AVVERTENZA:
Questo non è un libro sulla vita di Mago Merlino, non è un libro su re Artù né sulla Tavola Rotonda né sul sul Graal.
Non è un fantasy, non è un libro alla Stargate scienza di confine, non è Nostradamus.
Detto questo, se siete curiosi di sapere cosa sia possiamo continuare.
Il brevissimo testo qui descritto è un libro di storia simbolico, oscuro, enigmatico.
Scritto intorno al 1135, Goffredo di Monmouth in una lettera dedicatoria che apre le Profezie dice di averle trovate in un vetustissimus liber mentre lavorava al suo Historia Regum Britanniae ovvero Storia delle gesta dei re di Britannia e di averlo tradotto dal britannico al latino.
Sarà vero?
Questo è il primo enigma.
Anonymous, C15th Original MS held by Lambeth Palace Library MS 6 folio 43v |
Personalmente non ci credo: l'espediente del libro trovato e "messo in belle lettere" è molto frequente in letteratura: se ne servì Voltaire, Manzoni inoltre, spiega Adlfo Morganti nell'introduzione, tutt'ora gli eruditi si interrogano circa la natura e la reale esistenza di questa fonte originale andato perduto.
Fatto sta che grazie a questo espediente Monmouth ebbe la possibilità di mostrare al suo pubblico le sue qualità di letterato fantasioso.
Il libro si apre con Vortigern e merlino spettatori di una lotta tra draghi: uno bianco che simboleggia i Sassoni e uno rosso che simboleggia i Britanni.
"Allora Merlino scoppiando in lacrime, raccolse l'ispirazione della profezia e disse..."
Inizia qui la profezia che profezia non è, infatti Monmouth, che scrive nel 1135, descrive fatti avvenuti nei secoli precedenti: dal V al XII secolo ma lo fa in modo talmente oscuro e criptico che se sono profezie per Merlino che visse nel V secolo, per gli studiosi restano indovinelli ed enigmi in quanto tutt'ora è in piedi un dibattito per ricondurre ogni profezia al fatto storico corretto.
Merlin reads his prophecies to King Vortigern. British Library MS Cotton Claudius B VII f.224 Geoffrey of Monmouth's Prophetiae Merlini |
Fermo restando che i Bianchi sono i Sassoni e i rossi sono i Britanni tutto il resto, anche per noi lettori appassionati di storia inglese, può essere visto come un indovinello.
Non facile!
Devo confessare che dopo la lettura di questo libricino non vedo l'ora di prendere in mano la Storia drammatica d'Inghilterra di Costain per ripercorrere passo passo ogni visione.
POLLICE SU: Nonostante la natura popolare del libro il testo è corredato da una buona introduzione dello stesso traduttore, una buona bibliografia per approfondire l'argomento e una gran quantità di note esplicative.
POLLICE GIU': Le note sono in fondo al testo, le preferirei a piè di pagina per non dover continuamente saltare da un punto all'altro. Inoltre manca il testo originale a fronte, considerando che è un libretto di cinquanta pagine e che il testo originale è ormai fuori copyright, la scelta di mettere l'originale latino a fronte avrebbe aggiunto quel qualcosa in più che me lo avrebbe reso più gradevole.
DA LEGGERE?
Secondo me sì se siete appassionati di storia inglese e di storia medievale, se siete appassionati di enigmi e se disponete di un buon testo di storia inglese medievale accanto da consultare.
No se cercate La spada nella roccia.
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