venerdì 30 agosto 2019

Bookhaul agosto



Agosto, almeno per la mia famiglia, è il mese delle ferie: nelle due settimane di pausa da lavoro, scuola e campo estivo non siamo stati un giorno a casa e non vediamo l'ora di riprendere gli impegni annuali per riposarci.

Anche il bookhaul ha risentito di queste attività, tanto che metà dei nuovi arrivati riguarda esposizioni e viaggi.
⭐ Per quanto riguarda le esposizioni la parte del leone la fa Leonardo e la mostra "LEONARDO e VITRUVIO. ALLA RICERCA DELL'ARMONIA. I leggendari disegni del Codice Atlantico" di cui vi ho già parlato in un post precedente, nelle storie e sul blog e che ho già visitato due volte.
🌙 "Leonardo e Vitruvio. Oltre il cerchio e il quadrato": catalogo della mostra
🌙 "Perfecto e virtuale. L'uomo vitruviano di Leonardo": incentrato proprio sulle proporzioni geometriche e naturali studiate dall'artista
🌙 "Gioca con Leonardo da Vinci" souvenir scelto dalle le mie bimbe
⭐ In seconda posizione si piazza Giacomo Leopardi e l'esposizione permanente presso la sua casa natale a Recanati. Ci ritornavo dopo quasi venti anni dalla prima visita ma la magia è stata la stessa. Sottolineo inoltre che il Museo Leopardi nel 2015 è cambiato perciò chi l'ha già vista può tornare per apprezzarne le novità. Invece io tornerò sugli acquisti leopardiani più in là quando avrò terminato almeno il primo libretto portato a casa
🌙 "Giacomo dei libri": la storia della biblioteca di Monaldo Leopardi, padre di Giacomo, e delle tracce lasciate dal Poeta che testimoniano l'ampio studio condotto tra quelle "sudate carte"
🌙 "Con pieno spargimento di cuore": lettere di Giacomo ai suoi cari
🌙 "Lettere da Giacomo" che racchiude alcune immagini dei manoscritti del Poeta
🌙 "In giro con Leo a Recanati" souvenir scelto dalle le mie bimbe
⭐ Terza posizione per Urbisaglia, una deliziosa cittadina nel maceratese che coniuga un impianto medievale classico con un'area archeologica vasta e ancora in buona parte da esplorare, se vi trovate nei paraggi andatela a visitare perché è davvero notevole.
🌙 "Urbissaglia": guida storico-artistica ai gioielli della città
🌙 Due libri bellissimi sull'Abbazia cistercense di Chiaravalle di Fiastra
🌙 "101 perché sulla storia delle Marche che non puoi non sapere"
🌙 "Traveller Condé Nest che in questa uscita parla proprio delle Marche.
In teoria dovevo fermarmi qui ma ho avuto la brutta idea di entrare in una libreria di remainders della mia città dove ho trovato tante cosine interessanti che mi sono portata a casa per 11€. In seguito, per par condicio, ho visitato anche l'altra libreria di Fano e lì c'erano altri tre titoli deliziosi e irresistibili e altri due me li ha regalati la mia amica libraia che adesso non so come ringraziare.

Per quanto riguarda i libri di ieri ce ne sono alcuni davvero bellini tipo i due editi da Le Tascabili e quelli di Edizioni e/o che ho ricevuto in regalo.
⭐ Colette - "Hotel Bella Vista": un racconto divertito sulla vita di un albergo in Provenza
⭐Marina Cvetaeva - "Il racconto di Sonecka": narra della sua amicizia con l'attrice Sofia Gollidej, autobiografico
⭐ Anton Cechov - "Racconti umoristici"
⭐ Mark Twain - "Racconti comici"
⭐ Michail Bulgakov - "Il mio ritratto letteraio": ovvero come Bulgakov sia riuscito a farla franca nonostante la censura sovietica
⭐ Valerio Aiolli - "Il carteggio Bellosguardo": carteggio tra Henry james e la scrittrice sua fan Constance F. Woolson
⭐ Stephen Greenblatt - "Il Manoscritto": sulla scoperta, da parte dell'editore Aldo Manuzio, del "De rerum naturae" di Lucrezio
⭐ Niccolò Machavelli - "La mandragola" e "Clizia": due pièce teatrali che espongono con ironia le teorie presenti nel "Principe"
⭐ Plauto - "Aulularia", "Miles gloriosus" e "Mostellaria" per ripercorrere le origini della commedia
⭐ Carolina Brook - "Delacroix": letteralmente tirato dietro la schiena, non potevo lasciar lì un libro su uno dei miei pittori preferiti

