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domenica 12 maggio 2019

Tra le pagine di Borges il finale di Game of Thrones?

Jon è Azor Ahai e ce lo dice Borges
Teorie, teorie ovunque.


Dopo i primi quattro episodi dell'ottava stagione sto disperatamente cercando un senso allo scempio: a ogni episodio mi dico "Beh! non è male!" ma poi ripasso scena per scena e ritrovo il nulla cosmico e tutto il dramma degli estranei e la paura per la lunga notte vengono liquidati con le parole di Davos a Tyrion sul dio della luce: "Facciamo il suo gioco, combattiamo le sue battaglie e vinciamo e poi...He fucks off, sparisce". Come a dire che non ci saranno spiegoni: non ne sono capaci.
Quindi, nell’eterna attesa che Giorgione Martin dia alle stampe il sesto libro delle Cronache cerco di darmelo io lo spiegone: provo a dare un senso a quanto ho visto ricercandolo nei temi assoluti perché nella serie TV davvero uno scopo sembra non esserci più, così come non c'è più trama, non c'è più storia, non ci sono più dialoghi e tutto sembra ricalcare lo scempio di Dorne.

Per chi è di fretta metto subito la teoria così non sarà obbligato a leggersi tutto il post, chi è curioso di sapere come ci sono arrivata può procedere con calma, magari sorseggiando un caffè.

TEORIA:
Arya Stark non ha eliminato il vero cattivone della saga ma solo il suo strumento, Bran è il vero cattivone: questa storia dell'immortalità e della conoscenza universale lo devasta e vuole porvi fine a qualunque costo, per questo ha creato gli Estranei, per ucciderlo o eventualmente uccidere tutto il genere umano compreso Bran o solo Westeros. La missione di Jon non si è ancora compiuta: sarà lui a uccidere Bran. Jon è Azor Ahai, evviva evviva.
Dimenticavo!
Sul trono di spade non siederà nessuno perché verrà distrutto.


Se avete qualche minuto da dedicare alla spiegazione continuate a leggere.

Il caso vuole che abbia appena terminato la lettura dell'Aleph di Borges, uno dei più grandi scrittori di letteratura fantastica e, per una fan delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, vi si trovano passi che è difficile non ricondurre all'amata saga perciò mi è venuto in mente che, magari, gli sceneggiatori possano aver preso spunto da Borges per la fine della serie televisiva.

Follia? Probabilmente ma ognuno ha la propria.

Procediamo per gradi: di cosa tratta "L'Aleph" di Borges?
Ci ritornerò probabilmente in un diverso post per riservare al magnifico autore argentino l'onore e lo spazio che si merita, però accenno qui di seguito alcuni temi che possono trovare echi nella saga di Martin.
Tre sono i temi principali che si possono riflettere nell’opera di Martin: il peso dell’immortalità, l'oppressione che suscita l’infinita conoscenza e il tema della morte come restituzione a sé stessi o all’infinito.

La mia tesi non credo avrà spazio nella serie ma potrebbe disperatamente giustificare quanto accaduto nella 8x3, nell’episodio La lunga notte, ovvero che gli Estranei siano creature del corvo a tre occhi il cui scopo è quello di chiamarli a ucciderlo e porre fine alla sua esistenza e al fardello della conoscenza universale, per restituirgli la sua umanità nella morte.
Per Borges è proprio la consapevolezza della propria mortalità che ci rende umani e fa di ogni momento, di ogni azione, qualcosa di importante. L’immortalità è una condanna, è la fine dell’umanità.
Ripeto: parlo solo della serie TV in questo caso poiché nei libri Corvo Brynden è ancora vivo e vegeto e sta trasmettendo a Bran la sua conoscenza.
Quando Bran arriva nella caverna dei Figli della Foresta oltre la barriera incontra il Corvo a tre occhi e questi lo inizia ai misteri dei veggenti verdi e lo guida nel passato (in una determinata direzione nel passato). Sappiamo che il Corvo è Brynden Rivers, figlio bastardo di re Aegon IV, già Primo Cavaliere di re Aerys I, mandato poi alla Barriera per l’uccisione di Aenys Blackfyre, ma non sappiamo se Brynden sia stato il primo corvo o se ce ne siano stati altri prima di lui.
Propendo per la seconda ipotesi: Brynden Rivers arriva alla Barriera nel 233 dopo la Conquista, nel 252 scompare e quando Bran arriva all’albero diga sono trascorsi almeno 48 anni (considerando che le nozze di Joffrey avvengono nel 300 d.C), in qualche modo intrappolato tra le radici dell’albero diga è condannato a vivere in eterno con tutta la conoscenza del mondo che letteralmente lo attraversa, sempre e contemporaneamente come la visione dell’Aleph di Borges.

Narra Borges:
Ogni cosa (il cristallo dello specchio, ad esempio) era infinite cose, poiché io la vedevo distintamente da tutti i punti dell’universo. Vidi il popoloso mare, vidi l’alba e la sera, vidi le moltitudini d’America, vidi un’argentea ragnatela al centro d’una nera piramide, vidi un labirinto spezzato (era Londra), vidi infiniti occhi vicini che si fissavano in me come in uno specchio, vidi tutti gli specchi del pianeta e nessuno mi rifletté, (…) vidi convessi deserti equatoriali e ciascuno dei loro granelli di sabbia, vidi ad Inverness una donna che non dimenticherò, vidi la violenta chioma, l’altero corpo, vidi un tumore nel petto, (…) vidi tutte le formiche che esistono sulla terra, vidi un astrolabio persiano, vidi un cassetto della scrivania (..) vidi la circolazione del mio oscuro sangue, vidi il meccanismo dell’amore e la modificazione della morte, vidi l’Aleph, da tutti i punti, vidi nell’Aleph la terra e nella terra di nuovo l’Aleph e nell’Aleph la terra, vidi il mio volto e le mie viscere, vidi il tuo volto, e provai vertigini e piansi, poiché i miei occhi avevano visto l’oggetto segreto e supposto, il cui nome usurpano gli uomini, ma che nessun uomo ha contemplato: l’inconcepibile universo.
Beh, non so a voi ma a me questo passo ha ricordato tantissimo la visione che ha Bran quando viene portato in salvo da Meera, quella del "Burn them all!" insomma, l'Aleph provoca la stessa visione nel protagonista di Borges, una visione di tutto contemporaneamente, magnifica e terrificante allo stesso tempo.

