domenica 30 dicembre 2018

Vacanze e catalogazione libresca

Book Collector
Fine dell'anno e ora di grandi pulizie.
Ultimamente mi sono arrivati per varie vie una valanga di libri, alcuni già letti, altri tutti da scoprire.
Non so come facciano gli altri ma sin da quando la mia biblioteca muoveva i primi passi tanta attenzione l'ho dedicata alla sistemazione e dislocazione dei libri.
Avevo iniziato a disporli per case editrici perché mi sembrava la soluzione più armonica, poi  è diventato ingestibile e li ho divisi tra letteratura, narrativa varia e saggistica. In seguito ho dovuto dividere la letteratura per lingua originale, poi per autore in ordine alfabetico e per opere in ordine di prima pubblicazione. La saggistica, invece, a mano a mano è stata divisa per soggetto (per quanto riguarda la critica letteraria) o per epoca (per i saggi di storia o arte).
Poi di nuovo dai libri di letteratura ho dovuto separare tutta la parte dedicata alla letteratura medievale cioè dai primi volgari precedenti all'anno Mille al 1500 circa e contemporaneamente dal settore di storia si sta adesso staccando la parte medievale perché le quantità iniziano a essere importanti e lo spazio non cresce di conseguenza.
Enciclopedie e collane tematiche invece restano separate.

Oltre alla passione per i libri come contenuto ho anche la passione di catalogarli, descriverli e annotare tutte le informazioni così ho iniziato con un quaderno ad anelli, quando la quantità di libri ha superato qualche centinaio ho ripiegato su di un foglio excel ma non era soddisfacente. Una folle estate caldissima, mentre da un lato inserivo tutta la biblioteca su Anobii, dall'altro mi misi a costruire un database personalizzato con maschere carine. 
Terminato il lavoro non ero ancora soddisfatta: troppe ancora erano le informazioni da inserire e il mio castello di reti e collegamenti minacciava ogni giorno di crollare finché un giorno non trovai Collectorz.com e non lo lasciai più.
Non è una promo: non ci becco un franco a farne la pubblicità, credo solo che magari può interessare ad altri con la mia stessa ansia da catalogazione.
Sul sito di Collectorz si trovano database per ogni tipo di collezionismo: fumetti, film, musica, giochi e, ovviamente libri. Si può scaricare la versione free che contiene fino a cento libri, se poi ci si trova bene (e ci si trova benissimo!), si paga una sola volta per la versione pro. 50€ per la versione a PC più, se si vuole, altri 15€ per avere l'app per cellulare o tablet.
Vi faccio fare un tour se volete, una buona presentazione è già presente sul sito qui.


Book Collector Ricerca per isbn

Per i libri relativamente recenti molto comodo è l'inserimento tramite ISBN, il database di Collectorz viene costantemente aggiornato con le nuove uscite e integrato dagli stessi utenti, inoltre molte informazioni le pesca direttamente da internet. E' raro che non si trovi il libro che cercate, in questo caso esiste sempre l'inserimento manuale.


Book Collector Visualizzazione a lista
Ci sono quattro visualizzazioni possibili, questa in alto a lista è per me la più funzionale e rapida: lo schermo si può dividere in due parti e può mostrare parte della lista e un'anteprima del libro selezionato .
Un'altra visualizzazione carina è quella a libreria qui in basso.
Book Collector Visualizzazione a libreria
Poi c'è anche la visualizzazione a flusso di copertine e a mini schede ma non sono altrettanto carine.
La cosa davvero figa di questo database è che è estremamente personalizzabile.
I dati che sono richiesti già di default sono tantissimi: da quelli base alle dimensioni del libro, alle informazioni sulla prima edizione, si possono aggiungere le proprie copertine, collegamenti internet esterni e collegamenti a file di ogni tipo: ebook, pdf, file audio, immagini... qualunque cosa perciò può essere un valido aiuto anche per chi legge in digitale.

