Jon, figlio di Rhaegar e nipote di Aerys II, sia a Daenerys, figlia di Aerys II.</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una casualità che i produttori David Benioff e D. B. Weiss abbiano voluto concedere ai lettori questo Easter Egg proprio il giorno di Pasqua.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La profezia della strega di Jenny può voler dire tutto e niente ovviamente: dalla linea di sangue di Rhaella e Aerys discendono sia Jon che Daenerys, entrambi possono dover rinunciare al trono per amore dell'altro però ritengo anche che sia stato importante inserirla in questo episodio, un episodio in cui apparentemente non accade nulla, in cui non ci sono grandi discorsi o azioni, solo addii... forse una rivelazione c'è...</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo post termina qui, lunedì torno però con un'analisi più approfondita del testo della canzone e vedremo se ci rivelerà altri particolari che ci erano sfuggiti.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi lascio con questo splendido video che ha per sottofondo la canzone di Jenny nella versione di Florence+ The Machine</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/eTa1jHk1Lxc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/eTa1jHk1Lxc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<br />Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-72186489924051798302019-04-22T23:19:00.000+02:002019-04-22T23:19:05.015+02:00Consigli per la storia 4: Il Medioevo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-cjVucou5IR8/XI5-twEKDGI/AAAAAAACVgE/_l4bTxY_qZkoQR3LYZZk_DDbSgVYM78BwCLcBGAs/s400/IMG_20190316_153016-01.jpeg" width="400" /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Medioevo è il periodo storico sicuramente più mistificato. Risulta quasi perso in un limbo tra realtà e mito e alla fine è difficile capire davvero cosa sia davvero accaduto e cosa invece sia inventato vista soprattutto l'immensa quantità di pregiudizi e falsità di cui è stato vittima come nessun altro periodo storico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La maggior parte delle frottole che circolano a proposito del medioevo ha avuto origine durante l' "illuminatissimo" Settecento, in realtà due sono i periodi ai quali si deve la connotazione negativa di questi mille anni:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><u>Umanesimo 1400-1500</u>: la riscoperta dell'Età Classica è così sorprendente (caduta di Costantinopoli 1453 e conseguente migrazione di studiosi e testi in Europa) che quanto avvenuto nei secoli precedenti viene visto come barbarie, imbruttimento, decadenza e oscurità; nel guardarsi indietro l'uomo del Quattrocento vedeva solo gli ultimi secoli, quelli successivi alla crisi del Trecento, le pestilenza, le carestie.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><u>Illuminismo 1700</u>: il medioevo viene visto come l'origine del feudalesimo come prevaricazione e disuguaglianza, il sistema che sarà poi abbattuto dalla Rivoluzione Francese, tralasciando l'aspetto principale della società feudale ovvero la reazione alla decadenza del potere centrale romano e la nascita di nuove signorie che avevano anche il compito di amministrare e proteggere i propri vassalli.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lasciando da parte i testi della strana coppia Montanelli-Gervaso e la loro Storia d'Italia di cui vi ho già parlato qui vi devo assolutamente segnalare il libro Vita nel Medioevo di Eileen Power.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Post più approfondito sul libro della Power potete trovarlo invece <a href="https://marmott79.blogspot.com/2018/03/eileen-power-vita-nel-medioevo-un.html" target="_blank">qui</a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Eileen Power in questo libricino di neanche 200 pagine racchiude le vite di sei persone più o meno comuni del Medioevo: sei "bozzetti", come li definisce lei, che pulsano di vita vera.