domenica 7 ottobre 2018

Mattina a Rimini centro con i Malatesta


Evidentemente di Rimini si preferisce rimandare l'idea di spiagge, piadine e vita notturna perché se visitate la città e cercate una guida turistica che unisca approfondimento artistico e immagini rappresentative sarete obbligati a far riferimento a ciò che trovate in vendita nelle edicole del centro storico e quel che si trova a disposizione del turista italiano è davvero poco, mal messo, esposto a pioggia, sole e salsedine.
Quel che ho trovato io è questa guida che si sforza di introdurre la città con una panoramica ricca di immagini e scarna di parole, una guida che dovrebbe essere consultata insieme a quella del Touring che è invece ricchissima di descrizioni e praticamente priva di illustrazioni.
Spulciando in giro sul Web ho scoperto che segue passo passo le informazioni contenute sul sito www.rimini.com alla voce "profilo storico della città".
Pollice su: la quantità e la qualità delle immagini
Pollice giù: descrizioni scarne e banali.

Castel Sismondo, foto di ZonzoFox
Mi piacerebbe si diffondesse una cultura della guida turistica che unisca belle immagini e ricchi approfondimenti descrittivi, purtroppo sono rarissimi i casi in cui le due cose combaciano nella stessa guida e nella maggior parte dei casi per conoscere una città lo si deve fare con almeno due se non tre guide turistiche.

Mi mancava una gita solitaria a Rimini città, capitale dei Malatesta di cui ancora conserva la memoria nel centro storico.
Inno alla dominazione malatestiana è Piazza Cavour (cosa c'entra Cavour? ne abbiamo migliaia di piazze a lui dedicate in Italia, si poteva, almeno questa chiamarla Piazza Malatesta o Sigismondo no?). Il Palazzo dell'Arengo e il Palazzo del Podestà erano i luoghi in cui giustizia e potere erano amministrati e le loro facciate imponenti lo ricordano da secoli. Alla Rimini medievale si sovrappongono edifici e monumenti rinascimentali, la fontana della Pigna, neoclassici, la Pescheria e ottocenteschi come il Teatro Galli inaugurato con un'opera di Verdi che fanno della piazza un grande libro di storia alla portata di tutti.



Poco distante dalla Piazza sorge Castel Sismondo, edificato per volere del Principe in nove anni, imponente e fiera residenza-fortezza di cui oggi rimane solo il nucleo centrale ma si può ben immaginare il suo aspetto di allora dalla rappresentazione fattane da Piero della Francesca che si trova oggi nella quarta cappella a destra del Tempio Malatestiano.



Dall'altro lato della Piazza sorge il Tempio Malatestiano, gioiello dell'arte tra Trecento e Quattrocento che racchiude opere di Piero della Francesca, Giotto e Agostino di Duccio dietro la facciata di Leon Battista Alberti oltre alle tombe di Isotta degli Atti, terza moglie di Sigismondo e di Sigismondo stesso.
E' un capolavoro, al suo interno si ha l'impressione che il tempo si sia fermato, fermato nella mente di Sigismondo: il Tempio unisce immagini sacre e profane che valsero, tra gli altri atteggiamenti di sfida al Papa, la scomunica al suo ideatore ma sono lo specchio di un sentimento che da Dante all'Ariosto ha permeato le arti: il divino che si avvicina all'Uomo e l'uomo accostato al Divino.


PS: per chi è incuriosito invece dalla storia romana Rimini è ugualmente straconsigliata: in città si possono ritrovare numerose tracce dell'epoca dalla Domus del Chirurgo, mosaici, reperti custoditi nel Museo della Città, il Teatro Romano e l'Arco d'Augusto. Per approfondire invito alla lettura di questo pdf sulla Rimini Antica.






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