Book Collector Maschera principale

Nel TAB Crediti e Personaggi si possono indicare tutti i collaboratori nel libro: dall'illustratore al traduttore, dal cyratore all'artista per la copertina e se volete aggiungere altri campi si può. Addirittura c'è la possibilità di creare una lista dei Personaggi, io non lo faccio perché sarebbe infinita ma per chi sta iniziando adesso potrebbe essere un'idea.

Al TAB Il TAB Contenuti è invece specifico per i libri di miscellanea o per le raccolte di racconti in modo da recuperare immediatamente tutte le informazioni.
Nel TAB Traccia e Note invece si può scrivere la trama del libro, ricopiare la quarta di copertina e aggiungere note personali di lettura.

Book Collector Maschera informazioni personali
Indispensabile per me è il campo Collocazione della maschera delle informazioni personali: in questo caso I misteri di Parigi di Eugène Sue è collocato nel reparto letteratura francese sotto la lettera S di Sue. Di Sue possiedo una sola opera ma di altri autori di cui possiedo molte opere torna molto comodo indicare nella collocazione anche l'anno di prima stesura così in biblioteca sarà sempre tutto ordinato secondo l'ordine di pubblicazione (per le opere postume invece ricorro alla data di stesura)

Book Collector Maschera copertine
Le stesse copertine si possono aggiungere da file su computer o si possono cercare su internet.

Dateci un occhiata se volete: la versione free da 100 libri è scaricabile gratuitamente, io non posso farne a meno: i libri sono tantini e alcuni sono ormai talmente lontano dagli occhi che rischio di dimenticarmene senza oppure rischio di non trovarli quando li cerco.
Con il sistema della catalogazione unica ho risolto parecchi dei problemi dovuti all'accumulazione.

sabato 29 dicembre 2018

Giro in libreria


- Ciao, sono Maria Vittoria, ho trentatroppi anni e non posso entrare in libreria!
- Ciao Maria Vittoria!

Giornata splendida oggi, ne ho approfittato per fare un giro in centro a Fano alla ricerca di Nabokov.
Ne giro due, in una non sanno nemmeno chi sia, nella seconda mi dicono - Ah! Adelphi, non ce l'ho, se ne prendo di quelli ne tengo uno poi se lo vendo via, non lo riordino. -
Un'aria di sufficienza da fare imbufalire Ghandi. Me ne sono andata.

Entro alla Mondadori in piazza, non ci mettevo piede da un anno per il totale disinteresse dei gestori nei confronti dei libri e dei lettori. L'ultima volta avevo telefonato per chiedere di mettermi da parte un libro, quando sono andata per ritirarlo non si trovava, spaesata tra centinaia di libri novità superpatinati presenti al piano terra osai chiedere dove fossero i classici, la commessa mi rispose che non ne avevano, quindi mi incamminai al piano superiore per controllare e ovviamente li trovai lì ad aspettarmi, in ordine assolutamente casuale, come se non avessero idea di come gestirli. Non dovevo comprare nulla oltre a quello ordinato e non trovato ma trovai Lo cunto de li cunti di Basile e Anabasi di Senofonte e decisi di salvarli, non era posto per loro, quello!

La gestione è cambiata e si vede!
Chiedo il libro e in due secondi mi dice piano e scaffale in cui trovarlo, lo raggiungo e trovo tutti i classici e la saggistica deliziosamente allineati e ordinati in una di quelle disposizioni armoniche che ti consentono, cercando un autore, di scoprirne altri altrettanto interessanti. Un vero balsamo per l'anima del lettore, un supplizio per il portafogli.
Mi reco alla cassa con tre libri per bottino: 
- Lezioni di Letteratura di Nabokov, scopo dell'incursione, 
- Finzioni di Borges e 
- l'Avvelenatrice di Dumas che cercavo da tempo e non ero riuscita a trovare.
Non ho resistito! Le ho dovuto fare i complimenti per la nuova gestione, per la disposizione dei libri e per la scelta dei titoli, ero in estasi!
Le ho detto che avrei avvisato immediatamente il gruppo di lettura dell'Isola al che mi dice che per tutti gli aderenti a gruppi di lettura è destinato uno sconto del 10% 😍😍😍
E...
Ci offre la possibilità di incontrarci da lei, anche la sera, in un'area dedicata che è una robina deliziosa, con tè e caffè e io non vedo l'ora!
Non vedo l'ora!