Spiega lord Brynden a Bran:
“Il tempo è differente per un albero che per un uomo. Sole, terra e acqua: sono queste le cose che un albero-diga capisce, non giorni, anni e secoli. Per gli uomini, il tempo è un fiume. Siamo intrappolati nel suo flusso, corriamo dal passato al presente, sempre nella stessa direzione. La vita degli alberi è differente. Loro attecchiscono, crescono e muoiono in un solo posto e il fiume del tempo non li smuove. La quercia è la ghianda, la ghianda è la quercia. E l’albero-diga… mille anni umani per un albero-diga sono un attimo, e da queste porte tu e io possiamo scrutare nel passato.»” (...) “Un albero-diga vivrà per sempre, se lasciato indisturbato. Per loro le stagioni trascorrono in un battito d’ali di falena, passato, presente e futuro sono una cosa sola. E la tua vista non sarà limitata al tuo parco degli dèi. I cantori hanno scolpito degli occhi nei loro alberi del cuore per risvegliarli, e sono quelli i primi occhi che un nuovo essere verde impara a usare… Col tempo, però, vedrai ben al di là degli alberi stessi.”
Le visioni del protagonista Borges continueranno ad ossessionarlo per giorni fino alla distruzione dell'Aleph.
Corvo Brynden ce l'ha fatta a sfuggire alla condanna assicurandosi prima di avere un successore e lo stesso Bran desidererà porre fine alla sua vita e questo è il messaggio che passa al Night King: lo attrae a Winterfell e si mette in bella mostra allo scoperto nel parco degli dèi, quando il Night King arriva gli ordina di ucciderlo guardandolo prima in faccia e poi indugiando con lo sguardo sulla sua spada. Il Night King riceve il messaggio sorpreso e fa per obbedire quando arriva Arya e manda all'aria i piani del fratello.

Rimane un paradosso non chiarito (uno dei tanti): nell'episodio 8x2 viene spiegato che il Night King vuole la fine dell'umanità e per ottenerla vuole iniziare proprio con l'uccidere Bran che della storia dell'umanità è il custode. Dietro la volontà del Night King ci sarebbe Bran e il NK non sarebbe altro che uno strumento, questo farebbe di Bran il vero villain della storia
Di qui le teorie che si inseguono da anni sulla probabile identità Bran-NK: in una linea temporale parallela Bran-Corvo, per sfuggire alla condanna della conoscenza e dell'immortalità, sarebbe tornato indietro nel tempo, sempre più indietro per creare il Night King che nel futuro lo avrebbe ucciso.

Può essere Bran diventato così malvagio?
Sì e il perché lo troviamo di nuovo nelle pagine di Borges.

Ne "La scrittura del dio", uno dei racconti contenuti nella raccolta "L'Aleph", il protagonista Tzinacan riesce a decifrare la sentenza magica che dio avrebbe scritto nel primo giorno della creazione per scongiurare i mali che sarebbero accaduti alla fine dei tempi: una sentenza di quattordici parole, quaranta sillabe.
Decifrata la magica sentenza Tzinacan si rifiuta di pronunciarla
"È una formula di quattordici parole casuali (che sembrano casuali) e mi basterebbe pronunciarla ad alta voce per essere onnipotente. Mi basterebbe dirla per abolire questo carcere di pietra, perché il giorno invadesse la mia notte, per essere giovane e immortale, perché il giaguaro lacerasse Alvarado, per affondare il santo coltello in petti spagnoli, per ricostruire la piramide e l’impero. Quaranta sillabe; quattordici parole, e io, Tzinacàn, governerei le terre governate da Moctezuma. Ma so che mai dirò quelle parole, perché non mi ricordo più di Tzinacàn. Muoia con me il mistero che è scritto nelle tigri. Chi ha scorto l’universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell’uomo è lui. Quell’uomo è stato lui e ora non gl’importa più. Non gl’importa la sorte di quell’altro, non gl’importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno. Per questo non pronuncio la formula, per questo lascio che i giorni mi dimentichino, sdraiato nelle tenebre."
Chi ha la conoscenza di tutto e l'immortalità non ha più interesse nella vita, né nella sua né in quella degli altri, tutto gli diventa indifferente: sé stesso, i propri amici e familiari, la stessa umanità perde valore.
Il colloquio che Bran ha con Tyrion durante il banchetto che segue la vittoria della lunga notte Bran lo conferma: 
"Bran: non voglio più nulla, oramai
Tyrion: Ti invidio
Bran: Non dovresti invidiarmi"

Borges ci ricorda inoltre ne L'Immortale" che il fine ultimo di chi ha guadagnato la vita eterna è quello di perderla e per questo il protagonista del racconto si mette alla ricerca della fonte che lo libererà dall'immortalità
"Esiste un fiume le cui acque danno l'immortalità; in qualche regione vi sarà un altro fiume, le cui acque la tolgono. il numero dei fiumi non è infinito; un viaggiatore immortale che percorra il mondo finirà, un giorno, con l'aver bevuto da tutti. Ci proponemmo di scoprire quel fiume. (...) Tutto, tra i mortali, ha il valore dell'irrecuperabile e del causale. Tra gl'Immortali, invece, ogni atto (e ogni pensiero) è l'eco d'altri che nel passato lo precedettero, senza principio visibile, o il fedele presagio di altri che nel futuro lo ripeteranno fino alla vertigine. Non c'è cosa che non sia come perduta tra infaticabili specchi. Nulla può accadere una sola volta, nulla è preziosamente precario."
Nulla è preziosamente precario, nemmeno la vita dei propri cari, nemmeno l'umanità.