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chi ai tempi delle superiori avesse avuto un impatto traumatico con il Medioevo potrebbe ricredersi, lasciarsi attirare e magari diventare un appassionato di questa epoca; l'opera si adatta sia ai neofiti che ai più eruditi per la capacità dell'autrice di rendere vive persone e luoghi lontani centinaia di anni partendo da piccole cose, abitudini, usanze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il testo si discosta dalla storiografia classica legata agli atti ufficiali, alla politica, all'economia e attinge da documenti rari, testamenti, note spesa, iscrizioni tombali, toponomastica, storia del costume, documenti ecclesiastici e opere di letteratura tra Chaucer, Boccaccio e Marco Polo alternando la narrazione con lievi digressioni da pettegolezzo che rendono leggera e scorrevole la lettura di un'opera che, in fondo, è un saggio ben strutturato e ricco di informazioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel parlare di <b><u>Bodo</u></b>, il contadino vissuto al tempo di Carlo Magno, Eileen ci porta nella sua fattoria e racconta, come in un romanzo, le attività che si svolgevano, il lavoro e il giorno di festa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nel parlare di <b><u>Marco Polo</u></b> sentiamo riecheggiare le parole de Il Milione ma ancora di più quelle di Calvino nelle sue Città invisibili. È un'avventura straordinaria che poi possiamo approfondire leggendo direttamente la fonte.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il capitolo dedicato a <b><u>Madame Eglentyne</u></b> è sicuramente il più divertente e a tratti si raggiunge proprio la comicità: a Madame Eglentyne è infatti ispirata la madre priora del prologo de I racconti di Canterbury di Chaucer e non è proprio una santa. Raramente gli abitanti dei conventi erano santi in realtà: frati e suore, abati e badesse trovavano ogni mezzo per sfuggire ai propri obblighi. Le preghiere venivano biascicate e accorciate; si davano ricevimenti per i parenti in visita; certi conventi si trasformavano in veri e propri soggiorni a pagamento per i laici che "corrompevano" i poveri monaci (in realtà c'era ben poco da corrompere) perché trascorrere un anno in convento era considerato, allora, molto chic; e poi in convento ci rimanevano molto poco: il Papa e i vescovi avevano un gran da fare per obbligare monaci e suore tra le mura con le imposizioni: ogni scusa era buona per organizzare un pellegrinaggio e andarsela a spassare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ancora Calvino mi torna in mente ne Il cavaliere inesistente quando parla di Suor Teodora e delle sue compagne di clausura... solo che <b>quanto racconta la Power non è fantasia: è racchiuso nei rapporti stilati dai vescovi</b>.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ne La moglie del ménagier Eileen spulcia un manoscritto di economia domestica scritto tra il 1392 e il 1394 da un borghese parigino per istruire la giovane moglie sul comportamento sociale e sessuale. La prima parte tratta di religione e doveri morali e si trovano echi del Petrarca nel racconto della docile Griselda (purtroppo la Power non è una storica della letteratura e probabilmente non sa che la novella originale è, in realtà, di Boccaccio); la seconda parte, invece, tratta soprattutto di economia domestica e di cucina di cui questo ménagier era molto appassionato: sono divertenti gli ammonimenti su come dare ricevimenti e le notizie e i consigli riguardo i centri di collocamento dell'epoca: le "raccomandatrici".</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Seguono due capitoli dedicati al commercio e all'industria della lana in cui veniamo a conoscenza di tantissime informazioni importantissime sul commercio, sulla circolazione del denaro, sulle fiere e sulla vita della borghesia ma inserito talmente bene in una cornice di racconto che apprendiamo senza nemmeno accorgercene.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questo è davvero un libro ben costruito e scritto per tutti, ricco di riferimenti, corposo in bibliografia e leggerissimo.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Raccomandatissimo.</span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-23093285860173437312019-04-19T01:19:00.000+02:002019-04-19T01:19:49.681+02:00Matrimonio siriano - Incontro con Laura Tangherlini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-3SxCHuq6nDE/XLYX1HnoPLI/AAAAAAACXW4/UHDmawrDRMEPwI27EjtgNsCvnsGDtA-3QCLcBGAs/s1600/IMG_20190416_194559-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-3SxCHuq6nDE/XLYX1HnoPLI/AAAAAAACXW4/UHDmawrDRMEPwI27EjtgNsCvnsGDtA-3QCLcBGAs/s400/IMG_20190416_194559-01.jpeg" width="400" /></a></div>