Insomma resto a pancia piena e credo proprio che per settembre non siano previsti altri ingressi se non qualcosa dal Festival del Medioevo di Gubbio che si terrà dal 25 al 29 settembre.

Troverò il tempo per leggere tutto questo? Probabilmente sì visto che per la maggior parte si tratta di libri piccini che verranno diluiti nel tempo.

Sul blog vi lascio l'approfondimento per chi vuole curiosare gli altri titoli.

martedì 20 agosto 2019

Vitruvio e Leonardo si incontrano a Fano



Nell'ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, dall'11 luglio al 10 ottobre 2019, presso il Museo Malatestiano di Fano, si terrà la mostra "LEONARDO e VITRUVIO. ALLA RICERCA DELL'ARMONIA. I leggendari disegni del Codice Atlantico".

La mostra racconterà il rapporto tra il genio di Vinci e l'architetto romano e verranno esposti eccezionalmente cinque fogli autografi di Leonardo provenienti dal suo "Codice Atlantico".

Marco Vitruvio Pollione fu per Giulio Cesare e Augusto quel che Leonardo fu per Cesare Borgia e Ludovico il Moro ovvero responsabile dell'ingegneristica militare in tempo di guerra e architetto e ingegnere in tempo di pace, la mostra sottolineerà il legame tra i due uomini di ingegno.

L'uomo vitruviamo è probabilmente il disegno più famoso del mondo ma non fu un'idea originale di Leonardo e lui stesso lo ammette quando scrive: 
"Vitruvio architetto mette nella sua opera d'architettura che lle misure dell'omo sono dalla natura disstribuite in questo modo".
Promossa da Comune di Fano, Regione Marche, Mibact e Centro Studi Vitruviano, la mostra offre un'occasione rarissima per vedere le cinque carte del Codice Atlantico e non potranno essere esposte per i prossimi nove anni: poiché infatti l'inchiostro con cui è stato redatto contiene ferro, per non deteriorarsi dovranno restare al buio per un anno per ogni mese di esposizione.

La mostra si svolgerà in Sala Morganti e, oltre alle carte del Codice Atlantico giunte dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, vi saranno supporti multimediali che renderanno più intensa l'immersione nell'opera di Leonardo da Vinci.

Si partirà con il video "Leonardo ed io", una proiezione che consentirà di entrare in alcuni dei fogli più spettacolari del genio che raffigurano macrocosmi, cieli, eserciti, mari, o microcosmi, corpo umano, insetti e fiori.

Un altro video narrerà le radici vitruviane della città di Fano e terminerà con l'uomo vitruviano di Leonardo tracciando il viaggio che unisce i due protagonisti.

In una terza proiezione, "Il Mirroring” dell’Uomo vitruviano di Leonardo, i visitatori avranno la possibilità di sovrapporre il proprio corpo al celebre modello partecipando all'insolita gara che vincerà colui o colei che più si avvicinerà alle proporzioni di Leonardo.

