lunedì 10 giugno 2019

A fior di pelle - Mostra sulle legature bolognesi nella biblioteca dell'Archiginnasio.



A Bologna, nella Biblioteca dell'Archiginnasio, è allestita una mostra bellissima intitolata A fior di pelle. Legature bolognesi in Archiginnasio, a cura di Federico Macchi.

Vi sono esposte legature di produzione bolognese dal XV al XX secolo di particolare pregio e interesse.

La mostra si srotola nell'esposizione di volumi che rappresentano l'evoluzione dei manufatti lungo sei secoli rivelando le caratteristiche del modello bolognese.

Ecco, adesso immaginate la mia faccia quando, a zonzo per Bologna, entrata a caso nell'Archiginnasio mi sono ritrovata in questo Paese di Cuccagna: mi sono soffermata su tutte le legature esposte per minuti su minuti... sembrava i toccare il Tempo.



Questa esposizione rappresenta la conclusione di un lavoro di censimento realizzato - in collaborazione con alcune bibliotecarie dell'Archiginnasio - da Federico Macchi, uno dei più noti studiosi italiani di storia della legatura e curatore della mostra. Sono state censite, fotografate e descritte ben 1.650 legature provenienti da centri di produzione italiani e stranieri.


Tutto il materiale della ricerca è già disponibile nella banca dati online Legature storiche qui, che consente di effettuare ricerche per data, area geografica e parole comprese nei commenti descrittivi.


Nata per proteggere e conservare il blocco cucito di carte, membranacee prima, cartacee poi, la legatura rende il libro unico e irripetibile: frutto del paziente e faticoso lavoro del legatore, introduce nell’atmosfera di un’epoca o nella vita di un personaggio; prodotto artistico, simbolo di appartenenza sociale.

Dal 25 Marzo al 23 Giugno 2019

lunedì - sabato: 9-19; domenica: 10-14
Visite guidate gratuite: 13 aprile, 18 maggio, 22 giugno.
Ingresso libero
BIBLIOTECA COMUNALE DELL'ARCHIGINNASIO

Piazza Galvani 1 (40124)

Vi lascio con qualche foto scattata alla mostra.


Secolo XVI, secondo quarto
Cuoio di capra su assi in cartone decorato a secco e in oro
Propri del bolognese "primo legatore di San Salvatore" (1525 - 1555) la peculiare cornice e i fogliami cuoriformi. Caratteristici delle produzioni italiane coeve i quattro fermagli, qui sotto forma di lacci.
Quinto Orazio Flacco, Poemata omnia, doctissimis scholijs illustrata
Lione, Sebastiano Griffio, 1533

Secolo XVI, secondo quarto
Cuoio di capra su assi in cartone decorato a secco e in oro.
La fiamma evidenzia la produzione del "secondo legatore Achille Bocchi", (1508? - 1539 circa): libraio, dalla cospicua produzione, realizza manufatti destinati ad essere venduti nella propria bottega.
marco Tullio Cicerone, In hoc volumine haec continetur. Thetoricorum ad C. Herennium lib.4
Secolo XVI, secondo quarto
Fondello di cuoio di capra su assi lignee decorato a secco. I fogliami cuoriformi negli angoli interni dei tre specchi si riferiscono al bolognese "primo legatore di San salvatore" (14525 circa - 1555): almeno ventitré le legature accertate su manoscritti. Caratteristici delle produzioni italiane coeve i quattro fermagli.
Verona, Stefano & Fratelli Nicolini da sabbio, 1532

Secolo XV
Pelle conciata su assi lignee. Borchie in ottone
Ferramenta dal bottone cavo, evidenziato dalle depressioni riconducibili ad antichi impatti.
I manoscritti implicano, solitamente, che la legatura sia realizzata localmente.
Statuti della compagnia di santa maria del Barccano e uffizio del Giovedì santo
Ms. membranceo, secolo XV

Secolo XVI, secondo quarto
Cuoio di capra su assi in cartone decorato a secco e in oro
L'ornamento della cornice e la cartella dei fogliami bucati evidenziano l'opera del maggiore e più longevo "legatore di Pflug & Ebeleben" (1535? - 1570 circa), dal cognome dei celebrati committenti sassoni.

Secolo XVI, terzo quarto
Cuoio di capra su assi lignee decorato a secco
I cantonali, i chiodi delle bindelle in foggia di rosetta, i motivi adottati da varie botteghe e le note manoscritte consentono di acclarare l'origine bolognese della legatura
Staturi della Compagnia di S. Maria della Vita
Ms. membranaceo, 1553

Secolo XVI, fine
Cuoio di capra su assi lignee decorato a secco. Borchie in ottone
Decoro d'insieme riferibile al "legatore della Matricola dei Falegnami" i cui ameno due esempi accertati non consentono tuttavia generalizzazioni; le volute provviste di minuti ganci nel terzo riquadro interno, evidenziano, se non altro, uno dei caratteristici ornamenti delle produzioni cinquecenteschi bolognesi.



Secolo XVII, secondo quarto
Cuoio di capra su assi in cartone decorato in oro
I fregi lungo la cornice esterna, pure riscontrati in una produzione felsinea della Biblioteca universitaria Estense di Modena, e le minute cariatidi consentono la locale attribuzione della legatura
Regno, territorii, città, fortezze, castelli, porte, ridotti, spiagge, et campagne principali di Candia di Francesco Basilicata
Ms. cartaceo, 1638

Secolo XVII, terzo quarto
Cuoio di capra su assi in cartone decorato in oro e a colori
La decorazione della cornice esterna, mediana, dei tagli a serpentine e le armi della casata Zambeccari attestano la produzione felsinea della legatura.
Cesare Panimolle, Bologna, Giacomo Monti, 1661



Secolo XVIII, secondo quarto
Seta ricamata con fili d'argento su assi di cartone.
L'argomento del testo e le note tipografiche propongono l'origine locale della legatura. in evidenza lo stato pristino del materiale di copertura e le bindelle damascate integre.
Rime in lode della signora Laura Maria Cattarina Bassi cittadina bolognese
Bologna, Stamperia di Lelio dalla Volpe, 1732
Secolo XVII, prima metà
Cuoio di capra su assi di cartone decorato in oro
Le punte tratteggiate, le quattro corolle addossate su sfondo circolare al centro dello specchio e l'argomento del testo propongono la manifattura locale della legatura. Nota sin dal VII secolo in manufatti copti, la decorazione a losanga entro il rettangolo centrale.
Diploma di laurea dell'Università degli studi di Bologna rilasciato a Giorgio Bini nobile bolognese
Ms. membranaceo, 1624
Secolo XVII, prima metà.
Pergamena e cuoio di capra su assi in cartone decorato in oro.
Le punte tratteggiate e le quattro corolle addossate su sfondo circolare al centro dello specchio propongono la manifattura locale della legatura. Caratteristico per il periodo, il decoro a ventaglio, qui anche sotto forma di rosone, di provenienza orientale.
Diploma di laurea dell'università degli studi di Salerno rilasciato a Michele Folesani nobile bolognese
Ms membranaceo, 1621

Nessun commento:

Posta un commento