giovedì 7 marzo 2019

George RR Martin - Fuoco e Sangue Parte Prima


Avvertenza: questa non recensione si divide in due parti: 
  • la prima riguarda il contenuto
  • la seconda il contenitore
E non si fanno sconti a nessuno, sarà un post moooooooooolto lungo, preparatevi!

IL CONTENUTO
Lo sapevamo!
Noi fan sapevamo che non sarebbe stato un libro WOW. Sapevamo bene che non avremmo trovato grandi rivelazioni e che l'opera era, in soldoni, una raccolta riveduta, riallestita e corretta degli appunti che Martin prendeva a mano a mano che la stesura delle Cronache (o del "Canto" a essere più corretti) si dilatava. Sapevamo già che si trattava solo della prima parte e che la seconda verrà pubblicata probabilmente nel 2019 (e quindi WoW nel 2020... se mai uscirà). Sapevamo che buona parte era stata già pubblicata ne La principessa e la Regina (LPELR), The Rogue prince e The sons of the Dragon nonché nel librone bellissimo di Garcia e Antonsson, però un pochino di più me lo aspettavo.
C'è, a dire il vero, un indizino piccino picciò molto succulento che riguarda tre uova di drago rubate e rivendute... ma è pochissimo!!!
Sei anni di attesa per tre uova!
E poi c'è il racconto!
Doug Wheatley
Perché se è vero che quasi tutti i fatti narrati sono ben noti ai fan è altresì vero che quello che è interessante in questa opera è come vengono proposti: il rivestimento narrativo.
Il punto chiave di tutti i romanzi legati alle cronache è quello del Punto di Vista o POV: tutte le storie sono narrate attraverso un narratore eterodiegetico a focalizzazione interna variabile ovvero il narratore è sempre esterno, la narrazione è sempre in terza persona ma le vicende sono narrate dal punto di vista dei diversi personaggi (cfr. teorie della narrazione di Derrida). Per la natura stessa dei personaggi il narratore è spesso anche inaffidabile (vedi lettera rosa di Bolton nel quinto libro).
E' ovvio che questo tipo di narrazione non può essere applicato a una storia dei re Targaryen (qui il termine Cronaca starebbe bene) vergata dall'arcimaestro della Cittadella Gyldayn.

Come si può dunque riprodurre l'inesattezza dell'autorità narrante? Semplice: affidando la narrazione a un arcimaestro che scrive decine/centinaia di anni dopo i fatti basandosi a volte su altri testi distanti a loro volta decine di anni dai fatti, a volte su testimonianze coeve che intendevano ingraziarsi il potere o su buffoni di corte, romanzi popolari o ballate pruriginose.

Il punto più alto di questa inaffidabilità si raggiunge, a mio avviso, nel momento in cui Gyldayn smentisce septon Barth sul sesso dei draghi. Infatti sebbene il lettore sappia molto bene che i draghi non hanno sesso o, se ce l'hanno, possono mutarlo dal maschile a femminile, Gyldayn lo nega palesandosi così, anche lui, fonte inaffidabile.

Il tutto poi è trascritto da Martin.


Ora Martin non è né un filologo né uno storico medievale ma piega deliziosamente le teorie dell'una e dell'altra disciplina ai suoi fini.

Perciò se c'è un motivo per leggere FeS è proprio il divertimento nella narrazione, non il narrato che, come ho detto sopra, non rappresenta una novità.

Viserys - Doug Wheatley
Un altro motivo per cui si dovrebbe leggere FeS è la Danza dei Draghi, qui espansa e narrata con più ampio respiro e più particolari rispetto a LPELR.
Sarò particolarmente suggestionabile io o bravo Martin ma le descrizioni della danza mettono davvero i brividi, il loro lottare in volo afondandosi artigli e denti l'un l'altro è terribile e sublime contemporaneamente.
I draghi sono sogni e qui ne viene narrata la morte.

Curiosità: se prima si poteva avere qualche dubbio sulle parzialità di Martin tra gli opposti durante la Danza qui i dubbi vengono tutti fugati. A cominciare dalle descrizioni delle reazioni agli eventi tra Aegon e Rhaenyra per poi continuare con l'epica contrapposizione tra i Bracken, fedeli ai Sette e ad Aegon, e i Blackwood fedeli agli Antichi Dèi e a Rhaenyra, la tendenza a parteggiare per la Delizia del Reame è palese.
Tuttavia...
Tuttavia Rhaenyra perde. E perde male.

Chiudo il commento sul contenuto con una preghiera a zio Martin: Caro George dacci di più! La pubblicazione è prevista per dopo la messa in onda del finale della serie percio... dacci di più! In attesa di Winds of Winter.

IL CONTENITORE
Passiamo ora alle note dolenti.
Dopo il mare di polemiche nella comunità GoT sui problemi di traduzione ci eravamo illusi che, con l'enorme crescita di pubblico di lettori, la Mondadori avrebbe dedicato più risorse e più cura all'edizione italiana di FeS.
Invece no!
Ci ha trattati letteralmente come cani affamati cui puoi gettare in pasto qualunque cosa a qualunque prezzo perché tanto se la divoreranno.
E' vero! Siamo cani affamati!
Ma i bastardi siete voi!
Doug Wheatley

Iniziamo con la traduzione? Scopiazzando pari pari da LPELR il traduttore non si è minimamente preoccupato di verificarne la traduzione tanto che, di nuovo, dobbiamo assistere a Daemon Targaryen che a NOVANTAQUATTRO anni, in lotta contro Aemond, salta in volo da un drago all'altro per uccidere il nemico.
In volo!
A novantaquattro anni!
Nine and forty significa quarantanove, non 94!
Ci sono erroretti e contraddizioni sparsi un po' qua e un po' là compresa la Terra dei Tumuli che diventa Terra delle Tombe. Non sono proprio la stessa cosa.

Inoltre, di nuovo, manca la prefazione: dopo otto libri pubblicati, 5 delle Cronache, una raccolta di racconti su Sir Duncan l'alto e LPELR oltre che il Megalibrone delle Cronache, mi aspetterei almeno una noticina introduttiva o una bibliografia, un investimento sul prodotto insomma, qualcosa che coccoli il lettori e gli faccia capire che è importante e che Martin è importante visto che oltretutto è stato insignito di vari premi Hugo e Nebula per la fantascienza. 
Lo vogliamo dire?
No, ancora trattano il fantasy come sottoletteratura. 
Nota dolente è anche proprio la qualità del prodotto: pessima!
Alcune righe si leggono male e sono stampate male. inoltre la copertina cartonata dopo una settimana di lettura è conciata malissimo, malissimo.

Ma il peggio del peggio è che mancano le illustrazioni.
Mancano le illustrazioni. Illustrazioni che invece ci sono nella versione originale. E lo stesso Martin, nei suoi post sui social e sul suo Not a Blog aveva annunciato la presenza di illustrazioni pazzesche (ve ne ho messe tre nel post)




Che cosa gli costava?
Ho pagato 27€ per avere una traduzione scialba, un libro di qualità scadente e per di più monco.

Trattati malissimo.
Lettori trattati malissimo.
Non meravigliatevi poi, cari editori, se poi c'è chi i libri se li scarica piratamente visto che il massimo che riuscite a fare è una traduzione con Google Translate.

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