Ecco perché Bran deve essere ucciso: perché in ogni momento di questa linea temporale Bran potrebbe di nuovo viaggiare nel passato e ricreare un nemico che alla fine ponga fine al Bran nel futuro senza preoccuparsi di risparmiare il resto dell'umanità. Il desiderio che ha Bran di morire è talmente grande da offuscare qualunque altro sentimento.

A questo punto sorridano i fan di Jon Snow!!! Sorridano tutti quelli che hanno gridato allo scandalo quando hanno visto Arya uccidere il NK, sorridano coloro che sono stati presi da attacchi di panico al pensiero che Arya Stark potesse essere Azor Ahai, il guerriero destinato a salvare l'umanità:

Arya Stark non è Azor Ahai, non ha eliminato il vero nemico dell'umanità, solo il suo strumento.

In questo momento è rimasto un personaggio che ha una missione da compiere, anche se non sa quale perché ovviamente lui non sa mai niente, un personaggio riportato in vita dal signore della luce per uno scopo che ancora non ci è stato chiarito: Jon Snow.
Perché Bran non abbia semplicemente chiesto a qualcuno che passava lì a Grande Inverno di ucciderlo non è chiaro... forse semplicemente Bran non può essere ucciso da un essere umano vivente, ecco perché ha creato gli Estranei ed ecco perché solo Jon (che è morto, lo ricordiamo) può ucciderlo.
Teoria più, teoria meno... ormai quasi tutto ha senso.

Ok! 
Ma alla fine chi siederà sul trono di spade?
Nessuno. Anche questo potrebbe dircelo Borges, nel "Deutsches Requiem":
"Molte cose bisogna distruggere, per edificare il nuovo ordine (...) Che il cielo esista anche se il nostro luogo è l'inferno"
Il trono deve essere distrutto per costruire un nuovo mondo, le convenzioni devono essere sovvertite. Il raggiungimento di questo scopo richiederà sacrifici.
Di qui la definizione che Martin stesso diede del finale delle Cronache: un finale agrodolce.

A questo punto è anche possibile che il primo tentativo di uccidere Bran con la daga sia stato organizzato addirittura dallo stesso Bran, un Bran un po' impacciato, un po' Willie il Coyote che negli anni le ha tentate tutte per togliersi la vita... ma questa è un'altra storia.

domenica 28 aprile 2019

Jenny of Oldstones song - Analisi del testo?


NO SPOILER QUI!
Solo farneticazioni a ruota libera prima di vedere l'episodio 3 dell'ottava stagione.

Perdonatemi ma sono andata in trip totale con la canzone di Jenny di Vecchie Pietre.

Il post in cui faccio riferimento al possibile significato della canzone lo trovate qui, insieme a tutte le citazioni di Jenny nei libri e alla versione bellissima di Florence + The Machine con video struggentissimo.

Mentre scrivevo l'altro post però mi sono resa conto che non sarei riuscita a infilare tutto quello che avrei voluto e quel che volevo era riprendere le parole del testo e rivederle tutte, fase per frase, cercando di coglierne il significato.

High in the halls of the kings who are gone
Jenny would dance with her ghosts
The ones she had lost and the ones she had found
And the ones who had loved her the most

The ones who'd been gone for so very long
She couldn't remember their names
They spun her around on the damp old stones
Spun away all her sorrow and pain

And she never wanted to leave, never wanted to leave
Never wanted to leave, never wanted to leave

They danced through the day

And into the night through the snow that swept through the hall
From winter to summer then winter again
Til the walls did crumble and fall

La prima strofa è anche l'unica che si ritrova nel testo di Martin

High in the halls of the kings who are gone
Ci sono tre possibili sale di re estinti:
  • Summerhall, Sala dell'Estate, dove trovò morte gran parte dei Targaryen insieme alla stessa Jenny di Vecchie Pietre
  • La sala del trono di King's Landing dei Baratheon/Lannister
  • le Cripte di Grande Inverno che contengono le spoglie dei Re e dei Protettori del Nord
Visto che la canzone viene cantata a Grande Inverno e che ci stiamo preparando alla grande battaglia sono portata a credere che si faccia riferimento alle Cripte.
Ora... chi è quel she?
would dance with her ghosts - The ones she had lost and the ones she had found - And the ones who had loved her the most
Sono abbastanza convinta che nel testo di questa canzone possa essere descritta parte della Grande Battaglia, almeno la parte che si svolgerà nelle cripte

La cripta di Grande inverno

 “ospitava i defunti della Casa Stark. Ai piedi dei signori di Grande Inverno stavano accucciati grossi metalupi; i volti scolpiti nelle pietre che sigillavano le tombe li osservarono passare con occhi privi di luce che scrutavano in eterne tenebre. Nell'alone luminoso in movimento, quelle figure di granito parevano agitarsi sui loro scranni, protendersi verso i vivi. Secondo l'antica tradizione, una spada lunga di ferro era posata di traverso sulle ginocchia di ognuno di essi, per consentire loro di tenere gli spiriti della vendetta imprigionati nelle cripte. La ruggine aveva divorato la lama più antica, lasciando solamente poche tracce rossastre là dove il metallo era rimasto in appoggio sulla pietra. Ned si chiese se questo poteva significare che ora gli spettri erano liberi di vagare nel castello, ma non volle crederci.” (Il Trono di Spade - Ned, 4)
Ned e Robert nelle cripte di Grande inverno
Thomas Denmark
  
Dunque sappiamo che di molte spade non è rimasta che una traccia di ruggine mentre le spade di Lord Rickard e di Brandon Stark, nonno e zio di Jon, sono state prese da Meera e Brandon nella fuga da Grande Inverno occupata dai Greyjoy. Più tardi Bran osserverà che anche Hodor ha preso una spada dalle cripte, è antica, arrugginita e senza più filo della lama (Tempesta di spade, Capitolo 9, Bran). Se la leggenda che ricorda Ned fosse vera ci sarebbero parecchi spiriti degli Stark, abbastanza incazzati, con spade ridotte a polvere e quindi liberi di vendicarsi... o combattere.
A questo potrebbe riferirsi la strofa
The ones who'd been gone for so very long
A questo punto ritorna la domanda: chi è quel she?