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Buon venerdì!</div>
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Domenica scorsa Laura Tangherlini è venuta nella provincia di Pesaro e Urbino per presentare il suo libro Matrimonio Siriano: un reportage scritto con il cuore sulla realtà dei campi profughi in Libano e Turchia che accolgono Palestinesi e Siriani.</div>
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L'evento era incluso nell'iniziativa Impronte Femminili: rassegna di arte, cultura e narrativa per le pari opportunità giunta alla seconda preziosissima edizione che coinvolge una decina di comuni nel marchigiano.</div>
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Introdotta della curatrice della rassegna Sara Cucchiarini, Laura ha dialogato con Carla Luzi della sezione Emergency di Fano per poi cedere la parola, la musica anzi, al marito Marco Ro, cantautore romano.</div>
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Laura non è un volto nuovo: è una conduttrice e inviata del canale all-news RaiNews24, me l'ha fatta notare mio marito Matteo per la prima volta, incuriosito dalla sua spontaneità e, soprattutto, dal fatto che fosse di Jesi, nelle Marche. Matteo aveva visto un suo post su Facebook circa un anno fa in cui parlava del progetto di crowdfounding per pubblicare questo libro, Matrimonio Siriano, e partecipò prenotando la sua copia, poi il progetto ebbe successo, un successo insperato anche per Laura, il libro vide le stampe e ci venne recapitato a casa.</div>
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Il Matrimonio Siriano è il punto d'arrivo di un percorso durato anni di avvicinamento alla lingua, alla cultura e al popolo siriano ma è anche punto di partenza per la solidarietà.</div>
<div style="text-align: justify;">
La storia parte da lontano: da quando, da piccola, dovette rinunciare a praticare la danza per un problema al ginocchio e per questioni economiche.</div>
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Poco dopo vide al telegiornale immagini di una città devastata dalla guerra e, tra le macerie, vedeva appese a un muro un paio di scarpette da danza</div>
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Lo considerò un segno e decise di intraprendere la carriera di giornalista.</div>
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Laura iniziò a studiare l'arabo e a viaggiare per far pratica. Il primo viaggio la porta in Tunisia, il secondo, nel 2009, in Siria perché aveva sentito dire che lì si parlava l'arabo più classico, quelli meno modificato da influenze regionali.</div>
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E' nel 2009 che nasce l'amore per questo Paese e per il suo popolo.</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-EiByYHguEZw/XLYXzTnyXFI/AAAAAAACXWs/axHhMBnNfr4d078Ox451Hw6GaS7Hlr02gCLcBGAs/s1600/IMG_20190415_135326.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1512" data-original-width="1600" height="377" src="https://4.bp.blogspot.com/-EiByYHguEZw/XLYXzTnyXFI/AAAAAAACXWs/axHhMBnNfr4d078Ox451Hw6GaS7Hlr02gCLcBGAs/s400/IMG_20190415_135326.jpg" width="400" /></a></div>
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Nel 2011 si trova in Libano, al confine con la Siria, fa richiesta del visto per entrare in Siria ma non le viene concesso, quel che le viene concesso è di passare, con il favore delle guardie, la frontiera per un tragitto a piedi di tre metri, scortata da militari, così fa l'unica cosa che può farla avvicinare alla Siria di più: incontra i Siriani, i Siriani in esilio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il Libano non ci sono campi ONU: ci sono situazioni abitative complicate e precarie: i Siriani vivono in garage affittati o in campi profughi palestinesi, tutto il Libano è un campo profughi: Palestinesi, Palestinesi