sabato 26 agosto 2017

Immaginaria - la mostra a Fano su miti e meraviglie


A Fano c'è un tesoro, uno scrigno di preziosi, tanto delizioso per il contenuto quanto per il contenitore.

Il contenitore è la Biblioteca Federiciana, il contenuto sono più di centomila volumi a stampa tra cui rare edizioni del XVI sec., un centinaio di Codici Malatestiani (1367 - 1463) fra i quali i libri della Camere di Pandolfo III e una collezione di pergamene (1173 - 1807).

Il cuore di questa biblioteca è la Sala dei Globi, denominata così per la presenza di due globi, uno terrestre e uno celeste della fine del XVII secolo, alle pareti sono addossate imponenti scaffalature che custodiscono i volumi del Federici divisi per argomento.
Sala dei Globi

L'occasione che mi ha portata nella Sala dei Globi è ghiotta: la mostra "Immaginaria. Fonti storiche dell'immaginario contemporaneo", un viaggio nell'evoluzione di quei miti che oggi ci tengono incollati alle pagine di un libro o di una serie tv perché fanno parte di quel mondo immaginario che ci veniva raccontato da piccoli nelle favole della buonanotte e ci hanno accompagnano da millenni attraverso le pagine della letteratura.

Attraverso materiale del fondo antico della Biblioteca Federiciana si snoda un breve ma interessantissimo percorso tra mostri, draghi, uomini avvolti dal mistero come Nostradamus e Cagliostro, manuali per inquisitori ed esorcisti, codici di astrologia e cabala e infine la clamorosa notizia dell'apparizione di un disco volante nei cieli di Firenze riportata dalla Domenica del Corriere il 14 novembre 1954.

E' importante sottolineare la presenza di testi riguardanti la cabala, l'inquisizione e le arti divinatorie perché non è facile trovare fondi librari con questo tipo di testi in quanto messi all'indice, ritenuti pericolosi o dannosi per la fede e per la morale di cui pertanto era vietata la lettura, la vendita, la traduzione e la detenzione. Domenico Federici infatti poteva possedere tali opere in quanto possedeva una speciale dispensa papale.

E' sicuramente una mostra accattivante, mostri, draghi e draghetti sono di gran moda di questi tempi e sarebbe stato molto facile fare qualcosa di approssimativo.
Invece no!
Il bibliotecario che ha curato la selezione e l'esposizione, Michele Tagliabracci, ha fatto davvero un bel lavoro costruendo un percorso storico e filologico armonioso dal XVI secolo con Conrad Wolffhart e la sua raccolta di "curiosità dal mondo" ai giorni nostri con la cronaca dell'avvistamento di un UFO nei cieli di Firenze. 
La stessa disposizione dei reperti bibliografici segue bene nello spazio questo percorso nonostante la sala sia abbastanza piccola.
C'è da dire che fino agli inizi del XVIII secolo le raccolte di mirabilia erano assai diffuse, opere come i "Viaggi di Jon Mandeville" ai confini del mondo con resoconti di creature fantastiche, palazzi meravigliosi e paesi di cuccagna godevano di ampissima diffusione e venivano tradotti in tutte le lingue europee poi, grazie alle esplorazioni che proprio nel 1770 videro la scoperta dell'ultimo continente abitato, l'Australia, e in seguito alla domanda di sempre maggior razionalità che condusse alla compilazione di enciclopedie come quella di Diderot e d'Alambert, "Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri" e che è la prima enciclopedia veramente moderna, questa passione per il meraviglioso va gradatamente scemando e i "mostri" vengono abbandonati o ricondotti a un ambito razionale come per esempio le teorie di Lombroso sulla base antropologica dell'indole criminale.

Per me resta il fascino assoluto dell'opera del Wolffhart con splendide incisioni che rimandano molto a quelle dei testi a stampa del Mandeville, soprattutto per quanto riguarda la raffigurazione di Blemmi, Sciapodi e Cinocefali.

Di seguito una raccolta delle opere in esposizione che spero inviti i lettori a visitare la mostra visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 14.00. Unica pecca gli orari di apertura impossibili per chi lavora 😒.

Chi vuole può poi andarsi a guardare la brochure ufficiale dell'esposizione a questo link. Mi raccomando, seguite i QRCode e potrete sfogliare personalmente i testi presenti nella Sala dei Globi che sono stati già digitalizzati

Breve predicion di nostro Damus et altri famosi astrologi sopra l'anno 1583. Coll.: Ms. Amiani 80/42
Copia di una “predizione” del celebre astrologo francese Nostradamus (Michel de Nostredame, 1503 - 1566).

Quadrante astrologico. 1632. Coll.: B 10 22 - Calendario perpetuo. 1621. Coll.: Ms. Federici 16 
Una carta datata 1632 presenta un quadrante astrologico ovvero una raffigurazione grafica finalizzata a rappresentare la posizione dei pianeti al fine di prevedere l'esito di un evento o di fatti correlati ad una specifica persona. La copertina del trattato sul calendario perpetuo è stata realizzata riutilizzando una pergamena che conteneva uno studio astrologico e un cifrario segreto che consentiva la lettura delle previsioni. L'arte del predire il futuro non era consentita tranne rare eccezioni: conoscere in anticipo l'esito di una trattativa, una battaglia o la morte di una persona potevano creare disordini sociali e politici. La copertina in pergamena spiega come camuffare da partitura musicale una previsione astrologica.


