MILANO - Il sogno di sbarcare con la sua musica in Nord America era da sempre chiuso in un cassetto che non osava aprire. Ma Elisa, ci ha insegnato che bisogna sognare di essere un cigno e prima o poi, qualcosa viene. A lei il sogno americano le è piombato addosso per caso, grazie ad iTunes, dove con il passaparola ha venduto 80 mila copie del singolo «Dancing». Da qui, è nato il progetto di un disco che raccoglie le canzoni che lei vorrebbe far ascoltare ai suoi idoli. Il titolo è «Dancing» e uscirà in Usa, il 15 luglio e in Canada, il 19 agosto. A novembre promuoverà l’album in una tournée per 16 club americani.
Corriere della Sera 02 luglio 2008
E' bellissimo quello che internet può dare, lo dico proprio io che ho scoperto molto tardi questo strumento, che lo ho vituperato a lungo perchè non sapevo come utilizzarlo ma che proprio qui sto trovando uno scopo alle mie letture.
Che senso ha acquisire conoscenza se poi non la si mette a frutto, leggere per passione se poi non se ne fa nulla.
Ho creduto, a lungo, che mi potesse bastare tenere per me le riflessioni, le note, gli appunti, quel diario che da anni utilizzo per annotare le parole che più mi hanno colpita e i pensieri che ne sono scaturiti.
Non bastava più.
Questo potente mezzo dà a chiunque il modo per farsi ascoltare, fosse solo da una persona sconosciuta, ha realizzato il sogno di una cantante lì dove le potenti case discografiche non hanno potuto.
Chi ha un minimo di interesse per la danza sa che "Dancing" era già stata utilizzata per la colonna sonora di "A time for dancing" e che altre sue canzoni, in lingua inglese si possono ascoltare in altri film.
Viene forse da ripensare il ruolo stesso delle case editrici: il video su You Tube è stato visto 1milione di volte, il singolo ha venduto 80mila copie.
Chi deve oggi ringraziare Elisa?
Forse la sua casa editrice che, forte del cartello, si scaglia contro la musica scaricata?
Sono i dischi che portano a scaricare musica o la musica scaricata a far comprare i dischi?
Cosa è più importante? Il contenuto, la musica, o il suo contenitore, il cd?
Nel diciannovesimo secolo i compositori come Bellini e Donizetti si indignavano e infuriavano perché le arie delle loro opere venivano strimpellate fuori dai teatri da suonatori mendicanti ma non ha forse questo contribuito a creare loro fama? A diffondere le loro opere? A spingere un pubblico più vasto ad assistere alle loro rappresentazioni?
Non ha forse questo contribuito alla loro immortalità?
Oggi ero in spiaggia e, apprestandomi a fare un bagno, ho sentito un cellulare che squillava intonando un'aria della Carmen di Bizet (Toreador en garde, Toreador, Toreador...". E' possibile che il possessore del telefonino l'avesse scelta solo perché gli piaceva la musichetta... ma è anche possibile che sapesse di cosa si trattava, è possibile che qualcun altro abbia memorizzato incosciamente il motivetto molto musicale, è possibile che lo abbia ritrovato per caso suonato alla televisione, che si sia incuriosito e che sia finito per trovarsi seduto su una poltroncina di teatro a vedere la Carmen, senza nemmeno immaginare che la sua curiosità era nata al mare.
Magari non è così ma mi piace pensarlo, mi piace pensare alla casualità dell'informazione, mi piace pensare che ci siano persone curiose che ricercano la fonte del loro piacere, un po' come il processo contrario del rumours: io dico a te, che dici a lei, che dice ad altri... e il messaggio si altera, il canale si allarga lasciando passare le interferenze. La parte divertente è quella della ricostruzione del messaggio originale, della fonte originale.
Quando da adolescente si era sparsa la voce che io avevo tradito il ragazzo con cui stavo mi ricordo che ho preso un grande piacere nella ricerca della fonte primaria di tale voce e una soddisfazione ancora maggiore nel trovarla, afferrarla alla gola e sbugiardarla di fronte a tutti. E' stato sicuramente meglio per me così piuttosto che convincere tutti a uno a uno, meno fatica e miglior risultato.
Comunque...
congratulazioni Elisa e in bocca al lupo.
Foto: Carmen, (locandina estratta dal sito www.festivalopera.it)
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