Siriani, Siriani, Libanesi di ritorno. Si stima che in questo paese di 4 milioni di abitanti risiedano un milione e mezzo di profughi dalla Palestina e dalla Siria, a occuparsi di loro è un insieme di piccole e grandi organizzazioni umanitarie dalla più nota Terres des Hommes ad altre sconosciute e tutte fanno una fatica immane per districarsi tra leggi libanesi, consuetudini locali e abitudini dei nuovi arrivati che portano a situazioni paradossali perché molti dei rifugiati non sono in possesso dei documenti e senza documenti non può essere riconosciuto loro lo status di rifugiato, inoltre il Libano è proibito lavorare ai Siriani ma devono pagare per rimanere.</div>
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Leggere Matrimonio Siriano riporta alla mente la burocrazia dei racconti di Bulgakov, una lunga spirale di documenti e carte che ostacolano gli aiuti.</div>
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I Palestinesi ritengono che i Siriani rubino le opportunità di soccorso, i Libanesi pensano lo stesso dei Palestinesi, è una guerra tra gli ultimi che rischia ogni giorno di scoppiare in qualcosa di troppo grande se la situazione non si dovesse risolvere in fretta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In Turchia le cose vanno meglio a paragone: possono lavorare e possono dunque sostenersi, tuttavia non vogliono rimanere, nessuno dei profughi vuole rimanere: vogliono tutti tornare i Siria.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Alcuni hanno provato a tornare, hanno trovato macerie e guerra e sono ritornati nel paese che li ospitava, altri, pochi, sono arrivati in Europa ma la maggior parte resta ai confini, pronta a rivarcare la frontiera nell'eterna speranza che le cose cambino e che in Siria torni la pace.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Adesso che si parla di sconfitta dell'Isis in Siria i paesi ospitanti hanno fato capire che è ora che tornino a casa ma cosa troveranno?</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A parte macerie e poche fortunate case rimaste in piedi troveranno un presidente che ha già annunciato che la Siria è pronta a riaccogliere i Siriani ma non tutti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non tutti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non coloro che hanno dimostrato di non gradire il governo di Bashar Al Assad.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Al posto di blocco in frontiera troveranno soldati che obbligheranno i maschi al servizio militare o li manderanno in prigione, come se non bastasse è in progetto un piano di ricostruzione ed è stato chiesto ai siriani di dimostrare che le loro case gli appartengono altrimenti al loro posto troveranno altre case, con altre persone dentro a viverci, Siriani che appoggiano il governo di Assad.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a><a href="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s1600/IMG_20190414_191946-02.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-TUgJG4lLqBY/XLYXzZyRhbI/AAAAAAACXWw/4wYsGh7-J6c3I-8P7j3GIeSHG3LUKEgzgCLcBGAs/s400/IMG_20190414_191946-02.jpeg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Matrimonio Siriano è un'opera a cornice, l racconto di un matrimonio che racchiude decine di racconti di bambini e di adulti, di Siriani che aiutano e Siriani che chiedono aiuto, non racconta nulla di straordinariamente nuovo: ognuno di noi, pensando a una guerra di queste proporzioni che dura ormai da otto anni, può immaginare il tipo di esperienze che queste persone hanno vssuto e continuano a vivere ogni giorno.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Tuttavia è un libro che andava scritto per ricordarci che al di là di statistiche e numeri e dichiarazioni ufficiali e scaramucce tra i Potenti del mondo ci sono le persone: c'è Muhammad che ha trovato posto in Olanda, c'è Ahmad Aboud Hoch dell'Urda che coordina 85 ong locali che si occupano di rifugiati, c'è Eman, rifugiata siriana che ha deciso di mettere a disposizione dei suoi connazionali la sua casa e il suo tempo per fornire un doposcuola gratuito, c'è Hassan Rabeh, ballerino siriano palestinese che non ce l'ha fatta a sopportare la sconfitta degli ideali e ha eseguito la sua ultima danza sul tetto di un palazzo di sette piani, c'è il gruppo rock metal Tanjaret Danghet che in italiano significa pentola a pressione, i componenti non vogliono essere guardati come profughi siriani ma come musicisti e artisti, c'è Mo'men, il bambino siriano che Laura e Marco aiuteranno come regalo di nozze, c'è un altro Mohammed che ha visto e vissuto l'orrore delle prigioni siriane destiate ai prigionieri politici e ne è uscito.