Inutile nasconderlo: in uno dei trailer dell'ottava stagione si vede chiaramente Arya che corre nelle cripte e la si vede anche brandire la lancia forgiata da Gendry con punte di vetro di drago, una buona idea combattere con un'arma lunga se si è piccolini. 
Nota: dal disegno che Arya dà a Gendry sembrerebbe che questa lancia possa dividersi in due parti... vedremo quale sorpresa ci riserveranno gli showrunners.
Nella forma dell'arma e nella storia di Arya c'è un richiamo, forse voluto, a Symeon Occhi-di-stelle, un personaggio mitico dell'Età degli Eroi menzionato in tutti i libri delle Cronache,:Symeon è un cavaliere che perde entrambi gli occhi e che riempie le orbite vuote con un paio di zaffiri a forma di stelle. La sua arma è un lungo palo provvisto di lame alle estremità, che fa roteare tra le mani abbattendo due avversari per volta. Alcune leggende riportano che Symeon sarebbe diventato un Estraneo, da qui l'azzurro degli occhi scambiato per zaffiri... un particolare agghiacciante se si pensa a come possa terminare la battaglia.
Symeon Occhi-di-Stelle di Roman Papsuev
The ones she had lost and the ones she had found - And the ones who had loved her the most - The ones who'd been gone for so very long - She couldn't remember their names

Come sappiamo nelle cripte sono seppelliti i re e i protettori del Nord, alcuni sono morti da talmente tanti anni che non se ne conosce nemmeno il nome però ce ne è uno in particolare che ha amato Arya: suo padre Ned
They spun her around on the damp old stones - Spun away all her sorrow and pain
La fanno girare sulle vecchie pietre umide, le pietre delle cripte, mandano via le sue sofferenze
And she never wanted to leave, never wanted to leave - Never wanted to leave, never wanted to leave
Arya non avrebbe mai voluto lasciare Grande Inverno ma spero davvero che la lasci adesso e che il suo destino non sia quello di restare per sempre lì confinata.
They danced through the day - And into the night through the snow that swept through the hall
Il riferimento alla danza potrebbe richiamare il combattimento, dopotutto il primo maestro di Arya, Syrio Forel, la stava addestrando proprio alla danza dell'acqua ovvero un modo di guerreggiare con la spada.
Danzano attraverso il giorno, nella Notte (nel re della Notte?) attraverso la neve dilagata attraverso il muro.
La Notte e la neve possono riferirsi agli Estranei, probabilmente non al Re della Notte dello show perché mi sembrerebbe più giusto che lo facesse fuori Jon o Bran ma sono abbastanza fiduciosa per una vittoria dei vivi o almeno per la sopravvivenza di alcuni di loro.

From winter to summer then winter again- Til the walls did crumble and fall

Sappiamo che il ciclo delle stagioni in GoT comprende solo inverno ed estate... Questo inverno cadranno muri: è caduta la Barriera, cadranno probabilmente le mura di Grande Inverno e di Approdo ma non escludo che cadano anche le barriere delle convenzioni, la famosa ruota che Dany diceva di voler spezzare (a parole perché a fatti vuole restaurarla quella ruota). Una delle convenzioni maggiori di Westeros è che le figlie femmine sposino Lord di qualche castello e diventino Ladies e diano alla luce altri Lord e Ladies... 
"That's not me" disse Arya: non fa per lei. La sua storia, all'interno dei libri e dello show, è già contro le convenzioni sociali.

Questa particolare interpretazione riguarderebbe quasi solo Arya (fate che viva, fate che viva, fate che viva!!!!) ma potrebbe riguardare anche Jon, che non è una she ma facciamo ceh ce ne dimentichiamo per un po' ok?

C'è qualcosa che mi fa pensare che la canzone si riferisca a Jon perché legato direttamente alle Cripte, in questo caso lo spirito perduto, The ones she had lost, si potrebbe riferire a Ned Stark mentre lo spirito trovato, the ones she had found, si riferirebbe a Lyanna Stark che Jon ha appena scoperto essere sua madre.
They danced through the day - And into the night through the snow
Anche qui potrebbe essere un riferimento alla Lunga notte che il Re della Notte vuole portare oppure "danzano nella Notte", nel Re della Notte, potrebbe annunciare l'uccisione del Re della Notte da parte di Jon in alleanza con i suoi spiriti.
From winter to summer then winter again
Quello che mi preoccupa in questa strofa è che si concluda con l'inverno... in questo caso l'esito della battaglia significherebbe una sconfitta.
Oppure potrebbe riferirsi all'inverno che seguì la falsa primavera del Torneo di Harrenhal, e che vide sposi Rhaegar e Lyanna, quindi l'estate della giovinezza di Jon e infine l'inverno di adesso... magari l'ultimo inverno.
the snow that swept through the hall
Questo verso specifico potrebbe riferirsi agli Estranei che irrompono nelle cripte e ricorda, nei libri, la visione che ebbe Jojen a Grande Inverno a proposito del mare che entrava dalle mura, poco dopo quella visione, Theon e i suoi uomini di ferro presero il castello.
Til the walls did crumble and fall
Che i muri debbano cadere non c'è dubbio: lo stesso nome Winterfel potrebbe annunciare in sé l'idea di caduta, no?
In senso metaforico, potrebbero cadere tutte le divisioni tra casate e possedimenti e fare di Westeros un unico vero Regno, dopotutto già regni come Dorne e Alto Giardino sono caduti. Potrebbe riferirsi alla caduta del vecchio sistema politico e la nascita di uno nuovo.
Potrebbe riferirsi inoltre alle barriere delle convenzioni, al fatto che i Sette Regni non abbiano mai avuto una regina, alla famosa ruota che Daenerys vuole rompere "I want to break the wheel".