OPERE IN MOSTRA

1. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 1r-a, 1500-1504 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Studi per odometro a una e due ruote
2. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 147 verso, 1485-1492 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Schizzi preparatori per la balestra gigante
3. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 455 recto, 1515 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Fogli di studi geometrici per la quadratura del cerchio
4. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 850 recto, 1487-1490 circa. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Sezione del tiburio del Duomo di Milano con calcoli e annotazioni
5. Leonardo da Vinci (1452-1519), Codice Atlantico, foglio 943 recto, 1508-1510. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Schizzi preparatori per un orologio idraulico


Vi lascio le informazioni dell'evento se pensate di fare un salto.
Biglietto unico mostre Pesaro, Fano e Urbino
Intero € 12
Ridotto € 8 > Card Pesaro Cult, Gruppi min. 15 persone, Possessori di tessera FAI, TOURING CLUB ITALIANO, COOP Alleanza 3.0 e precedenti Adriatica, Nordest, Estense, ISIC, ITIC, IYTC Card, Studenti universitari, Amici del Rof
Ingresso libero > Minori di 19 anni, soci ICOM, giornalisti muniti di regolare tesserino, disabili e persona che li accompagna, possessori di Carta Famiglia del Comune di Pesaro.
Valido 15 giorni. Il biglietto unico consente l’ingresso al Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano di Fano e a Palazzo Mosca - Musei Civici di Pesaro; consente inoltre l'accesso all'intero circuito Pesaro Musei (Museo Nazionale Rossini, Casa Rossini, Area archeologica di via dell’Abbondanza, Area archeologica e Antiquarium di Colombarone, Centro Arti Visive Pescheria) al costo aggiuntivo di € 1.
Visite guidate individuali > domenica e festivi h 19 € 3
Laboratori didattici (6-10 anni) > sabato h 18 e martedì h 21 € 4
Prenotazione consigliata per attività in data fissa, possibilità di visite e laboratori su prenotazione. 

Data: 11 luglio – 10 ottobre 2019
Luogo: Fano, Museo del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti
Orario: 11 luglio - 8 settembre tutti i giorni 10.30-13 / 17-23; 9 settembre - 10 ottobre tutti i giorni 10.30-13 / 17-20
Informazioni: tel. 0721 887400-401 / cultura@comune.fano.pu.it

venerdì 9 agosto 2019

Lezioni Americane - architettura in letteratura


Un'opera di letteratura è come un castello di carta che per reggersi ha bisogno di una combinazione di elementi tra i quali la leggerezza, la rapidità, l'esattezza, la visibilità e la molteplicità.
Fondamentale è anche e soprattutto iniziare e finire bene.

Lezioni americane l'ho recepito come un manifesto non solo della scrittura del Calvino narrativo ma anche del Calvino maestro, c'è una lezione sottotraccia che non viene discussa ma corre lungo tutte le sue lezioni: la semplicità.

1) Leggerezza: per descrivere la pesantezza del mondo c'è bisogno di scostarcene e reagire, innalzarsi con un balzo e narrare con distacco. Tra gli esempi citati da Calvino più di tutti ho apprezzato la sua lettura dell'amore in Romeo e Giulietta di Shakespeare che contrappone il fardello sotto cui si trova il cuore di Romeo alle ali ai piedi di Mercuzio che gli permettono di volare. 

2) Rapidità: prendendo spunto dalle narrazioni popolari Calvino si sofferma sulla velocità data dalla selezione delle parti del racconto, dalla concatenazione logica degli eventi tra di loro, e dalle transizioni da un episodio all'altro che fungono da collante della struttura. Un esempio estremo di velocità nella narrazione è Le mille e una notte in cui Sherazade riesce a catturare l'attenzione del re incatenando una storia all'altra e interrompendosi al momento giusto.

3) Esattezza: significa un disegno dell'opera ben calcolato e l'evocazione di immagini visuali nitide con un linguaggio che sia il più preciso possibile in cui nessuna parola o espressione possa essere considerata sostituibile. L'immagine che racchiude in sé queste caratteristiche è quella del cristallo: estremamente complesso eppure lo si può tenere in una mano e ammirarne la complessità. Calvino sottolinea come, nel XX secolo, in un'epoca in cui il linguaggio perde progressivamente la sua forza conoscitiva, ci sia estrema necessità di utilizzare parole precise e insostituibili.