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E' un libro fatto di nomi e di storie.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Eè un libro che si deve leggere.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-PtiVviASya4/XLYXzw8TDkI/AAAAAAACXW0/97P8vA185iEPZ1XimUki6080DfXUvd98ACLcBGAs/s1600/IMG_20190415_135608-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-PtiVviASya4/XLYXzw8TDkI/AAAAAAACXW0/97P8vA185iEPZ1XimUki6080DfXUvd98ACLcBGAs/s400/IMG_20190415_135608-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-39892988285255272572019-04-15T06:12:00.000+02:002019-04-28T08:11:57.687+02:00In Got We Trust! E teoria su Jaime Lannister<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-v95vlEWRi30/XLISGRVZIWI/AAAAAAACXLo/JGrV-FIz6P0suir0g13amM58ZhfG_1YWgCLcBGAs/s1600/IMG_20190413_180032-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-v95vlEWRi30/XLISGRVZIWI/AAAAAAACXLo/JGrV-FIz6P0suir0g13amM58ZhfG_1YWgCLcBGAs/s400/IMG_20190413_180032-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">IT'S GOT DAAAAAAAAAAAY!!!!!!!!</span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Sto scrivendo alle 6 di mattina del 15 aprile 2019 e sono trascorse due ore dalla messa in onda in mondovisione della Prima Puntata dell'Ultima Stagione di GOT.</span></span></div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #202124; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono in fibrillazione più di un gatto davanti a una scatoletta di tonno</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non ce l'ho fatta a guardarlo in diretta: trascorrerò tutta la giornata lontana da ogni possibile spoiler, terrò chiuso Facebook, non guarderò storie a rischio e terrò il pollice sul cellulare pronto a scorrere più veloce della luce nel feed di IG in caso di sospetta anticipazione perché se è vero che in letteratura le sorprese non le gradisco e preferisco conoscere la trama in anticipo, per quanto riguarda il cinema e le serie TV è vero l'esatto contrario: nulla deve essermi rivelato prima del momento, pena, in ordine, l'avvelenamento, lo scuoiamento, la decapitazione e il rogo con fuoco di drago.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Vi ho promesso su IG una <b>teoria sbomballata</b> sul mio personaggio preferito di Got e le promesse vanno mantenute.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Iniziamo con il dire chi è il mio personaggio preferito: incredibilmente è <b>Jaime Lannister</b>, la sua evoluzione all'interno della serie, e soprattutto all'interno dei libri, è bellissima, poetica, il suo tormento per l'amore sbagliato e per l'uccisione del re che doveva proteggere, la sua trasformazione in fine stratega e negoziatore (parlo soprattutto delle Cronache) mi hanno portata a prediligerlo su tutti, persino su Arya che, a primo impatto, sembrerebbe la più vicina a me.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ci siete ancora o mi avete abbandonata per la terribile ammissione?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ci siete ancora anche se dico che quando ascolto The Reynes of Castamere mi alzo in piedi e metto la mano sul cuore?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Perché se ci siete ancora non ho ancora finito.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-skAcabqYNX8/XLIRo54Yk1I/AAAAAAACXLc/rkPxark-LcoLzM5ue2NfLqA8tm0hq6JwwCLcBGAs/s1600/jaimel.