Così come la canzone può voler dire tutto e il contrario di tutto per quanto riguarda il futuro re/regina dei sette Regni (vedi spiegone qui), anche analizzando il testo più attentamente la conclusione delle Cronache (della canzone) resta sibillina.

Ciò che è abbastanza chiaro però è che, comunque vada, la canzone di Jenny rivela il finale delle Cronache del ghiaccio e del fuoco:
  • lo rivela in relazione all'unione tra un discendente di Valyria e un discendente dei primi uomini (Daeron-Jenny, Rhaegar-Lyanna, Daenerys-Jon)
  • In relazione a qualcuno che dovrà rinunciare al trono
  • In relazione a muri o barriere che crollano
  • In relazione al ciclo estate - inverno
  • In relazione ai morti, agli spettri che danzano (ehi!!!! Dimentichiamo come si chiama il metalupo di Jon!!!) GHOST!
The ones who'd been gone for so very long
She couldn't remember their names
They spun her around on the damp old stones
Spun away all her sorrow and pain


They danced through the day

And into the night through the snow that swept through the hall
From winter to summer then winter again
Til the walls did crumble and fall

Mio marito ritiene che alla fine moriranno tutti e sopravvivrà solo Arya che rinuncerà al trono per salpare verso occidente e dichiarerà la Repubblica. Tanto ormai tutto è possibile.

Sono solo farneticazioni, arrovellamento di volute cerebrali per ingannare l'attesa... in qualche modo bisognerà pur passare il tempo, io non ce l'ho Pod che mi canta davanti al camino.

mercoledì 24 aprile 2019

Jenny Of Oldstones - E i fan delle Cronache vanno in brodo di giuggiole


Avvertimento:
Quello che leggerete tra le prossime righe non contiene spoiler riguardanti l'ottava stagione ma contiene riferimenti ai libri terzo e quinto della Canzone del Ghiaccio e del Fuoco (o Cronache come è piaciuto chiamarla alla Mondadori).

Il secondo episodio dell'ottava stagione di Games of Thrones ha riservato ai lettori appassionati di questa saga un vero e proprio momento di giubilo, di goduria oserei quasi dire: la canzone di Jenny di Vecchie Pietre. Il momento è altamente emotivo, le parole riportano alla mente episodi mai narrati nella serie ma si ricollegano delicatamente con quanto accade e quanto sta per accadere.

Ma chi era questa Jenny di Vecchie Pietre? 

Un passo indietro. (sotto vi metto l'albero genealogico Targ)
Duncan Targaryen era il primogenito di Aegon V (l'Egg invocato da maestro Aemon sul letto di morte per il quale questi si fece da parte nella successione al trono, ricordate?) e destinato al trono, sua madre era Betha la Nera, una Blackwood (quindi legato ai primi uomini). Duncan venne promesso in matrimonio a una figlia di Casa Baratheon ma mentre viaggiava per le Terre dei Fiumi si invaghì di una fanciulla locale chiamata Jenny di Vecchie Pietre che diceva di discendere dai re dei primi uomini; nel villaggio si diceva fosse mezza svitata, altri dicevano fosse una strega. Fatto sta che Duncan la prese per moglie e rinunciò al trono per lei, il trono passò al secondo dei figli di Aegon V: Jaehaerys II. Per rimediare all'onta procurata ai Baratheon, Aegon V diede sua figlia Rhaelle in sposa all'erede di Capo Tempesta Ormund. Per questo la donna rossa Melisandre è tanto interessata al sangue dei fratelli e dei figli di Robert: perché sono nipoti di Rhaelle e possiedono dunque sangue Targaryen, sangue di re.
Torniamo a Jenny: a corte portò con sé un'anziana e strana donna, una strega dei boschi che convinse Jaehaerys II, erede di Aegon V dopo che Duncan aveva rinunciato, a far sposare tra loro i suoi figli Aerys e Rhaella perché dalla loro unione doveva nascere, disse la strega, il principe che fu promesso.

Su altri siti potrete trovare spiegazioni che citano Jenny come colei che profetizzò a Jaehaerys del Principe, non è così: fu la strega dei boschi di Jenny a farlo.

Aerys e Rhaella si sposarono e dalla loro unione nacquero Daenerys Nata dalla Tempesta bla bla bla e Rhaegar, il padre di Jon.

Ripassino dell'albero genealogico!
Tenete presente che per ragioni di trama nella serie TV hanno eliminato Jaehaerys e dunque Aerys è figlio di Aegon V e fratello di Duncan... ai fini della canzone di Jenny non cambia molto solo che Jenny sarebbe la zia di Rhaegar e Daenerys e non la prozia... Ripeto che non cambia nulla perché in entrambi i casi nessuno dei due l'avrebbe comunque conosciuta.