4) Visibilità: l'essenza visiva della letteratura. Per Calvino ogni narrazione inizia con una visione ed è questa visione che si deve trasmettere al lettore attraverso la scrittura. Calvino fa riferimento soprattutto a San Tommaso d'Aquino, a Loyola, a come il primo teorizzasse una visione proveniente da Dio e il secondo invitasse, nei suoi Esercizi spirituali, alla contemplazione di Dio come visibile. L'autore, nel capitolo, si interroga su cosa possa accadere all'immaginazione in un mondo in cui le immagini ci bombardano quotidianamente. 

5) Molteplicità: ambizione di un'opera dovrebbe essere quella di contenere in sé stessa l'intera realtà conosciuta, se la letteratura non si ponesse obiettivi inarrivabili non potrebbe sopravvivere. Il problema potrebbe insorgere nel momento in cui non si riuscisse a contenere la materia all'interno dei confini del testo, per questo è indispensabile progettare l'opera letteraria sin dall'inizio. Come fece Proust: la sua Recherche  nacque tutta insieme, inizio e conclusione, per poi espandersi dall'interno.

6) Cominciare e finire: questa lezione avrebbe dovuto aprire il ciclo di conferenze ma venne poi scartata per confluire nella sesta lezione che rimase incompiuta. Iniziare uno scritto significa per prima cosa distaccarsi dalle innumerevoli possibilità letterarie, stabilire i confini e la posizione in cui si dovrà collocare l'opera. 

In questo testo Calvino ha spiegato con una semplicità disarmante i meccanismi che fanno di un romanzo (o un racconto) un'opera d'arte, un classico: l'ispirazione è quasi secondaria, c'è attesa, dedizione, minuzia, cesello, ampliamento. 
C'è coerenza, c'è tensione verso un punto ben preciso che mai deve essere dimenticato.
C'è un che di matematico in questa opera, una scienza della letteratura. 
Fare di ogni parola una parola insostituibile, di ogni evento una necessità.

mercoledì 7 agosto 2019

Il ballo di Sceaux - I gioielli di Balzac

Il ballo di Sceaux è inserito nell'immensa Commedia Umana di Balzac, negli studi di costume che trattano di vita privata, e può rientrare nel genere degli "exempla" ovvero racconti in cui il protagonista, grazie o a causa del suo comportamento, raggiunge (o non raggiunge) il risultato sperato.

Èmilie, figlia prediletta, bellissima e viziatissima del conte de Fontaine, deve prendere marito e tutta la famiglia si affanna per trovargliene uno alla sua altezza ma lei li rifiuta tutti trovando a ognuno un difetto. Quando il padre getta la spugnala Émilie inizia a interessarsi a un giovane sconosciuto dai modi raffinatissimi e, aiutata da uno zio molto sopra le righe, riuscirà a fare la sua conoscenza.

La storia vera e propria inizia in realtà a metà del racconto: la prima parte è dedicata a introdurre l'argomento e Balzac ci fa letteralmente da Cicerone nel complesso mondo della corte reale francese della prima metà dell'Ottocento.
Il conte de Fontaine è sempre stato un grande sostenitore della casa reale dei Borboni e durante le guerre di Vandea che videro le popolazioni della Vandea sollevarsi contro il governo rivoluzionario per restaurare la monarchia assoluta si schierò sempre a favore dei vecchi monarchi rifiutando gli impieghi vantaggiosi offerti dall'imperatore Napoleone.
Sposò una de Kergarouët, priva di fortuna ma appartenente a una delle famiglie più antiche di Bretagna.

Con la Restaurazione del 1814 il conte ottiene finalmente i favori e la simpatia del nuovo re Luigi XVIII (fratello minore del decapitato Luigi XVI) e quando Napoleone torna dall'esilio dell'isola d'Elba segue il re nel rifugio di Gand
"uno dei cinquecento fedeli servitori che condivisero l'esilio della corte di Gand, e uno dei cinquantamila che ne ritornarono"
Sono queste frasi, questi commenti caustici disseminati lungo il racconto, che rendono tanto gradevole la lettura: Balzac cosparge la narrazione con pungente ironia strizzando l'occhio al lettore che si sente immediatamente messo a conoscenza dei veri pensieri dell'autore creando così sintonia e simpatia.