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="347" data-original-width="200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-skAcabqYNX8/XLIRo54Yk1I/AAAAAAACXLc/rkPxark-LcoLzM5ue2NfLqA8tm0hq6JwwCLcBGAs/s400/jaimel.jpg" width="230" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sin da quando ho iniziato ad appassionarmi a questa saga ho letto della teoria che vuole che Tyrion sia figlio di Aerys II: nei libri si racconta di come, alla sua nascita, si fosse diffusa la diceria che possedesse una coda, nel librone Il mondo del ghiaccio e del fuoco si ricorda che re Aerys non disdegnava lady Joanna, moglie di Tywin Lannister e che più di una volta, nati i gemelli, si era lasciato sfuggire qualche battuta osé su di lei. Si racconta che Tyrion da piccolo sognasse di possedere un drago e, nella serie, è proprio Tyrion che libera i draghi di Daenaerys e loro, incredibilmente, si lasciano liberare senza aggredirlo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco, questo episodio di Tyrion che libera i draghi a Meereen è solo nella serie: nei libri le cose avvengono diversamente, non dico come e cosa per non anticipare nulla a chi volesse un giorno leggere i libri ma Tyrion, nei libri, non ha assolutamente nessun contatto con i draghi di Daenerys: figuratevi che alla fine del quinto libro Dany si trova ancora nel mare d'erba dopo essere fuggita con Drogon dalla fossa di combattimento di Meereen.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A supportare il fatto <b>che Tyrion non sia figlio di Aerys II</b> vengono in aiuto anche le parole che lady Genna, sorella di Tywin e zia di Jaime, rivolge a quest'ultimo riguardo le doti politiche dei due fratelli Lannister: </span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Tesoro, ti conosco fin da quando eri un poppante al seno di Joanna. Tu sorridi come Gerion e combatti come Tygett, e hai in te anche qualcosa di Kevan, altrimenti non porteresti il mantello bianco... ma è Tyrion il figlio di Tywin". </span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Detto così non ha un grande impatto ma inserito nel contesto del quarto libro (un libro bellissimo e snobbatissimo dalla maggior parte dei fans) ha un peso rilevante: Genna e Jaime stanno discutendo sull'eredità morale di Tywin e Genna dichiara che il vero successore nell'arte politica di Tywin sia Tyrion. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Fino a ora ho confutato, brevemente la tesi di Tyrion, <b>quello che voglio asserire è che sia Jaime, e dunque anche Cersei, il figlio di Aerys II</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ricordate Ser Barristan Selmy (altro personaggio meraviglioso)? Disse a Daenerys che </span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Non sono un maestro della Cittadella che sappia citarti la storia, maestà. Ho dedicato la vita alle spade, non ai libri. Ma ogni bambino sa che i Targaryen hanno danzato troppo vicino alla follia. E tuo padre non fu certo il primo. Re Jaehaerys una volta mi disse che grandezza e follia sono due facce della stessa moneta. <b>Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen, disse, gli dei lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene il fiato aspettando di vedere su che faccia cadrà".</b></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ecco, adesso ditemi se Joffrey vi sembra sano di mente, uno che dà ordine di far uccidere tutti i bastarti di re Robert rievocando Erode, che fuggito dalla rivolta di King's Landing grida</span></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"Traditori! Sono circondato da traditoriiii! Avrò le loro teste"</span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ricorda un po' l'ossessione di Aerys no?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E la passione di Cersei per l'altofuoco? Mi riferisco a prima del grande Boom della sesta stagione: è Cersei a essere contattata dai maestri alchimisti e a chiedere loro di produrre migliaia di ampolle di quel materiale senza considerare il pericolo che avrebbe costituito un deposito in una città così densamente abitata come Approdo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E, ovviamente, non possiamo dimenticarci del rapporto incestuoso tra Cersei e Jaime. Chi altri era noto per intrattenere rapporti incestuosi? I Targaryen no? per anni abbiamo letto e sentito dei loro matrimoni tra fratello e sorella e quel che pensiamo è che Tyrion sia il Targaryen?