Discendenza di Aegon V l'Improbabile
Discendenza di Jaehaerys II figlio di Aegon V
Mentre Rhaegar nasceva però, Aegon V, ossessionato dall'idea di riportare in vita i draghi come gran parte dei Targaryen, durante la festa a Sala dell'Estate per l'imminente nascita del nipote, trasformò la sua ossessione in un'immensa tragedia che non trova testimoni rimasti in vita: bruciò il palazzo con tutti i partecipanti alla festa, nessuno sopravvisse tranne Aerys II, Rhaella e Rhaegar che non erano presenti. E tranne la strega dei boschi che Jenny si era portata a corte: la strega continuerà a vivere ma si trasferirà a Cuore Alto nelle Terre dei Fiumi dominate da Casa Tully.
Summerhall - Marc Simonetti
Fin qui il recap ma perché è importante questa storia?
E' importante perché nei libri viene esplicitamente detto che la strega dei boschi portata da Jenny profetizzò a Jaehaerys che dall'unione di Aerys e Rhaella sarebbe nato il Principe che fu promesso. Nessuno conosce l'autore della canzone di Jenny ma c'è chi suppone che sia lo stesso Rhaegar Targaryen.
Nel Libro IV, A Feast for Crows, Cersei ricorda il torneo di Harrenhal e il momento in cui Rhaegar cantò. Mi piace pensare che fu proprio allora che Rhaegar cantò la canzone di Jenny.
“Quella sera il principe suonò l’arpa e la fece piangere. Quando gli era stata presentata, Cersei rischiò quasi di annegare nei suoi malinconici occhi viola. “Lo hanno fatto soffrire” ricordò di avere pensato “ma quando saremo sposati io guarirò le sue ferite.”
Ad aggiungere concretezza alla profezia arriva la scena successiva dell'episodio che vede Jon e Daenerys nella cripta di Grande Inverno: entrambi nati nella linea di Rhaella e Aerys, entrambi possibili principi che furono promessi o forse, chissà, genitori del principe.
Altro motivo per cui potrebbe essere importante la canzone di Jenny è il fatto che per amore qualcuno rinunciò al trono: Duncan Targaryen, principe delle Libellule, rinunciò al trono per amore di Jenny. Potrebbe essere interpretato come la rinuncia di un Targaryen  (Dany) per un discendente dei primi uomini (Jon) oppure la rinuncia di un uomo (Jon) per amore di una donna (Dany)... comunque vada, dunque, la profezia è talmente sibillina che potrebbe avverarsi anche se nell'episodio 8x2 la musica sembrerebbe sottolineare palesemente chi dei due siederà sul trono... sempre che alla fine della storia ci sia ancora un trono su cui sedere.

È bene tener presente che in GoT, nello show televisivo, la musica ha una funzione narrativa ed esplicativa: non si dice mai esplicitamente, per esempio, che fine abbia fatto Ghiaccio, la spada di Ned: quello che vediamo e sentiamo è Tywin Lannister che assiste mentre da una grande spada ne vengono riforgiate altre due e in sottofondo scorre il tema di Winterfell che sfuma in quello delle Piogge di Castamere.
Jenny di Vecchiepietre ritratta con i fiori nei capelli
Non sappiamo se nello show verrà direttamente citata questa particolare profezia del principe che fu promesso, mi sentirei di escluderlo per motivi di tempo, però i produttori hanno mostrato, in questo episodio, che non l'hanno dimenticata e lasciano aperta ogni possibilità.
Inoltre non è la prima volta che nello show viene citata Jenny di Vecchiepietre: il suo nome viene menzionato già nella 7x5 quando Sam, alla Cittadella, cerca di convincere i maestri a prestar fede al messaggio arrivato da Maestro Wolkan di Grande Inverno sul pericolo degli estranei. I maestri prendono le parole di Wolkan a ridere e uno di loro dice:
"Sembra la storia di Jenny di Vecchie Pietre, la ciarlatana che diceva di discendere dai figli della foresta, o quella di Lodos, il profeta secondo cui il Dio Abissale avrebbe ucciso Aegon il Conquistatore"
Ora un paio di riferimenti libreschi per approfondire al termine dei quali ho inserito il video su YouTube della canzone di Jenny cantata da Florence + The Machine.


Jenny di Vecchiepietre viene menzionata per la prima volta nel Libro terzo delle Cronache (capitolo 22 - Arya): la Fratellanza senza Vessilli si trova a Cuore Alto, un luogo sacro ai Figli della Foresta che conserva ancora un anello di alberi diga. In questo luogo magico incontrano una strana creatura, piccola di statura e con gli occhi rossi che ad Arya ricordano quelli di Spettro, il metalupo albino di Jon. Dalla descrizione è naturale associarla alla strega dei boschi di Jenny. Questa donna fornisce a Beric e ai suoi compagni informazioni sulla guerra in corso e visioni confuse su quel che avverrà, in cambio chiede che Tom Settecorde le canti la sua canzone preferita
 “«Oh, aye. La canzone della mia Jenny. Ce n'è forse un'altra?» Tom si mise a cantare, e la donna-spettro chiuse gli occhi, ondeggiando lentamente avanti e indietro, mormorando le rime. E piangendo.”
prima però aveva incontrato gli occhi di Arya che la fecero tremare
Gli occhi rossastri della donna-spettro la scrutarono. «Io ti vedo» sussurrò. «Sì, ragazza-lupo, io ti vedo. Bimba del sangue. Pensavo che fosse il lord a puzzare di morte…» La nana cominciò a singhiozzare, il suo minuscolo corpo si scuoteva. «Sei crudele a venire sulla mia collina, crudele. Mi sono strangolata di dolore a Sala dell'Estate, non voglio nessuna parte del tuo dolore. Vattene via da qui, cuore nero. Vattene via!»”
Ritroviamo Jenny a metà del Libro III: Catelyn ricorda la sua giovinezza, quando giocava a essere Jenny, con i fiori nei capelli e Petyr Baelish interpretava Duncan Targaryen, il suo innamorato.  
Libro III - Catelyn 45
“«C'è una canzone» ricordò Robb. «Jenny di Vecchie Pietre, con i fiori nei capelli.» «Alla fine, tutti noi diventiamo canzoni. Se siamo fortunati.» Quel giorno lontano, Catelyn aveva giocato a essere Jenny, si era messa perfino dei fiori tra i capelli. E Petyr Baelish, molto prima che diventasse Ditocorto, aveva fatto finta di essere il suo principe delle Libellule. Catelyn non poteva aver avuto più di dodici anni, e Petyr era solo un bambino.” (...) L'unico fratello che mi rimane è Jon. Se io dovessi morire senza eredi, voglio che sia lui a succedermi quale re del Nord.»”
È singolare come Martin abbia voluto associare la figura di Jenny ai desideri di Robb e quindi al personaggio di Jon. Martin ha posto i nomi di Jenny e Jon, apparentemente senza alcun legame tra loro, nella stessa pagina. Martin non lascia cose al caso (ricordate il nome di Hodor? Ok, nei libri non siamo ancora arrivati a quel punto ma ci sarà, forse diverso ma ci sarà, lo ha ammesso Martin). In questo brano si parla di Jon e di Jenny, Jenny è la protagonista della canzone che cantava Rhaegar; Jon è suo figlio, Rhaegar era ossessionato dall'idea del principe che fu promesso, Jon viene designto da Rob come suo successore a re del Nord.