Al secondo ritorno dall'esilio il conte de Fontaine entrò a far parte del consiglio di Stato
A causa dell'intelligente attenzione con cui il conte ascoltava i sarcasmi del regale amico, Sua Maestà faceva il suo nome ogniqualvolta fosse necessario creare una commissione i cui membri dovessero venire lautamente stipendiati, (...) Grazie al buonsenso ogni membro della sua numerosa famiglia finì col posarsi come un baco da seta sui fogli del bilancio statale". 
Balzac ci racconta anche come sta cambiando il suo paese: il desiderio di re Luigi XVIII era di fondare una nuova Francia fondendo i partiti, accontentando tanto il Terzo stato quanto gli uomini dell'Impero e tenendo a freno il clero. Il re iniziò a nominare i "pari" di Francia che entravano a far parte della Camera aristocratica sul modello di quella inglese e la loro dignità era ereditaria, le loro famiglie erano le sole a possedere privilegi e i loro privilegi dipendevano direttamente dal re. Allo stesso tempo invitava a lanciare i giovani nella libera professione o nell'industria mentre il conte de Fontaine si impegnava a consigliare matrimoni tra aristocratici e borghesi per creare legami tra le due classi sociali.

La seconda storia, quella della signorina Émilie è molto didascalica ma riserva comunque momenti di leggerezza per il lettore: la bella contessina si mette in testa di sposare un pari di Francia o qualcuno che lo diventerà a breve e perseguirà il suo scopo ciecamente, senza ascoltare il proprio cuore.

Non è il capolavoro di Balzac ma è un'opera che per la sua semplicità e sottile ironia si legge con grande piacere.

giovedì 1 agosto 2019

Henry James - Il carteggio di Aspern


Fino a che punto è lecito spingersi per amor di letteratura?

Una Venezia gotica emerge dalle pagine di James, in questa città è conservato il carteggio amoroso di uno dei più importanti poeti del XIX secolo: Jeffrey Aspern.

Aspern è un personaggio fittizio ricalcato sulla figura del poeta Lord Byron, un ricercatore  scopre quasi per caso che il suo carteggio si trova a Venezia, in possesso dell'anziana signorina, Bordereau.
L'anonimo protagonista è disposto a tutto pur di impossessarsi di quelle lettere e con stratagemmi e un falso nome si stabilisce in casa dell'anziana signorina che, si rumoreggiava, aveva avuto in gioventù una relazione con il grande poeta.

Lungo tutto il racconto lo studioso pensa solo a come appropriarsi di quelle carte, riconosce la meschinità del suo comportamento ma non può trattenersi: il fine che persegue è troppo importante, per sé stesso e per la letteratura mondiale.

James ci pone di fronte, di nuovo, al tema a lui caro di Americani in Europa, dello sradicamento, del vivere in limine tra i due mondi e sentirsi estranei a entrambi.

Il soggetto principale del racconto è il dubbio: quanto sia moralmente corretto indagare nella vita dei grandi che ci hanno preceduti e quali atti si possano compiere in nome della cultura, se si possa arrivare a calpestare i sentimenti delle persone e se questo lo si faccia per amor di letteratura o per consegnare sé stessi alla storia.

L'anziana signorina Bordereau custodisce quelle lettere impedendone la diffusione, le difende con le ultime energie che le sono rimaste e con il proprio corpo, incutendo un discreto disagio nel protagonista e nel lettore.
Il racconto è immerso in un'atmosfera goticheggiante, la mente del protagonista trasforma l'anziana signora e gli ambienti trasfigurandoli in immagini minacciose e si immerge in questo inferno fatto di stanze disadorne e personaggi inquietanti da lui stesso creati. L'atmosfera perturbante emerge solo dalle impressioni del protagonista, voce narrante del racconto, e ogni avvenimento, ogni mutamento di atteggiamento negli altri viene filtrato dai suoi sentimenti del ricercatore, gli altri personaggi sono visti attraverso la sua percezione e, in ultimo, il suo senso di colpa.
Da questa visione colpevole scaturisce un senso di inquietudine, di disturbo e l'immagine della signorina Bordereau giganteggia imperiosa su tutti, ultimo ostacolo che il ricercatore deve superare per raggiungere il suo Graal.