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-4xz27hj8ZBI/XLIRhKC-W5I/AAAAAAACXLU/A0VmeoDPOZgfRGk6a6EP34XJyqZjwP43ACLcBGAs/s1600/jc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="676" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-4xz27hj8ZBI/XLIRhKC-W5I/AAAAAAACXLU/A0VmeoDPOZgfRGk6a6EP34XJyqZjwP43ACLcBGAs/s400/jc.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A contrastare questa tesi potrebbero porsi le parole di Genna riportate sopra quando dice che Jaime ha tratti di altri parenti Lannister ma bisogna ricordarsi che Tywin e sua moglie Joanna erano cugini e che, quindi, anche lei era una Lannister.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è anche la teoria del drago a tre teste che riguarda Rhaegar: in una delle visioni di Daenerys Rhaegar, pensando ai suoi figli Rhaenys e Aegon e dice "Deve essercene un altro: il drago ha tre teste". Abbiamo sempre pensato che indicasse i figli di Rhaegar ma se indicasse i figli di Aerys che sarebbero rimasti in vita? Daenerys, Jaime e Cersei... ok, non sta molto in piedi ma ci ho provato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Inoltre adesso mi gioco l'asso, ovvero il LIBRONE Il mondo del ghiaccio e del fuoco. In questa opera bellissima, davvero un capolavoro di editoria e contenuti libidinosi, il maestro Yandels mentisce la voce che circolava sul fatto che Joanna Lannister avrebbe concesso la sua verginità ad Aerys e viene smentita anche quella che asserisce che il re si sarebbe preso troppe libertà con lei durante la cerimonia della messa a letto. Come si diceva? </span><span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Excusatio non petita, accusatio manifesta: perché occuparsi di smentire una voce in un libro di storia?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Ancora la storia del maestro Yendel riporta che dopo il matrimonio di Tywin e Joanna, celebrato nel 263, lady Lannister andò a vivere a corte come dama di compagnia della regina Rhaella e che dopo qualche tempo fu congedata dalla regina stessa senza nessuna spiegazione.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Fatto sta che nel 266 nacquero i gemelli. Purtroppo non viene riportato da nessuna parte in che anno Rhaella cacciò Joanna da corte perciò... ecco... anche questa teoria sta su con gli spilli e se Jaime ne venisse a conoscenza la sua faccia sarebbe probabilmente questa.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-NZdhLD883tA/XLIRUYRle1I/AAAAAAACXLQ/bE4zNIIrDJsE6wd1ROHt-MaEAXNhLEAbACLcBGAs/s1600/jtarg.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="159" data-original-width="318" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-NZdhLD883tA/XLIRUYRle1I/AAAAAAACXLQ/bE4zNIIrDJsE6wd1ROHt-MaEAXNhLEAbACLcBGAs/s400/jtarg.jpeg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #202124; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-variant-ligatures: none; letter-spacing: 0.2px; white-space: pre-wrap;">Poi ci sarebbe anche quella teoria che vorrebbe Jaime il principe che fu promesso ma... per oggi è abbastanza. E resta il fatto che sia un gran f... personaggio.</span></span></div>
Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3849346025492202549.post-73446347563191101322019-04-09T06:00:00.000+02:002019-04-13T08:50:36.432+02:00Consigli per la storia 3: La storia per la letteratura<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-XvBDYwJTrH0/XI1fJv_wCJI/AAAAAAACVfE/oLB6bYNWXT4U8lfwIXSYO-9BMN5OrEUtQCLcBGAs/s1600/IMG_20190316_145859-01.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-XvBDYwJTrH0/XI1fJv_wCJI/AAAAAAACVfE/oLB6bYNWXT4U8lfwIXSYO-9BMN5OrEUtQCLcBGAs/s400/IMG_20190316_145859-01.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Esiste una terza via per intraprendere lo studio della storia: partire dalla letteratura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La collana Problemi e Prospettive de Il Mulino è approfondita e scorrevole quanto basta per essere utilizzata sia nelle aule universitarie sia per consultazione da chi vuole avere un quadro generale sulle arti e sul periodo storico senza consultare proprio un libro di storia.</span></div>