Le prime parole della canzone vengono citate in conclusione del libro III, cantate da Tom Settecorde 
“La melodia era dolce e triste. Una melodia che Merrett conosceva. Su nelle sale dei re scomparsi, Jenny danzava con i suoi fantasmi
Introducono Lady Stoneheart e l'inizio della sua vendetta contro i Frey che l'hanno uccisa al banchetto delle Nozze Rosse.


Martin torna sulla storia di Jenny di Vecchie pietre nel libro V: Daenerys chiede a Ser Barristan del matrimonio dei suoi genitori, un matrimonio senza amore:
"«Perché si sposarono, se non c’era amore fra loro?» «Ordine di tuo nonno. Una strega dei boschi gli aveva detto che il principe promesso sarebbe nato dalla loro linea di sangue.» «Una strega dei boschi?» ripeté Dany, stupita. «Venne a corte con Jenny di Vecchie Pietre. Una creatura rachitica, grottesca a vedersi. Una nana, disse molta gente, ma cara a lady Jenny, che ha sempre sostenuto che si trattava di una figlia della foresta.» «Che ne è stato di lei?» «Sala dell’Estate.» Un nome gravido di distruzione.” (Libro V - Daenerys 4)
I fan hanno grossi sospetti invece che la vecchia non sia morta a Sala dellEstate (Summerhal) ma sia il fantasma di Cuore Alto.
La canzone di Jenny di Vecchie Pietre si incrocia così con la linea di sangue Targaryen che darà origine sia a Jon, figlio di Rhaegar e nipote di Aerys II, sia a Daenerys, figlia di Aerys II.
Una casualità che i produttori David Benioff e D. B. Weiss abbiano voluto concedere ai lettori questo Easter Egg proprio il giorno di Pasqua.
La profezia della strega di Jenny può voler dire tutto e niente ovviamente: dalla linea di sangue di Rhaella e Aerys discendono sia Jon che Daenerys, entrambi possono dover rinunciare al trono per amore dell'altro però ritengo anche che sia stato importante inserirla in questo episodio, un episodio in cui apparentemente non accade nulla, in cui non ci sono grandi discorsi o azioni, solo addii... forse una rivelazione c'è...

Questo post termina qui, lunedì torno però con un'analisi più approfondita del testo della canzone e vedremo se ci rivelerà altri particolari che ci erano sfuggiti.
Vi lascio con questo splendido video che ha per sottofondo la canzone di Jenny nella versione di Florence+ The Machine



lunedì 15 aprile 2019

In Got We Trust! E teoria su Jaime Lannister



IT'S GOT DAAAAAAAAAAAY!!!!!!!!

Sto scrivendo alle 6 di mattina del 15 aprile 2019 e sono trascorse due ore dalla messa in onda in mondovisione della Prima Puntata dell'Ultima Stagione di GOT.
Sono in fibrillazione più di un gatto davanti a una scatoletta di tonno

Non ce l'ho fatta a guardarlo in diretta: trascorrerò tutta la giornata lontana da ogni possibile spoiler, terrò chiuso Facebook, non guarderò storie a rischio e terrò il pollice sul cellulare pronto a scorrere più veloce della luce nel feed di IG in caso di sospetta anticipazione perché se è vero che in letteratura le sorprese non le gradisco e preferisco conoscere la trama in anticipo, per quanto riguarda il cinema e le serie TV è vero l'esatto contrario: nulla deve essermi rivelato prima del momento, pena, in ordine, l'avvelenamento, lo scuoiamento, la decapitazione e il rogo con fuoco di drago.

Vi ho promesso su IG una teoria sbomballata sul mio personaggio preferito di Got e le promesse vanno mantenute.
Iniziamo con il dire chi è il mio personaggio preferito: incredibilmente è Jaime Lannister, la sua evoluzione all'interno della serie, e soprattutto all'interno dei libri, è bellissima, poetica, il suo tormento per l'amore sbagliato e per l'uccisione del re che doveva proteggere, la sua trasformazione in fine stratega e negoziatore (parlo soprattutto delle Cronache) mi hanno portata a prediligerlo su tutti, persino su Arya che, a primo impatto, sembrerebbe la più vicina a me.
Ci siete ancora o mi avete abbandonata per la terribile ammissione?
Ci siete ancora anche se dico che quando ascolto The Reynes of Castamere mi alzo in piedi e metto la mano sul cuore?
Perché se ci siete ancora non ho ancora finito.

