sabato 20 ottobre 2018

Gita di famiglia a Piobbico


Piobbico!


Cosa c'è ma da vedere a Piobbico?
Fino a poco fa credevo nulla di particolare a parte i brutti, si da infatti il caso che a Piobbico abbia sede il Club Internazionale dei Brutti, nato con lo scopo di maritare le zitelle oggi si dedica a sensibilizzare sui problemi dei brutti (sic).


Il Cortile d'onore del Castello

Un giorno poi, tra le notifiche di eventi su Facebook, trovo la Sagra della polenta alla carbonara e credendo si trattasse di polenta con guanciale mi sono incuriosita: la polenta piace a tutti e quando devi scegliere dove andare e cosa fare con al seguito due marmottine in età prescolare il capitolo cibo ha un'importanza rilevante.


Quasi contemporaneamente vengo a sapere che le Guide Turistiche della Provincia di Pesaro e Urbino organizzano per la mattinata una visita guidata al Castello Brancaleoni.
Perfetto!
Ci riempiamo la pancia, la testa e stanchiamo le gambe.


La torre dell'orologio.
Dall'esterno l'orologio corre in senso orario,
all'interno in senso antiorario., E' una rarità.
Il castello è un gioiellino apparentemente modesto che si è sviluppato nei secoli. Esempio di bellezza ed efficienza coniuga la praticità di architetture adibite a funzioni quotidiane di palazzo con delicate decorazioni, la disposizione è intrigante: 130 stanze attraverso le quali si passa da elementi romantici a quelli gotici, rinascimentali e barocchi; la disposizione ricorda un po' quegli esperimenti sui topolini in cui si mette una fetta di formaggio da un lato e il topolino deve attraversare il labirinto: ideale per curiosi, bambini e furetti.
La fuga delle stanze
All'interno le stanze un tempo adibite ai mestieri sono ora dedicate alla conservazione ed esposizione di attrezzature contadine: strumenti di lavoro di fabbri, contadini e carbonai e l'immancabile sala delle torture, vera o finta che sia è un'attrattiva di cui nessun castello può fare a meno. Al piano nobile troviamo sale sontuosamente stuccate e affrescate, principalmente con temi classici: c'è una camera romana, una greca, altre stanze invece sono state nel tempo ricoperte di intonaco bianco ma svelano frammenti di preziosi affreschi come quello delle due creature mitologiche  nella sala del trono (un drago e un minotauro?).
La visita prosegue nelle stanze dedicate al Museo Civico che si snoda in sette diverse sezioni delle quali la più interessante è sicuramente quella speleologica con lo scheletro ricostruito di un enorme orso delle caverne.
Ursus spelaeus. Ricostruzione dello scheletro

E' vivo il castello Brancaleoni di Piobbico, vivissimo. 
Animato anche dalla passione di una giunta comunale innamorata del proprio paese e del proprio territorio come traspare dalla guida di Sante Fini, ristampata e aggiornata e dall'epigrafe che l'accompagna: 
"L'affetto al luogo natio non si misura
dalla sua vastità o dalla grandezza
delle sue memorie: si ama e si vuole
in qualche maniera illustrato
sol perché è luogo natio."
- A. Tarducci -
Testi e immagini aggiornati alla data di pubblicazione di una guida turistica sono rari. 
E sono preziosi.

Il borgo medievale
Usciti dal castello per recarsi al centro storico si attraversa il Borghetto: un insieme di case tipicamente medievali caratterizzato da una struttura ad avvolgimento distesa sui fianchi della collina orientata verso il castello. Il Borgo sembra cristallizzato nel tempo, uno scorcio sul medioevo, incontaminato dal chiasso e dalla velocità della nostra epoca, tradito solo, discretamente, dai fili della corrente che corrono come lucertole da un palazzo all'altro. E' una poesia di pietra rossa e panna che va all'ingiù (o all'insù se lo si attraversa in senso contrario), immutato nei secoli accoglie e circonda il visitatore.

Il borgo medievale
Più in basso, seguendo il fiume, famiglie di papere e anatroccoli giocano, nuotano e pescano, ad avere le scarpe giuste ci si potrebbe avventurare per il sentiero dei folletti ma abbiamo solo buoni stomaci (cit.) perciò la gita termina con un'ottima polenta alla carbonara che il guanciale non lo ha mai visto: la carbonara infatti è semplicemente la catasta di legna sulla quale dondola il paiolo.
La carbonara e la polenta

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