mercoledì 26 dicembre 2018

Profezie e visioni del Merlino di Monmouth



AVVERTENZA:
Questo non è un libro sulla vita di Mago Merlino, non è un libro su re Artù né sulla Tavola Rotonda né sul sul Graal.
Non è un fantasy, non è un libro alla Stargate scienza di confine, non è Nostradamus.
Detto questo, se siete curiosi di sapere cosa sia possiamo continuare.
Il brevissimo testo qui descritto è un libro di storia simbolico, oscuro, enigmatico.
Scritto intorno al 1135, Goffredo di Monmouth in una lettera dedicatoria che apre le Profezie dice di averle trovate in un vetustissimus liber mentre lavorava al suo Historia Regum Britanniae ovvero Storia delle gesta dei re di Britannia e di averlo tradotto dal britannico al latino.
Sarà vero?
Questo è il primo enigma.

Anonymous, C15th
Original MS held by Lambeth Palace Library
MS 6 folio 43v
Personalmente non ci credo: l'espediente del libro trovato e "messo in belle lettere" è molto frequente in letteratura: se ne servì Voltaire, Manzoni inoltre, spiega Adlfo Morganti nell'introduzione, tutt'ora gli eruditi si interrogano circa la natura e la reale esistenza di questa fonte originale andato perduto.
Fatto sta che grazie a questo espediente Monmouth ebbe la possibilità di mostrare al suo pubblico le sue qualità di letterato fantasioso.

Il libro si apre con Vortigern e merlino spettatori di una lotta tra draghi: uno bianco che simboleggia i Sassoni e uno rosso che simboleggia i Britanni.
"Allora Merlino scoppiando in lacrime, raccolse l'ispirazione della profezia e disse..."
Inizia qui la profezia che profezia non è, infatti Monmouth, che scrive nel 1135, descrive fatti avvenuti nei secoli precedenti: dal V al XII secolo ma lo fa in modo talmente oscuro e criptico che se sono profezie per Merlino che visse nel V secolo, per gli studiosi restano indovinelli ed enigmi in quanto tutt'ora è in piedi un dibattito per ricondurre ogni profezia al fatto storico corretto.

Merlin reads his prophecies to King Vortigern.
British Library MS Cotton Claudius B VII f.224
Geoffrey of Monmouth's Prophetiae Merlini
Fermo restando che i Bianchi sono i Sassoni e i rossi sono i Britanni tutto il resto, anche per noi lettori appassionati di storia inglese, può essere visto come un indovinello.
Non facile!
Devo confessare che dopo la lettura di questo libricino non vedo l'ora di prendere in mano la Storia drammatica d'Inghilterra di Costain per ripercorrere passo passo ogni visione.

POLLICE SU: Nonostante la natura popolare del libro il testo è corredato da una buona introduzione dello stesso traduttore, una buona bibliografia per approfondire l'argomento e una gran quantità di note esplicative.

POLLICE GIU': Le note sono in fondo al testo, le preferirei a piè di pagina per non dover continuamente saltare da un punto all'altro. Inoltre manca il testo originale a fronte, considerando che è un libretto di cinquanta pagine e che il testo originale è ormai fuori copyright, la scelta di mettere l'originale latino a fronte avrebbe aggiunto quel qualcosa in più che me lo avrebbe reso più gradevole.