Sin da quando ho iniziato ad appassionarmi a questa saga ho letto della teoria che vuole che Tyrion sia figlio di Aerys II: nei libri si racconta di come, alla sua nascita, si fosse diffusa la diceria che possedesse una coda, nel librone Il mondo del ghiaccio e del fuoco si ricorda che re Aerys non disdegnava lady Joanna, moglie di Tywin Lannister e che più di una volta, nati i gemelli, si era lasciato sfuggire qualche battuta osé su di lei. Si racconta che Tyrion da piccolo sognasse di possedere un drago e, nella serie, è proprio Tyrion che libera i draghi di Daenaerys e loro, incredibilmente, si lasciano liberare senza aggredirlo.
Ecco, questo episodio di Tyrion che libera i draghi a Meereen è solo nella serie: nei libri le cose avvengono diversamente, non dico come e cosa per non anticipare nulla a chi volesse un giorno leggere i libri ma Tyrion, nei libri, non ha assolutamente nessun contatto con i draghi di Daenerys: figuratevi che alla fine del quinto libro Dany si trova ancora nel mare d'erba dopo essere fuggita con Drogon dalla fossa di combattimento di Meereen.

A supportare il fatto che Tyrion non sia figlio di Aerys II vengono in aiuto anche le parole che lady Genna, sorella di Tywin e zia di Jaime, rivolge a quest'ultimo riguardo le doti politiche dei due fratelli Lannister: 
"Tesoro, ti conosco fin da quando eri un poppante al seno di Joanna. Tu sorridi come Gerion e combatti come Tygett, e hai in te anche qualcosa di Kevan, altrimenti non porteresti il mantello bianco... ma è Tyrion il figlio di Tywin". 
Detto così non ha un grande impatto ma inserito nel contesto del quarto libro (un libro bellissimo e snobbatissimo dalla maggior parte dei fans) ha un peso rilevante: Genna e Jaime stanno discutendo sull'eredità morale di Tywin e Genna dichiara che il vero successore nell'arte politica di Tywin sia Tyrion. 

Fino a ora ho confutato, brevemente la tesi di Tyrion, quello che voglio asserire è che sia Jaime, e dunque anche Cersei, il figlio di Aerys II.
Ricordate Ser Barristan Selmy (altro personaggio meraviglioso)? Disse a Daenerys che 
"Non sono un maestro della Cittadella che sappia citarti la storia, maestà. Ho dedicato la vita alle spade, non ai libri. Ma ogni bambino sa che i Targaryen hanno danzato troppo vicino alla follia. E tuo padre non fu certo il primo. Re Jaehaerys una volta mi disse che grandezza e follia sono due facce della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen, disse, gli dei lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene il fiato aspettando di vedere su che faccia cadrà".
Ecco, adesso ditemi se Joffrey vi sembra sano di mente, uno che dà ordine di far uccidere tutti i bastarti di re Robert rievocando Erode, che fuggito dalla rivolta di King's Landing grida
"Traditori! Sono circondato da traditoriiii! Avrò le loro teste"
Ricorda un po' l'ossessione di Aerys no?
E la passione di Cersei per l'altofuoco? Mi riferisco a prima del grande Boom della sesta stagione: è Cersei a essere contattata dai maestri alchimisti e a chiedere loro di produrre migliaia di ampolle di quel materiale senza considerare il pericolo che avrebbe costituito un deposito in una città così densamente abitata come Approdo.
E, ovviamente, non possiamo dimenticarci del rapporto incestuoso tra Cersei e Jaime. Chi altri era noto per intrattenere rapporti incestuosi? I Targaryen no? per anni abbiamo letto e sentito dei loro matrimoni tra fratello e sorella e quel che pensiamo è che Tyrion sia il Targaryen?

A contrastare questa tesi potrebbero porsi le parole di Genna riportate sopra quando dice che Jaime ha tratti di altri parenti Lannister ma bisogna ricordarsi che Tywin e sua moglie Joanna erano cugini e che, quindi, anche lei era una Lannister.

C'è anche la teoria del drago a tre teste che riguarda Rhaegar: in una delle visioni di Daenerys Rhaegar, pensando ai suoi figli Rhaenys e Aegon e dice "Deve essercene un altro: il drago ha tre teste". Abbiamo sempre pensato che indicasse i figli di Rhaegar ma se indicasse i figli di Aerys che sarebbero rimasti in vita? Daenerys, Jaime e Cersei... ok, non sta molto in piedi ma ci ho provato.

Inoltre adesso mi gioco l'asso, ovvero il LIBRONE Il mondo del ghiaccio e del fuoco. In questa opera bellissima, davvero un capolavoro di editoria e contenuti libidinosi, il maestro Yandels mentisce la voce che circolava sul fatto che Joanna Lannister avrebbe concesso la sua verginità ad Aerys e viene smentita anche quella che asserisce che il re si sarebbe preso troppe libertà con lei durante la cerimonia della messa a letto. Come si diceva? Excusatio non petita, accusatio manifesta: perché occuparsi di smentire una voce in un libro di storia?
Ancora la storia del maestro Yendel riporta che dopo il matrimonio di Tywin e Joanna, celebrato nel 263, lady Lannister andò a vivere a corte come dama di compagnia della regina Rhaella e che dopo qualche tempo fu congedata dalla regina stessa senza nessuna spiegazione.
Fatto sta che nel 266 nacquero i gemelli. Purtroppo non viene riportato da nessuna parte in che anno Rhaella cacciò Joanna da corte perciò... ecco... anche questa teoria sta su con gli spilli e se Jaime ne venisse a conoscenza la sua faccia sarebbe probabilmente questa.

Poi ci sarebbe anche quella teoria che vorrebbe Jaime il principe che fu promesso ma... per oggi è abbastanza. E resta il fatto che sia un gran f... personaggio.