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-dSiKxODo8BA/XI5yf5NHVPI/AAAAAAACVfo/WO1lg1oBBUQlmtVt4wTU1zr5hGzilVxZQCLcBGAs/s1600/IMG_20190317_170423-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1296" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-dSiKxODo8BA/XI5yf5NHVPI/AAAAAAACVfo/WO1lg1oBBUQlmtVt4wTU1zr5hGzilVxZQCLcBGAs/s320/IMG_20190317_170423-01.jpeg" width="259" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Vittorianesimo</span></td></tr>
</tbody></table>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono costruiti molto bene, ogni capitolo curato da un autore diverso, inquadrano il periodo sia dal punto di vista letterario che dal punto di vista storico e artistico in generale.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono opere dedicate a quei lettori di letteratura classica, in questo caso inglese, che desiderano una comprensione maggiore delle opere letterarie.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">C'è, ovviamente, tanta critica letteraria ma ci sono anche tante curiosità. Nel capitolo dedicato a Dickens, per esempio, viene descritto proprio il modo in cui l'autore lavorava, come circolavano i libri allora, quanto costavano, come avveniva la loro scrittura e la nascita della suspense, come funzionava la promozione dei libri e i rapporti tra il famoso scrittore e la Gaskell.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poiché inoltre la letteratura è presentata spesso come un monolite a sé stante (leggo il libro di Charlotte Bronte e chiudo) molto interessanti sono anche gli approfondimenti alle arti del periodo, soprattutto quelle figurative.</span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-Ib-roBzeW80/XI5yg7lMiOI/AAAAAAACVfs/Ls5vjoUMI2gojXTIzz-bqKIRZDXq9kKMQCLcBGAs/s1600/IMG_20190317_170528-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1214" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-Ib-roBzeW80/XI5yg7lMiOI/AAAAAAACVfs/Ls5vjoUMI2gojXTIzz-bqKIRZDXq9kKMQCLcBGAs/s320/IMG_20190317_170528-01.jpeg" width="242" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Vittorianesimo</span></td></tr>
</tbody></table>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non sono proprio un dinosauro ma ai miei tempi l'uso di internet era piuttosto costoso e avveniva a casa al computer perciò per ricordare i soggetti artistici di cui si parlava in questi libri dovevo servirmi dei ricordi delle lezioni di storia dell'arte. Adesso è fantastico! Se leggo di Turner o dei Preraffaelliti o del medievalismo architettonico e non ho idea di cosa sia posso immediatamente consultare immagini, di Mendelssohn posso ascoltare la musica.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Insomma: un buon testo e una disponibilità immediata di accesso alle fonti.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Credo che adesso questa collana sia fuori produzione ma se ne trovano abbastanza facilmente i volumi su Libraccio o Ebay se non vi dispiacciono le sottolineature.</span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Visto che non si trovano molto in giro vi lascio l'indice dei due in mio possesso.</span></div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-JMcoPh8aLwo/XI5yfv2yyGI/AAAAAAACVf4/WadNiXouV7ksLdFbj190IAkm1MHFeCbJACEwYBhgL/s1600/IMG_20190317_170513-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1296" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-JMcoPh8aLwo/XI5yfv2yyGI/AAAAAAACVf4/WadNiXouV7ksLdFbj190IAkm1MHFeCbJACEwYBhgL/s320/IMG_20190317_170513-01.jpeg" width="259" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Neoclassicismo</span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-Ib-roBzeW80/XI5yg7lMiOI/AAAAAAACVf4/1-TQ8ndURWsS8RXG2iPrXG93Q_KkDr5WACEwYBhgL/s1600/IMG_20190317_170528-01.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1214" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-Ib-roBzeW80/XI5yg7lMiOI/AAAAAAACVf4/1-TQ8ndURWsS8RXG2iPrXG93Q_KkDr5WACEwYBhgL/s320/IMG_20190317_170528-01.jpeg" width="242" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Neoclassicismo</span></td></tr>
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<br />Marmott79http://www.blogger.com/profile/09513898349655423962noreply@blogger.com0