Laurentius Toppeltinus. Origines, et occasus Transsyluanorum: seu erutae nationes Transsylvaniae, earumque vltimi temporis revolutiones, historicâ narratione breviter comprehensae. Lugduni: sump. Hor. Boissat, & Georg. Remeus, 1667. Coll.: 1 B I 33
Lo storico rumeno Toppeltinus cita nel suo trattato sulla storia della Transilvania le gesta di
Vlad II di Valacchia, primo membro della stirpe dei Draculesti 

Cesare Carena. Tractatus de officio sanctissimae Inquisitionis, et modo procedendi in causis fidei. In tres partes diuisus. Bononiae: typis Iacobi Montij, 1668. Coll.: 2 M VI 62

Notizia sul Conte di Cagliostro. 28 agosto 1795. Coll.: Ms Federici 224/16
Nel fondo manoscritti della Biblioteca Federiciana è conservata copia di una lettera datata 28 agosto 1795 contenente informazioni sulla morte dell'esoterista ed alchimista Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro, avvenuta due giorni prima nelle carceri di San Leo.

Giacomo Filippo Foresti. Nouissime hystoriarum omnium repercussiones, quae Supplementum Supplementi chronicarum nuncupantur. Venezia: Albertino da Lessona, 1503. Coll.: 1 B IV 02


Athanasius Kircher. Musurgia vniuersalis siue Ars magna. Roma eredi Francesco Corbelletti, 1650. Coll.: 2 N VIII 44
La Musurgia universalis è un'enciclopedia musicale in cui sono descritte le basi teoriche e pratiche della musica ed in generale dei fenomeni acustici. L'autore celebra la creazione dell'universo e dell'uomo, generati secondo il volere divino rappresentato come un esecutore dell'armonia celeste.
L'uomo come parte di questo sistema è in stretta correlazione con le influenze astrali, principio alla base della tradizione astrologica.

Athanasius Kircher. Arca Noe, in tres libros digesta. 
Amsterdam: Jan Jansson, 1675. Coll.: 2 M VI 30

Girolamo Menghi. Compendio dell'arte essorcistica, et possibilità delle mirabili, & stupende operationi delli demoni, & de i malefici. Con li rimedi opportuni alle infermità maleficiali.
Venezia: Fioravante Prati, 1594. Coll.: 16 G I 20

Joannes Christian Frommann. Tractatus de fascinatione novus et singularis, in quo fascinatio vulgaris profligatur, naturalis confirmatur, & magica examinatur.
Norimberga: Wolfgang Moritz Endter, erede Johann Andreas Endter, 1675. Coll.: 2 N V 31
Opera dedicato allo studio dei malefici e dei “malocchi”: Frommann sottolinea il carattere popolare di tali tradizioni magiche.

Giuseppe Maria Maraviglia. Pseudomantia veterum, et recentiorum explosa, siue De fide diuinationibus adhibenda tractatus absolutissimus ad abolendam falsae diuinationis superstitionem.
Venezia: Giovanni Francesco Valvasense, 1662. Coll.: 2 N VIII 28
Il trattato esamina le antiche tradizioni legate alle divinazioni e profezie.

Ulisse Aldrovandi. Serpentum, et draconum historiæ libri duo.
Bologna: Clemente Ferroni, 1640. Coll.: M IV 10

Gaspar Schott. Physica curiosa, sive Mirabilia naturae et artis libri XII comprehensa, quibus pleraque, quae de angelis, daemonibus, hominibus, ... ad veritatis trutinam expenduntur, ... & innumeris exemplis illustrantur.
Würzburg: Johann Andreas Endter, erede Wolfang Endter, 1662. Coll.: 2 N VIII 42-43

Thomas Bartholin. De unicornu observationes novae. 
Amsterdam: Hendrik Wetstein, 1678. Coll.: 2 O II 38

Phesio Sano de Annoies. Hermeticae disciplinae Lvcifer : Quo fugatis errorum tenebris : Secretiora Naturae Arcana revelaantur. Bologna: eredi Antonio Pisarri, 1680. Coll.: Magazzino B
Rarissimo opuscolo di argomento alchemico stampato a Bologna da autore ignoto (l'indicazione sul frontespizio è riconducibile ad uno pseudonimo).
Il luogo di stampa induce ad identificare il Lucifer nella “pietra luciferina”, nota anche come “pietra di Bologna”.

Conrad Wolffhart. Prodigiorum ac ostentorum chronicon, quae praeter naturae ordinem, motum, et operationem, et in superioribus & his inferioribus mundi regionibus, ab exordio mundi usque ad haec nostra tempora, acciderunt.
Basilea: Heinrich Petri, 1557. Coll.: 1 B IV 22 


Ulisse Aldrovandi. Monstrorum historia.
Bologna: Nicolò Tebaldini, 1642. Coll.: M IV 6

Domenica del Corriere, 14 novembre 1954
Un disco volante sarebbe sfrecciato sullo stadio Comunale di Firenze durante la partita amichevole tra Fiorentina e Pistoiese, perfino i giocatori si sarebbero fermati ad osservare l'oggetto attirati dagli “indici rivolti al cielo” dei tifosi.

Cesare Lombroso. L' Uomo delinquente in rapporto all'antropologia, alla giurisprudenza ed alla psichiatria. Atlante.
Torino: Fratelli Bocca, 1897 Coll.: 16 M IV 56 

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