DA LEGGERE?
Secondo me sì se siete appassionati di storia inglese e di storia medievale, se siete appassionati di enigmi e se disponete di un buon testo di storia inglese medievale accanto da consultare.
No se cercate La spada nella roccia.

domenica 16 dicembre 2018

Shirley - Charlotte Bronte


La trama del libro la potete trovare ovunque quindi parlerò solo degli aspetti che ho trovato più significativi.
Charlotte Bronte affronta nel 1849 il tema della rivoluzione industriale agli albori, la storia è infatti ambientata nel 1810-1811, e la narra dal punto di vista esclusivamente femminile, lontano dalle fabbriche e dal lavoro operaio.
Non c'è l'analisi sociale di Dickens né la compassione della Gaskell.
Ma c'è una storia.
La storia segue l'andamento della commedia classica: preludio sereno, contrattempo tendente al tragico, gran finale.
Quel che è più curioso nello svolgimento del romanzo è che la protagonista che concede il titolo all'opera compare solo dopo il primo terzo del libro: prima non viene nemmeno citata.
Questo espediente, oltre a suscitare una certa curiosità nel lettore impedendogli di abbandonare la lettura, permette all'autrice una lunga divagazione sulla società dei primi dell'Ottocento, sul ruolo dei curati, sull'economia inglese e sulla storia contemporanea nel pieno delle guerre napoleoniche e delle contromisure commerciali adottate dall'Inghilterra contro il Corso.
L'autrice è onnipresente e richiama continuamente il lettore a prestare attenzione, lo richiama quando ritiene che alcuni momenti narrativi siano importanti, gli sottopone domande retoriche che sfrutta per esprimere il suo punto di vista.
Cita Racine, Corneille, Bruce di Scozia, cita Robin Hood e fatti storici contemporanei alla narrazione, si abbandona volentieri a scrivere in francese e sottolinea più e più volte la mancanza di parità tra i sessi. La questione della parità le è tanto a cuore considerata anche la necessità di pubblicare sotto pseudonimo maschile per ottenere la considerazione di editore e pubblico.
Le sorelle Bronte erano sicuramente donne colte ma laddove in Anne la cultura sfocia in pedanteria, in Charlotte c'è davvero poesia.
Soprattutto nella prima parte di Shirley, quando la protagonista ancora non si palesa e l'autrice è più libera nelle digressioni, la prosa nelle sue descrizioni compie voli pindarici di parole e paesaggi per poi tornare a narrare con delicata ironia, romantico sentimento e cristiana devozione.

Di seguito uno dei passi più belli, melodico a tratti, sicuramente suggestivo.
"La notte era nera come la pece, luna e stelle soffocate da grigie nuvole cariche di pioggia; nubi che di giorno sarebbero apparse grigie, ma che al buio sembravano carbone. Malone non era un uomo dedito all'attenta osservazione della natura, dei cui mutamenti mai si accorgeva. Poteva camminare per miglia e miglia, nel più mutevole giorno d'aprile, senza accorgersi degli armoniosi giochi della terra e del cielo. Mai che notasse quando il sole baciava le cime delle colline, a renderle chiare di verde luce e sorridenti; o quando sulle colline piangeva un acquazzone che ne nascondeva le creste con le trecce scarmigliate di una nuvola a bassa quota".

La pecca? E' prolissa. Descrizioni esterne, interne... lascia ben poco all'immaginazione e se non fosse così dannatamente dotata certe pagine si salterebbero con foga invece non si sa mai dove può nascondersi la poesia delle sue parole e per questo il lettore rimane incollato.
Inoltre è proprio grazie a questo fervore descrittivo pienamente ottocentesco, presente anche nelle arti figurative, che riusciamo a ricostruire l'aspetto delle città, la società, i costumi e le idee che circolavano allora. 
I romanzetti d'appendice snobbati dagli intellettuali, considerati materiale per donnette, letteratura di secondo ordine e di dubbia qualità tramandano i sogni e le speranze delle epoche che li generano. Sono strumenti preziosi nelle mani degli storici.