Altro soggetto del racconto è Venezia, in descrizioni lunari che sfiorano il gotico si dispiegano i mille canali percorsi da gondole, piazza san Marco risplende in tutta la sua luce e il Florian assurge a simbolo di Venezia diventando una delle mete turistiche più desiderate. Le descrizioni di James hanno riportato in vita la curiosità per la città lagunare, Venezia deve molto a James.

Pungente, altero, James ha un talento unico nello svelare i suoi personaggi attraverso il dialogo che è sempre estremamente efficace e reale: con poche, brevi battute riesce a descrivere precisamente gli attori del suo racconto, meglio ancora riesce a farci vedere, sentire e provare le stesse emozioni del protagonista.

La deliziosa tecnica di Henry James consiste nello schierare tutte le sue pedine in una breve introduzione e poi farci attendere e attendere che accada qualcosa così come attende il ricercatore, così come attende il cacciatore nascosto tra le foglie la sua preda. A metà del racconto gli eventi subiscono una brusca accelerazione, la preda si mostra e fugge, il cacciatore si mette all'inseguimento. La preda infine si volta e fronteggia il suo inseguitore guardandolo negli occhi... sublime, James ha un tocco sublime.

Al termine, come spesso accade nei racconti di James, al lettore rimangono più domande che risposte: James pone sottilmente domande morali cui il lettore dovrà rispondere frugando in sé stesso.

Un ottimo articolo su "Aspern Papers" e il legame con Venezia si può trovare a questo link di Openedition.



Questo racconto ha un'ispirazione davvero suggestiva: nei suoi quaderni Henry James racconta di aver avuto un'informazione curiosa da Eugene Lee-Hamilton, poeta tardo-vittoriano. Eugene conosceva il capitano Edward Augustus Silsbee di Salem, Massachusets, un marinaio mercantile con una passione illimitata per il poeta inglese Percy Bysshe Shelley. Silbee gli svelò che l'anziana signorina Claire Claremont, sorellastra di Mary Wollstonecraft Shelley, conosciuta per la sua relazione con il poeta romantico Lord Byron e per aver dato alla luce sua figlia Allegra, viveva a Firenze.
All'epoca Clare Clairmont aveva ottanta anni e viveva in compagnia di una sua nipote che di anni ne aveva circa cinquanta. Silbee venne a conoscenza che l'anziana signorina era in possesso di carte interessanti che riguardavano Shelley e decise di impossessarsene a ogni costo: pianificò di recarsi a Firenze per conoscere le signorine sperando che, visto l'avanzata età, Claire morisse durante la sua visita permettendogli così di mettere le mani sul carteggio.
I fatti si svolsero esattamente come sperato: durante il periodo che Silbee trascorse a Firenze la signorina Clairmont morì ma quando Silbee si recò dalla nipote cinquantenne e le chiese le carte, la risposta della signorina fu "Vi darò le lettere se mi sposerete!"
James restò visibilmente attratto da questa storiella e ne fece un racconto trasferendo però l'azione a Venezia e non a Firenze per due ragioni: in primo luogo per delicatezza "Sentivo che il mio appropriarmi della leggenda fiorentina dovesse ripulirla dai riferimenti troppo ovvi". Il secondo motivo è che Venezia, storica città di amore e intrigo, era più adatta al tipo di racconto che l'autore americano stava scrivendo, del resto Byron visse a Venezia dal 1816 al 1819 e la Giuliana di questa storia sarebbe stata più credibile nella laguna piuttosto che tra i palazzi rinascimentali di Firenze.

Questa storia è racchiusa nei quaderni di Henry James, "Florence, 12 January 1887, Notebooks 33".